Ar.Ma.
Difesa personale => Difesa Personale => Topic started by: West Wind on September 30, 2012, 10:38:26 am
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Questo Thread fa parte del ciclo "le cronache del centro".
E porca puttana.
Turno di domenica mattina,apertura alle 8.
Io e il mio collega registriamo le presenze,e distribuiamo gli asciugamani e i rasoi da barba a chi li richiede.
Entra una persona nuova,un napoletano,che mi consegna i documenti per farsi registrare.
Dopo nemmeno mezz'ora chiede di farsi la barba.
Io ero impegnato a fare un'altra cosa,e dato che dobbiamo presentare molti dati al comune,fra i quali il numero di docce fatte dall'utenza,il mio collega chiede al nuovo arrivato come si chiama,per segnare la fruizione del servizio.
Il nuovo arrivato bofonchia a bassa voce il suo nome,così il mio collega lo chiede nuovamente,scusandosi per non averlo capito.
Il nuovo a questo punto urla il suo nome e colpisce il mio collega,che riesce per miracolo a schermarsi per non prendersi lo schiaffone.
Poi il tizio cerca di colpirlo con un calcio,ma il collega riesce a indietreggiare.
Una volta tentato di aggredirlo,lo minaccia,dicendo che è napoletano e che lo aspetta fuori per accoltellarlo...
Io mi metto subito in mezzo fra i due,cercando di calmarlo mantenendo un tono più calmo possibile,dandogli del lei,e chiedendogli di uscire PER FAVORE.
Appena glielo chiedo,lui sembra calmarsi,chiede di poter andare a prendere la sua roba che ha lasciato in bagno,e una volta presa,esce di sua spontanea volontà.
Apparte il fatto che sia uscito subito,mi ha colpito la completa mancanza di escalation,cosa abbastanza rara,e la rapidità con cui si è svolto il fatto.
In meno di un minuto lui era già scappottato,calmato e uscito...
Mhà...
Ora vediamo,a me un po' puzza il fatto che sia uscito senza batter ciglio...
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C'è tanta gente che l'escalation l'ha già avuta o l'ha in corso nel cervello...
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Mettiamo il caso che qualcuno abbia voluto testare i vostri modus operandi....
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si rischia di piu' a cercare di aiutare la gente che fottersene.. :vomit:
massima solidarieta' e rispetto, come sempre a West Wind e colleghi.
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Questo era già iper-carico di suo. Nel senso che magari nel suo cervello stava elaborando: "che ci faccio qui? Ma come mi sono ridotto? Fino ad un mese fa avevo una casa... E adesso? Se qualcuno lo viene a sapere?"
Poi il tuo collega, giustamente, gli chiede il nome due volte, e questo da' di matto.
La stragrande maggioranza delle liti con sconosciuti è a causa dello stress, non perchè sono veramente incazzati con chi stanno litigando.
C'è una barzelletta che esemplifica perfettamente questo schema mentale.
Un tizio buca su una strada isolata, di notte, in campagna di un posto che non conosce.
Verifica la gomma, e la deve sostituire.
Guarda nel baule ma vede che gli manca il cric. Bestemmia.
Tira fuori il cellulare, ma è scarico e gli si spegne tra le mani. Bestemmia doppia.
Allora si guarda attorno: deserto assoluto, buio pesto. Però, in lontananza, vede una lucina fioca fioca gialla.
Guarda l'orologio: le tre del mattino.
Pian pianino attraversa i campi e si incammina verso la lucina.
e pensa: "ma che sfiga, ma proprio qui dovevo bucare... e poi il cric che non c'è... ma no si può... e il cellualre morto... ma che sfiga..."
e intanto la lucina si scopre, avvinandosi sempre più, essere una luce del cortile di una casa colonica isolata.
e pensa: "ecco, adesso mi tocca, alle tre del mattino, suonare alla casa di questo sconosciuto, sempre se c'è qualcuno, e chiedere un cric... che magari non hanno!"
e poi ancora: "ma poi... io adesso suono... e chi mi si presenta? E se poi prende paura? Se esce col fucile? E mi spara? Io lo farei... Uno sconosciuto che ti suona di notte e ti chiede un cric... Ma io gli sparo..."
Ormai è nel cortile della casa.
"si...si... adesso suono... e questo prima mi manda a fanculo, poi mi spara..."
E' davanti alla porta.
"Ma io HO BISOGNO del cric! Se no chi ci torna a casa?"
E preme il campanello.
"MA insomma... adesso, chiunque venga giù... e io gli chiedo il cric... se non me lo vuol dare avrebbe anche ragione... In fondo chi si fiderebbe di uno che ti suona alle tre di notte per un cric? Ma che figura ci faccio?"
Dopo un'eternità si apre la porta e sbuca la testa di un vecchietto che assonnatissimo chiede: "Chi è lei? Che vuole?"
e il tizio urlando gli volta le spalle andandosene via:
"MA TIENLO IL TUO CRIC DI MERDA!"
:gh:
West Wind, spero tu abbia capito il parallelismo.
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In linea con quanto gia' detto. a volte c'e' poco da fare :)
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Questo era già iper-carico di suo. Nel senso che magari nel suo cervello stava elaborando: "che ci faccio qui? Ma come mi sono ridotto? Fino ad un mese fa avevo una casa... E adesso? Se qualcuno lo viene a sapere?"
Poi il tuo collega, giustamente, gli chiede il nome due volte, e questo da' di matto.
La stragrande maggioranza delle liti con sconosciuti è a causa dello stress, non perchè sono veramente incazzati con chi stanno litigando.
C'è una barzelletta che esemplifica perfettamente questo schema mentale.
Un tizio buca su una strada isolata, di notte, in campagna di un posto che non conosce.
Verifica la gomma, e la deve sostituire.
Guarda nel baule ma vede che gli manca il cric. Bestemmia.
Tira fuori il cellulare, ma è scarico e gli si spegne tra le mani. Bestemmia doppia.
Allora si guarda attorno: deserto assoluto, buio pesto. Però, in lontananza, vede una lucina fioca fioca gialla.
Guarda l'orologio: le tre del mattino.
Pian pianino attraversa i campi e si incammina verso la lucina.
e pensa: "ma che sfiga, ma proprio qui dovevo bucare... e poi il cric che non c'è... ma no si può... e il cellualre morto... ma che sfiga..."
e intanto la lucina si scopre, avvinandosi sempre più, essere una luce del cortile di una casa colonica isolata.
e pensa: "ecco, adesso mi tocca, alle tre del mattino, suonare alla casa di questo sconosciuto, sempre se c'è qualcuno, e chiedere un cric... che magari non hanno!"
e poi ancora: "ma poi... io adesso suono... e chi mi si presenta? E se poi prende paura? Se esce col fucile? E mi spara? Io lo farei... Uno sconosciuto che ti suona di notte e ti chiede un cric... Ma io gli sparo..."
Ormai è nel cortile della casa.
"si...si... adesso suono... e questo prima mi manda a fanculo, poi mi spara..."
E' davanti alla porta.
"Ma io HO BISOGNO del cric! Se no chi ci torna a casa?"
E preme il campanello.
"MA insomma... adesso, chiunque venga giù... e io gli chiedo il cric... se non me lo vuol dare avrebbe anche ragione... In fondo chi si fiderebbe di uno che ti suona alle tre di notte per un cric? Ma che figura ci faccio?"
Dopo un'eternità si apre la porta e sbuca la testa di un vecchietto che assonnatissimo chiede: "Chi è lei? Che vuole?"
e il tizio urlando gli volta le spalle andandosene via:
"MA TIENLO IL TUO CRIC DI MERDA!"
:gh:
West Wind, spero tu abbia capito il parallelismo.
XD
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A volte avvertiamo solo l'escalation che possiamo notare e percepire per quel poco che ci si pone davanti, senza sapere che magari c'è un "prima e un di più".
In molti casi, quello che per noi è una sciocca banalità da niente, per l'altro può essere la classica goccia che fa traboccare il vaso, legandosi ad altre sue recenti esperienze di cui noi non sappiamo nulla.
Complimenti come al solito a WW per tutto :)
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Una volta tentato di aggredirlo,lo minaccia,dicendo che è napoletano
Certo che se se lo dicono da soli... XD
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E' interessante notare anche un'altra cosa: WW è stato bravo a fornire una dignitosa via d'uscita.
Probabilmente questa esplosione di rabbia ha preso alla sprovvista anche il tizio stesso, però consciamente o inconsciamente, è difficile a questo punto tornare sui propri passi.
Se WW o il suo collega avessero "mostrato i muscoli" affrontandolo apertamente a parole o nei fatti, facile che la discussione potesse degenerare ancora di più.
Invece conservando un tono calmo, "cortese", riconoscendo la dignità dell'altro, dando del Lei, chiedendo per favore; il tizio dal suo punto di vista, ha colto la vittoria. Non ha avvertito il bisogno di andare oltre, ma anzi l'occasione buona per "ritirarsi".
La minaccia è stato solo un ulteriore gesto per "salvare la faccia".
Io credo molto in questo, tranne che con delinquenti abitudinari, le "banali" liti di rabbia, possono essere in certi casi evitate sapendo proporre (certo, magari senza calarci le braghe) una buona via d'uscita all'altro (che non lo umilii ma che al tempo stesso non lo obblighi ad arrivare ai fatti), perchè se non è un'aggressione premeditata, probabilmente nemmeno l'altro vuole, arrivare a tanto o esagerare.
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Questo Thread fa parte del ciclo "le cronache del centro".
E porca puttana.
West, mi stai facendo venire voglia di emularti e iniziare il ciclo "Le cronache dei posti dove Wolvie ha lavorato" XD ...
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E che aspetti?
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Vai vai :)
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Ok, inizio a scegliere fra gli episodi più emblematici e meno "compromettenti" ;)
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Siamo ancora in attesa
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https://www.artistimarziali.org/forum/index.php?topic=13623.0 (https://www.artistimarziali.org/forum/index.php?topic=13623.0)
:)