Boxing and Bruce Lee: The Five Ways of Attack (https://www.youtube.com/watch?v=oTO6abQFs14#ws)
la parola all'ing. XD
Spero che a questa discussione partecipino tutti, perché secondo me investe comunque aspetti generici del combattimento.
Volevo far notare intanto il minuto 16:10: guardate il footwork che usa Pacman in questo frangente. Tutti half beat, con i quali induce a tirare, evita i colpi e rimane in distanza per piazzare i suoi. Il tutto cambiando linea di attacca e mandando fuori il suo avversario.
1. | Chissà se aiuta a "mettere ordine" nell'eterogeneo mondo del JKD... XD |
2. | Influenza dei suoi studi filosofici in Occidente? Guarda caso proprio in ambito anglosassone? XD |
.., il cambio guardia o il passo diagonale a 45° ..
1. | A livello pratico non è paragonabile l'approfondimento e i mezzi a disposizione nell'ambito specialistico tra un praticante medio di pugilato e uno di kali. |
Raven, a differenza di alcuni passi di Pacquiao, vedo un'attinenza davvero minima e “tirata per i capelli” tra lo switch di guardia di D'Amato e il footwork tipico del panantukan.
Mettere sullo stesso piano le due cose mi sembra sintomo di eventuale superficialità nelle affermazioni o mancata conoscenza dei due approcci. Un po' come quando si legge che gomitate e ginocchiate si imparano nel karate allo stesso modo che nella thai.
Ci sarà anche nel pugilato come nel panantukan esiste lo step&pivot, per carità.
Si invertono però decisamente le proporzioni del tempo a disposizione che ci si dedica.
Thread interessantissimo; il video lo conoscevo.
Riguardo a Ward potrei sbagliare ma credo che i suoi insegnanti di pugilato abbiano anche un mezzo background nel kempo karate e nelle arti marziali filippine. La palestra dove ha iniziato si chiama US Karate & Boxing, se la cercate su youtube si vede che non è proprio la classica palestra di boxe. Anche Nonito Donaire ha iniziato là. Ward spesso ha detto di vedere il pugilato come un'arte marziale e che lui vuole diventare un "grandmaster" e riuscire a vincere senza sforzo apparente. Ho visto pure un video in cui induriva le mani affondandole in un secchio di riso dicendo che era "un vecchio esercizio di Bruce Lee".
Sul fatto di poter partire con entrambe le braccia senza telefonare il colpo sul tubo si trova un video di Bernard Hopkins che cazzeggiando col fighter UFC Rashad Evans lo spiega abbastanza bene. Ma assolutamente non sta in posizione frontale: anzi è uno che combatte con più peso sulla gamba dietro e la linea centrale del corpo coperta dalla spalla.
Poi anche il pugilato pur all'interno di un regolamento tanto stretto ospita stili peculiari di determinate regioni e direi quasi "lineage" differenti. Non è infrequente da un singolo quartiere o da una piccola cittadina magari escano 5 o 6 campioni del mondo, tutti da maestri diversi. Se dovessimo parlare di un Pacquiao come di un marzialista tradizionale noteremmo che è allenato da Freddie Roach, che a sua volta è stato un pugile di Eddie Futch. Futch era un coach di Detroit, in gioventù sparring di Joe Louis poi allenatore di Joe Frazier e Ken Norton (entrambi vincenti contro Alì) e di una sfilza di altri campioni arrivata fino a Riddick Bowe negli anni '90. Ken Norton in particolare vinse con Alì ribattendo il jab più o meno nel modo descritto da Enrico Ferretti, come fa anche GGG.