quelle poche informazioni che ho, reperibili sul libro "Karate di Okinawa" di Mark Bishop, riportano Tatsuo Shimabuku, allievo all'età di 13 anni, nel 1919, di Chojun Miyagi (Goju Ryu di Okinawa), più tardi, mentre studiava all'Istituto Agrario della Prefettura di Okinawa imparò invece da Chotoku Kyan (Shorinji Ryu) ma non viene riportato l'anno, così come non viene portata la durata di nessuna delle due esperienze.
Detto questo, Tatsuo Shimabuku decise, nel 1956, di fondere quelli che considerava essere i punti migliori degli stili di entrambi i suoi maestri e formò l'Associazione del Karate-do Isshin-ryu.
Come simbolo dell'Isshin-ryu Tatsu Shimabuku scelse una divinità per metà serpende e per metà donna di nome Mitsugami poichè essa riuniva in sè la forza di un serpente ed il carattere tranquillo di una donna, esprimendo in questo modo l'essenza dello stile.
Fra i kata di Tatsuo Shimabuku c'erano Sanchin, Seienchin e Sunsu.
Alla morte di Tatsuo Shimabuku, nel 1976 circa, Kichiro Shimabuku (suo figlio), cambiò il nome dell'organizzazione nell'attuale Associazione Mondiale di Karate Isshin-ryu.
La peculiarità dell'Isshin-ryu è nei "trenta esercizi di base", secondo quanto scritto da Mark Bishop durante un'intervista a Kichiro Shimabuku.
Vengono praticati veloci calci frustati, come pure il pugno verticale che si ritiene più facile da eseguire di quello avvitato.
Sempre dalle parole di Bishop "L'istruttore capo nel dojo principale mi assicurò che tre pugni verticali impiegano lo stesso tempo a raggiungere il bersaglio di due pugni avvitati e che, dalla morte di Tatsuo Shimabuku, Kichiro Shimabuku alternava i due pugni, non essendo capace di decidere quale adottare definitivamente.
Nelle parate, i praticanti di Isshin-ryu usano la parte muscolosa dell'avambraccio per attutire l'impatto perchè in passato molti allievi si ferivano gli avambracci quando usavano la parte dove l'osso è più scoperto.
Quando si forma il pugno, la punta del pollice viene spesso posta di fianco alla prima giuntura dell'indice contraendo il tendine al lato del polso; una forma di mano che gli insegnanti di molti altri stili ritengono pericolosa.
aggiungo una cosa mia sull'ultima parte riguardante il pugno: è utilizzato in quel modo anche nella pratica del Jow Ga (stile di Kung Fu della Cina del Sud), lo trovavo scomodo all'inizio ma risulta versatile per colpire anche con le nocche mediane (o come si chiamano), in pratica quelle che uniscono falangi e falangine, ad esempio colpendo dall'alto verso il basso con esse anzichè con il lato del pugno o con lo Shuto.
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