innanzitutto ri-ciao Vento-fetore
La questione é alquanto articolata, nel senso che non c'é molta chiarezza a riguardo e non voglio assolutamente sparare cazzate sulla terminologia usata dai figli di Krishnamacharya, ma ci sono un paio di cose curiose da dire.
Come giá detto piu volte il termine vinyasa si riferisce a tutte quelle tecniche fluide e dinamiche dove ci sono salti e balzi tra una posizione e l'altra. Il termine significa interconnetere/posizionare, ma viene anche usato per identificare la sincronia tra respiro e movimento.
T. K. V. Desikachar chiamó il suo stile di yoga "viniyoga", riferendosi ad una forte influeza da parte della pratica vinyasa. Stranamente dopo qualche anno lui stesso negó l'esistenza di quel nome, nonostante molti discepoli presenti ai suoi seminari confermano che il termine lo aveva usato proprio lui per denominare il suo yoga.
Srivatsa Ramaswami definisce il suo stile "yoga vyniasa", anche se come giá detto piu che uno stile é una pratica, parte integrante di uno stile di yoga. Non ho mai praticato questo metodo ma ho letto uno dei suoi piu famosi libri e di sicuro si sta parlando si una scuola molto ma molto avanzata, dove ci sono posizioni estreme, uno yoga molto tosto per superfighi
.
Entrambi i maestri sono figli d'arte quindi hanno cercato di tramandare (credo) quella parte che caratterizza le radici dello yoga paterno, il vinyasa appunto. Essendo le asana presenti in tutti gli stili e pure il pranayama piu o meno simile, quello che caratterizza questi insegnamenti é proprio il tipo di movimento (vinyasa).
K. Pattabhi Jois, pur non essendo stato figlio d'arte (forse un figlio ascquisito), ha inglobato il vinyasa. Come giá detto Jois ha pure mescolato degli esercizi di lotta indiana. Ne deriva il fatto che l'ashtanga yoga é diventato un sistema molto efficace per irrobustire il corpo e garantire salute psico-fisica (a parte il fatto che ci si diverte na cifra
). Quello che distingue l'ashtanga oltre alla presenza del vinyasa (che come gia detto é inglobato in tutti e 3 gli stili) é il fatto che ha una ditattica step by step pazzesca: "É IMPOSSIBILE NON MIGLIORARE!"
Si tratta di una codifica divisa in serie con un approccio graduale e molto intelligente, che permette a noi occidentali pigri e rigidi di adattare la nostra struttura corporea, stile di vita e mentalitá little by little al sistema indiano.
K. Pattabhi Jois é stato un genio. Pace all'anima sua!
Sarei curioso di provare gli altri 2 stili (vinyasa e viniyoga), soprattutto il secondo, con un maestro che ha studiato con i due figli o addirittura con loro. Dicono che il viniyoga sia molto olistico e comprenda un sacco di pratiche antichissime, tecniche diffrenti che spaziano da pulizie interiori a particolari maditazioni.
Credo che T. K. V. Desikachar sia attualmente uno dei piu grandi maestri viventi, ha pure insegnato il suo yoga alla defunta Vanda Scaravelli (maestra di yoga che ha creato uno stile suo studiando con diversi maestri e ha scritto un libro interessantissimo
http://www.amazon.com/Awakening-Spine-Stress-Free-Restore-Vitality/dp/0062507923 ). Prima o poi vado a fare un salto al suo ashram