IL SIGNIFICATO DELLA PRATICA

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IL SIGNIFICATO DELLA PRATICA
« on: December 10, 2011, 18:08:08 pm »
+3
Dal blog realismo marziale:
http://team-centurion.blogspot.com/



IL SIGNIFICATO DI UNA PRATICA

"Marte rappresenta la forza di volontà, la forza fisica, la forza d'animo, la determinazione; è la vitalità e l'energia del fuoco. Marte è il coraggio, l'audacia, l'osare, la decisione e la reattività. Marte è il fervore guerriero. E' il fuoco naturale dei guerrieri. E' marziano l'eroismo, lo slancio eroico, la fedeltà all'ideale e al dovere. E' marziana la via del guerriero che si lega al principio della custodia, della difesa della Legge. Marte è desiderio, attività, dinamismo, proiezione verso l'esterno, impulso, slancio vitale."

(M°Stefano"Raspa"Raspadori)


Per capire che tipo di frutti darà un albero si deve studiare la pianta. Il valore della pianta poi sarà giudicato dai frutti.

Le arti davvero marziali o realistiche come il Jiu Jitsu si distinguono da quelle fuorvianti o fossili tanto quanto una pesca si distingue da una ghianda. E' del tutto ininfluente cosa di ciò sostenga colui al quale la pesca non aggradi, che non l'abbia mai assaggiata o, nella sua totale ignoranza, dubiti che le pesche esistano.

Le pesche sono pesche, le mele mele e le ghiande ghiande. E' un semplice dato di fatto, che a chi le mele le ha mangiate apparirà un ovvietà, come che diversi tipi di frutti abbiano diversi tipi di uso e siano in diversa misura utili all'umanità. Ulteriore chiarimento: se qualcheduno preferisce ingollarsi una ghianda ciò non conta una ceppa, resta una ghiandazza e basta.

Le arti davvero marziali sono solo&soltanto quelle che possiedono e di conseguenza donano le qualità marziali illustrate all'inizio. Ciò che nulla a che vedere con il Numen MARS come potrebbero essere marziali? Siano chiamate con altro nome, si smetta di fare confusione e di imbrogliare le carte. Il Dio della Legittima Difesa, Custos in latino, NON è il dio della guerra né il dio dei kata e nemmeno il patron degli sciroccati che sognano di buttare giù gli avversari con l'energia cosmica.

Poi salta fuori pincopalla che di latino non sa leggere nemmeno quello dei Baci Perugina, l'altro che va in palestra perché alla bocciofila si annoiava, il bimbominkia che sogna di picchiare i compagni di scuola bulli e il panzone iperinsulinico che ha il maestro illuminato, lui. Per loro tutto è relativo, le arti sono tutte buone dipende dall'individuo, in strada non ci sono regole ma solo semafori, il loro antenato cinese uccideva i draghi col Chi etc etc.

"Non ti curar di loro ma guarda e passa" insegnava Padre Dante. Il parere non qualificato di chi non sa di cosa parla ed è incapace di difendere coi fatti le sue argomentazioni vale ZERO spaccato. Il pianeta terra è sempre stato ammorbato di siffatti bipedi semicoscienti o in malissima fede, l'unica maniera è fregarsene altamente del loro blaterìo. Non si tratta di arroganza ma è del tutto assurdo ascoltare il parere sulle pesche di colui che non le ha mai nemmeno annusate.


Una pratica marziale dunque è una pratica nel segno di Marte, che in questo paradigma s'identifica e che da esso trae linfa. Marziale, virile, fedele..parole antiche oramai traviate nel significato e prostituite ai loro porci comodi da individui senza scrupoli. Non per tutti però, qualcuno ricorda ancora oggi.

La Via di Marte è la via di chi diventa forte per poter difendere tutto e tutti, e difendersi da tutto e da tutti, non solo dai cazzotti. E' un percorso evolutivo della persona nella sua integralità e come ogni sentiero richiede di conoscere
1) dove si va
2) da dove si è preso la strada


Analfabeti di prima e di ritorno, maniaci depressivi alla ricerca del guru infallibile, mezzuomini con disperato bisogno di autoaffermazione nelle uniformi e nei gradi, ballerini frus intrigati dalla danza moderna e piccoli maghi neri senza anima NON possono né MAI potranno percorrere questa via. Come ho spiegato a più riprese, non è impossibile usare un sofisticato strumento scientifico per schiacciare le noci, non è vietato; parimenti non è impossibile usare e magari trarre qualche beneficio superficiale da una pratica ignorante e priva di Spirito, ma è uno spreco immane ed una cafonata assurda. In soldoni anche questo post è un invito caldissimo a ricercare le nostre origini, marziali ma non solo, e capire il valore di quello che si ha tra le mani tramite una presa di coscienza molto netta.


Nel mezzo del cammino s'incontra sempre una selva oscura di dubbi, di sviamenti, di canagliate alle spalle e di passi falsi, ma bisogna procedere con marziale qualità cioè il coraggio, per tornar infine a riveder le stelle.
Peccato che la stupidità non sia dolorosa.
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Re:IL SIGNIFICATO DELLA PRATICA
« Reply #1 on: December 10, 2011, 20:58:21 pm »
+1
Concordo pienamente,apparte che sul "guarda e passa".
Se il "maestro" non è recuperabile,la critica,la dialettica costruttiva,ma soprattutto le prove empiriche,sono delle fortissime pulci nell'orecchio.
Il maestrone non sarà recuperato,ma forse uno dei suoi allievi inizierà ad aprire gli occhi.
Magari non subito,né l'anno prossimo,ma se fra qualche tempo vedrà il suo supersifu col fiatone a metà riscaldamento,o che non concede a nessuno un giro di sparring per "punire l'arroganza" del richiedente,forse alcune domande se le farà.
Magari non è niente,ma una candela piccola in una stanza buia,non è meglio di nessuna candela?
Come credo per molti altri,una buona parte della mia cultura marziale deriva da questo forum.
Nell'era del pc non è irrealistico immaginare un ragazzino che,prima di avviarsi ad una pratica marziale,cerca informazioni su internet.
E immaginiamo il ragazzino pieno di sogni e tv che cerca tecniche mortali...e gli salta fuori il tuo 3D in sezione.
Magari un pensierino in più lo fa.
Qualcosa è sempre meglio di niente  :)
Per tutto il resto un post davvero eccellente; +1
In principio era la parola...e la parola era WAAAGH!!!

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Offline Rev. Madhatter

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Re:IL SIGNIFICATO DELLA PRATICA
« Reply #2 on: December 11, 2011, 01:37:41 am »
0
Fredstein mi hai dato un -1 per aver ripostato uno scritto non mio, ti va di spiegarci cosa non ti e' piaciuto?  :)
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Re:IL SIGNIFICATO DELLA PRATICA
« Reply #3 on: December 11, 2011, 02:41:54 am »
0
Sti cazzi Mad ma da dove ti escono tutte ste cose?
Tu caro mio non sei apposto  :gh:
Scherzo.
Anzi ti quoto e ti do un +1 .
Su rriatu a San Francisco/nun sapendo come agiscu/cu nu vecchiu camburrista/m'aggiu misu a pazziar./Pazziando e pazziando/di curtellu e di bastone/per sfregiar stu carognone/che tradisce la società./Mo si presenta nu picciottellu/culla coppola de sgarru/esci fore maresciallo/ca la faccie taggiu sfregiar./Mo se presenta nu capuposto/culla coppola de sgarru/co nu bastoncinu a manu/cinque lire tu m'ai dar./Cinque lire ieu nun le tegnu/cinque lire nu tel le do/si picciottu de prtima uscita/nu ppartieni alla società./Società cunsegna é bona/di curtellu e di bastone/per sfre

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sunomi

Re:IL SIGNIFICATO DELLA PRATICA
« Reply #4 on: December 11, 2011, 09:41:57 am »
0
Fredstein mi hai dato un -1 per aver ripostato uno scritto non mio, ti va di spiegarci cosa non ti e' piaciuto?  :)

azz ho sbagliato volevo darti il +1  XD  però visto che sei permaloso te lo lascio ;D
dai scherzo poi te lo tolgo!!(forse :D)
ciao pax et bonum
« Last Edit: December 11, 2011, 10:01:43 am by Fredstein »


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Offline Rev. Madhatter

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Re:IL SIGNIFICATO DELLA PRATICA
« Reply #5 on: December 11, 2011, 12:04:11 pm »
0
Trovo molto significativo che,ma non e' un caso isolato, il signore in questione si accorga che alla prova dei fatti c'e' molto piu' "marte" negli sport che nei wannabe marzialisti....


E visto che la questione am/sdc e' molto sentita da questo forum mi pareva opportuno condividere la cosa.

Sopratutto il pezzo sul "dio dell'autodifesa"  ;)
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Offline Bingo Bongo

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Re:IL SIGNIFICATO DELLA PRATICA
« Reply #6 on: December 11, 2011, 12:25:47 pm »
+1
Penso che il percorso da "dio della guerra" a "realismo marziale" e quindi "il significato di una pratica" sia solo un modo di vedere la cosa cioé quello tradizionale.
E, strano ma vero, io che sono un tradizionalista credo che questo percorso sia esso stesso molto "fossile". Per carità, tutte ottime qualità quelle che Marte rappresenta. Ottime se non finalizzate alla guerra. Perché credo che il "Dio della Guerra" sarebbe ora di mandarlo in pensione. Non pensate male, sto parlando della guerra non dei principi che Marte rappresenta. Per altro Marte diventa "dio della guerra" solo successivamente (prima dio della natura e della fertilità) e rappresentava anche la gioventù che a quei tempi era dedita alla pratica militare.
Oggi, fortunamente, esiste una disciplina che si chiama Aikido i cui principi sono esattamente all'opposto rispetto all'idea della guerra. Questo, rispetto a tutte le discipline tradizionali (e ci metto dentro anche il JKD), fa dell'Aikido l'Arte Marziale più moderna in assoluto. Perché, se qualcuno non se ne fosse accorto, l'obiettivo e far si che le persone la smettano di farsi la guerra.
Per quanto riguarda l'Aikido se qualcuno pensa che non sviluppi "coraggio, l'audacia, l'osare, la decisione e la reattività"? Se lo pensa effettivamente parla di pesche senza averle neanche annusate.
Con questo se qualcuno vuole fare il pro nei circuiti delle MMA o della Thai o nel Pugilato ha tutto il mio appoggio, ci sono i principi che marte rappresenta, ma non c'è Marte come "dio della guerra".
Fermo restando che sono d'accordo sulla "battaglia" contro le AM frutto solo di marketing avrei gradito anche se tu avessi postato questo (sempre dal blog) che avrebbe si meritato il titolo "il significato di una pratica":

METAFISICA DEL JIU JITSU
"Per quanto concerne l'eroismo, ciò che veramente conta per l'uomo della Tradizione non è una generica capacità di lanciarsi nella lotta, di disprezzare il pericolo, di affrontare la morte, bensì il significato secondo cui tutto ciò viene sperimentato; e il combattimento riveste, per un tale uomo, valore e dignità di rito, di "via" che conduce, attraverso la vittoria e la gloria, al superamento della condizione umana e alla conquista dell'immortalità.
Il liberare le forme nascoste all'interno dello spirito dell'uomo attraverso il confronto rituale, è indispensabile alla strutturazione delle stesse impedendo che, rimanendo nell'incoscio lontane dalla necessaria consapevolezza, si destrutturalizzino, diventando forme primarie di violenza degne dell'abbruttimento della belva, violenze così frequenti nelle cronache attuali...azione degne del mondo di chi pensa che è meglio coprire che sublimare! Questo in risposta a coloro che temono la "diseducazione" dell'educazione al confronto fisico rituale nella paura che si generi chissà quali mostri."

(Danilo"Leo"Lazzerini)

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Offline happosai lucifero

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Re:IL SIGNIFICATO DELLA PRATICA
« Reply #7 on: December 11, 2011, 12:34:56 pm »
+1
Oggi, fortunamente, esiste una disciplina che si chiama Aikido i cui principi sono esattamente all'opposto rispetto all'idea della guerra.

quale, quella che insegna a spezzare le braccia?

Questo, rispetto a tutte le discipline tradizionali (e ci metto dentro anche il JKD), fa dell'Aikido l'Arte Marziale più moderna in assoluto. Perché, se qualcuno non se ne fosse accorto, l'obiettivo e far si che le persone la smettano di farsi la guerra.

in effetti con le braccia penzoloni è difficile far guerra.. puoi provare coi calci, ma le braccia rotte inavvertitamente si muoverebbero, e fanno male!


scusa, ma l'hai mai vista una tecnica di aikido? generalmente funziona che uno ti afferra il polso e tu lo ammazzi.. io non ho mai visto o sentito un maestro di aikido insegnare che quando uno ci carica di destro bisogna abracciarlo e dargli un bacino
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Offline Bingo Bongo

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Re:IL SIGNIFICATO DELLA PRATICA
« Reply #8 on: December 11, 2011, 12:54:01 pm »
0
Oggi, fortunamente, esiste una disciplina che si chiama Aikido i cui principi sono esattamente all'opposto rispetto all'idea della guerra.

quale, quella che insegna a spezzare le braccia?
Allora non è Aikido.
L'Aikido insegna esattamente l'opposto: a non spezzare le braccia.

Questo, rispetto a tutte le discipline tradizionali (e ci metto dentro anche il JKD), fa dell'Aikido l'Arte Marziale più moderna in assoluto. Perché, se qualcuno non se ne fosse accorto, l'obiettivo e far si che le persone la smettano di farsi la guerra.

Quote

scusa, ma l'hai mai vista una tecnica di aikido?
Abbastanza

Quote
generalmente funziona che uno ti afferra il polso e tu lo ammazzi..
direi proprio di no.

Quote
io non ho mai visto o sentito un maestro di aikido insegnare che quando.... [/font]
Male. Si vede che non hanno capito qual è l'obiettivo. Cosa Ueshiba ha voluto rappresentare con l'Aikido.
Quote
uno ci carica di destro bisogna abracciarlo e dargli un bacino
Finalmente mi parli di Aikido. Bisogna fare esattamente questo: indirizzare il pugno nel vuoto,  e farlo fino a quando non capisce che è inutile cercare di colpirti. E se sei abbastanza bravo tutte le volte "abbracciarlo e dargli un bacino"

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Offline happosai lucifero

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Re:IL SIGNIFICATO DELLA PRATICA
« Reply #9 on: December 11, 2011, 12:59:50 pm »
+2
Bisogna fare esattamente questo: indirizzare il pugno nel vuoto,  e farlo fino a quando non capisce che è inutile cercare di colpirti. E se sei abbastanza bravo tutte le volte "abbracciarlo e dargli un bacino"

ammesso e non concesso che l'obiettivo - peraltro praticamente irraggiungibile - sia proprio questo, non puoi negare che lo stesso OSensei è arrivato ad indicarlo dopo aver rotto una montagna di culi. il tuo è casomai un ideale cui aspirare, non puoi partire di là, visto che addirittura per OSensei è stato un obiettivo raggiunto con grande fatica e dopo molti anni. devi sempre e comunque iniziare spaccando le ossa al prossimo.. e poi, casomai, un po' alla volta sublimare
« Last Edit: December 11, 2011, 13:41:52 pm by Wa No Seishin »
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Offline Bingo Bongo

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Re:IL SIGNIFICATO DELLA PRATICA
« Reply #10 on: December 11, 2011, 13:50:54 pm »
0
Si vede che non hanno capito qual è l'obiettivo. Cosa Ueshiba ha voluto rappresentare con l'Aikido.

Ueshiba.. lui sì che ne ha spezzate di braccia!
Quando un allievo mette piede nel dojo e non saluta la foto del fondatore e il maestro gli fa fare 50 flessioni per punizione non gli sta insegnando come sviluppare i tricipiti gli sta insegnando che quando mette piede nel dojo deve portare rispetto al fondatore e lo deve salutare.

Bisogna fare esattamente questo: indirizzare il pugno nel vuoto,  e farlo fino a quando non capisce che è inutile cercare di colpirti. E se sei abbastanza bravo tutte le volte "abbracciarlo e dargli un bacino"

Quote
ammesso e non concesso che l'obiettivo - peraltro praticamente irraggiungibile - sia proprio questo, non puoi negare che lo stesso OSensei è arrivato ad indicarlo dopo aver rotto una montagna di culi. il tuo è casomai un ideale cui aspirare, non puoi partire di là, visto che addirittura per OSensei è stato un obiettivo raggiunto con grande fatica e dopo molti anni. devi sempre e comunque iniziare spaccando le ossa al prossimo.. e poi, casomai, un po' alla volta sublimare
Non posso negare che Ueshiba in guerra abbia ucciso qualche nemico, ma si parte proprio laddove Ueshiba è arrivato. Altrimenti invece di andare avanti torniamo indietro. Non si spaccano le ossa a nessuno. Irragiungibile? Male. Vuol dire che non si è in grado di applicare i principi dell'Aikido. Quando mi allenavo con l'allievo diretto di Kenji Shimizu, a sua volta allievo diretto di Ueshiba, era perfettamente in grado di non prendersi i mie diretti e ganci senza uccidermi e senza colpirmi. Applicare la difesa senza ricorrere all'offesa.
Immagino però che la tua palestra debba pagare una costosa assicurazione sugli infortuni.  :)
« Last Edit: December 11, 2011, 14:14:29 pm by Wa No Seishin »

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Offline happosai lucifero

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Re:IL SIGNIFICATO DELLA PRATICA
« Reply #11 on: December 11, 2011, 13:58:32 pm »
0
Quando un allievo mette piede nel dojo e non saluta la foto del fondatore e il maestro gli fa fare 50 flessioni per punizione non gli sta insegnando come sviluppare i tricipiti gli sta insegnando che quando mette piede nel dojo deve portare rispetto al fondatore e lo deve salutare.

forse è più facile che l'allievo capisca se l'insegnante gli spiega a parole che quando entra deve salutare, anziché fargli fare piegamenti[1].. ma comunque che cosa c'entra?

Quando mi allenavo con l'allievo diretto di Kenji Shimizu, a sua volta allievo diretto di Ueshiba, era perfettamente in grado di non prendersi i mie diretti e ganci senza uccidermi e senza colpirmi. Applicare la difesa senza ricorrere all'offesa.

e ci sarà un motivo se lui insegnava e tu imparavi.. oppure se di lui parli come di 'allievo diretto di Kenji Shimizu, a sua volta allievo diretto di Ueshiba', mentre tu ti firmi bingo bongo

Immagino però che la tua palestra debba pagare una costosa assicurazione sugli infortuni.  :)

sì, ma io pratico muay thai
EDIT: no, l'assicurazione è personale, la pagano gli iscritti
 1. EDIT: peraltro, nel caso che riporti, la punizione andrebbe comunque a vantaggio dell'allievo, perché gli rinforza la muscolatura.. non è un caso se hai detto che gli fa fare i piegamenti, e non che gli infila un chiodo arrugginito in una gamba con una pistola sparachiodi
« Last Edit: December 11, 2011, 14:15:23 pm by Wa No Seishin »
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Offline Darth Dorgius

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Re:IL SIGNIFICATO DELLA PRATICA
« Reply #12 on: December 11, 2011, 14:17:51 pm »
+1
Condivido molto dell'articolo... Soprattutto il "guarda e passa".

Lo trasformerei in: "Guarda, passa, e se qualcuno ti chiede qualcosa non dire niente. Ma se qualcuno ti tira un pugno, tu tiragliene uno che ricorderà per il resto della vita".

Penso che sia necessario far capire che marziale significa guerra.

Essere guerrieri implica fatica, devozione e distruzione (di se stessi e degli altri).
Cittadino del Territorio Libero di Trieste.

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Re:IL SIGNIFICATO DELLA PRATICA
« Reply #13 on: December 11, 2011, 14:22:54 pm »
+1
Condivido molto dell'articolo... Soprattutto il "guarda e passa".

Lo trasformerei in: "Guarda, passa, e se qualcuno ti chiede qualcosa non dire niente. Ma se qualcuno ti tira un pugno, tu tiragliene uno che ricorderà per il resto della vita".


E' un ideale a cui mi piacerebbe tendere, purtroppo va in conflitto con il mio "se qualcuno dice il falso,alzati e grida "Bugiardo!"...
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Re:IL SIGNIFICATO DELLA PRATICA
« Reply #14 on: December 11, 2011, 14:27:28 pm »
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Bingo Bongo quella di cui parli tu in gergo viene chiamata Aiki-dance dagli stessi aikidoca...e ce ne vuole  :D

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