Quotando in pieno Ryujin, aggiungo che, come per qualsiasi tecnica, a maggior ragione per le combinazioni, il rimanere fermi alla forma ortodossa con cui si studiano, serve a renderle inutili.
Per poter studiare un gesto, ma ancora di più una serie di gesti (il kata è un combattimento immaginario contro più avversari) abbiamo bisogno di attribuirgli uno scopo, il guaio è quando quello scopo, quella traduzione, diventa un dogma, allora non esiste nessuna comprensione, nessun approfondimento e nessuna evoluzione, ne tecnica ne personale.
Se è vero come è vero che, il Karate come ogni altra disciplina che studi il combattimento, deve partire da una comune base didattica, per diventare del tutto personale, in modo che ogni praticante si cucia addosso ciò che impara, per poterne fare uso secondo le proprie caratteristiche, attitudini, unicità, allora è ovvio che, limitare un gesto ad un utilizzo specifico, serve a farne un passo di danza, non certo una tecnica di combattimento.
Il Pugno è un pugno, non ci piove, ma siamo limitati alla mano, perchè tutto il resto del gesto, dal braccio al tronco, fino alle gambe, può essere qualsiasi cosa che gli si adatti, dalla presa alla proiezione, dal farsi spazio per scappare, al colpire in altra maniera.
Mille volte abbiamo discusso sulle differenti possibili interpretazioni delle parate, tutte verissime, discorso valido anche per i colpi.
Beh se è vero questo, lo è doppiamente quando si analizza una sequenza.
Sanbon Tsuki son evidentemente tre pugni, ossia dicasi, "per imparare quella circostanza, utilizzo tre pugni, così non rompi le palle con troppe questioni e impari a muoverti come devi" ma poi, all'occorrenza, non ci sarà il maestro che ferma tutto, dovrò usare quel gruppo di gesti secondo quello che sta accadendo, qualsiasi cosa sia, qualsiasi distanza si verifichi, qualsiasi reazione abbia l'avversario.
Giustamente Ryujin parla delle Nere, perchè lo Shodan dovrebbe sancire l'inizio di un differente percorso di apprendimento, terminato quello di base, imparate le regole grammaticali e come si scrivono le lettere, si dovrebbe passare a come si mettono insieme per comporre concetti con senso compiuto, magari anche interessante se non addirittura poetico.
Molti dei problemi di cui si discute, più o meno correttamente, sul forum, nascono proprio da Shodan che mai hanno iniziato nulla, proseguendo la strada esattamente come da Kyu, sostenuti da chi li ha condotti agli esami, divenuti Maestri, che insegnano ai loro allievi cose sbagliate, prive di applicabilità, radicate in un terreno di coreografia rievocativa, su cui occorre innestare leggende e miti, per poter nutrire le ragioni dell apratica, convincendosi d'essere guerrieri perchè "quella tecnica ammazza" o "il mio maestro li mena tutti quindi anche io sono forte".
Sanbon Tsuki può andar benissimo, come i video mostrano, anche nella sua forma basica, ma accade se non sono vincolato a quella, se quella catena di movimenti può contenere anche altri colpi, o prese, o leve, o proiezioni o solo evasione da attacchi.
Questo 3D, parla molto più profondamente dei problemi che affliggono le AM di quanto appaia.