JUDO For Dummies. Il minimo indispensabile.

  • 40 Replies
  • 9554 Views
*

Offline Bingo Bongo

  • ****
  • 2.786
  • Respect: +1173
  • Pratico: Arti Marziali
Re:JUDO For Dummies. Il minimo indispensabile.
« Reply #30 on: December 06, 2012, 12:19:09 pm »
0
@Xjej
Sono d'accordo che non è possibile comprimere aspetti di una disciplina che variano a seconda degli obiettivi
e sono in stretto rapporto con l'atleta.

Restringendo il campo c'è una cosa (che esporrò in modo ignorante) che dal punto di vista tencico mi affascina del judo.
La tecnica che mi interessa è lo "sgambetto". Lo sgambetto è una di quelle cose che abbiamo forse fatto tutti fin da piccoli e poi ce ne siamo dimenticati.
Ce ne siamo dimenticati anche se è una tecnica che appartiene al bagaglio tecnico di quasi tutte le discipline che ho praticato e che penso abbiamo praticato.
Nel judo però ha indubbiamente trovato il suo apice sia tencico sia applicativo.
Ecco, queste è una di quelle tecniche che vorrei implementare sia tecnicamente sia dal punto di vista dell'allenamento in sparring esattamente come viene fatta nel judo.
Anche perché ritengo che sia nella sua semplicità, anche se certamente può essere altamente perfezionata, una delle soluzioni più efficaci anche per la DP o comunque il corpo a corpo in strada.
Mi piacerebbe sapere nel judo quali altre tecniche diciamo "primordiali", intendendo naturali e spontaneamente praticate fin da bambini, sono state poi portate all'eccellenza.
Tenendo presente che poi le AM sono un mondo dove appunto si passa dallo sgambetto all'esoterismo posturale di stili come il bagua...

Anzi mi piacerebbe proprio trovare un filo conduttore di queste tecniche primordiali e la loro specializzazione nelle AM.
Quando l'allenamento di queste sole tecniche può portare a una efficace applicabilità in un contesto non collaborativo.

*

Offline tatamitris

  • *
  • 152
  • Respect: -74
  • Pratico: occhio alla penna!
Re:JUDO For Dummies. Il minimo indispensabile.
« Reply #31 on: December 09, 2012, 12:02:32 pm »
+1
@Xjej
Sono d'accordo che non è possibile comprimere aspetti di una disciplina che variano a seconda degli obiettivi
e sono in stretto rapporto con l'atleta.

Restringendo il campo c'è una cosa (che esporrò in modo ignorante) che dal punto di vista tencico mi affascina del judo.
La tecnica che mi interessa è lo "sgambetto". Lo sgambetto è una di quelle cose che abbiamo forse fatto tutti fin da piccoli e poi ce ne siamo dimenticati.
Ce ne siamo dimenticati anche se è una tecnica che appartiene al bagaglio tecnico di quasi tutte le discipline che ho praticato e che penso abbiamo praticato.
Nel judo però ha indubbiamente trovato il suo apice sia tencico sia applicativo.
Ecco, queste è una di quelle tecniche che vorrei implementare sia tecnicamente sia dal punto di vista dell'allenamento in sparring esattamente come viene fatta nel judo.
Anche perché ritengo che sia nella sua semplicità, anche se certamente può essere altamente perfezionata, una delle soluzioni più efficaci anche per la DP o comunque il corpo a corpo in strada.
Mi piacerebbe sapere nel judo quali altre tecniche diciamo "primordiali", intendendo naturali e spontaneamente praticate fin da bambini, sono state poi portate all'eccellenza.
Tenendo presente che poi le AM sono un mondo dove appunto si passa dallo sgambetto all'esoterismo posturale di stili come il bagua...

Anzi mi piacerebbe proprio trovare un filo conduttore di queste tecniche primordiali e la loro specializzazione nelle AM.
Quando l'allenamento di queste sole tecniche può portare a una efficace applicabilità in un contesto non collaborativo.

Secondo me le tecniche che maggiormente si avvicinano a quelle che faremo per buttare giù una persona, se non avessimo mai visto arti marziali, sono: o soto gari (o soto otoshi) e seoi nage. Le tecniche vicine al classico sgambetto si basano molto sul tempismo, soprattutto in un contesto reale, perciò non sono molto istintive, le tecniche d'anca presuppongono una certo addestramento nell'uso dell'anca come fulcro e le tecniche in caduta presuppongono non aver paura di cadere, quindi  non sono istintive.

O soto gari è invece pratica e istintiva (schivare e entrare di lato), seoi nage è praticamente obbligatoria quando si viene afferrati da tergo.
« Last Edit: December 09, 2012, 12:05:17 pm by tatamitris »
Il peggior amico dell'uomo?
L'uomo, subito dopo c'è il cane!

*

Offline Bingo Bongo

  • ****
  • 2.786
  • Respect: +1173
  • Pratico: Arti Marziali
Re:JUDO For Dummies. Il minimo indispensabile.
« Reply #32 on: December 10, 2012, 17:54:32 pm »
0
@Xjej
Sono d'accordo che non è possibile comprimere aspetti di una disciplina che variano a seconda degli obiettivi
e sono in stretto rapporto con l'atleta.

Restringendo il campo c'è una cosa (che esporrò in modo ignorante) che dal punto di vista tencico mi affascina del judo.
La tecnica che mi interessa è lo "sgambetto". Lo sgambetto è una di quelle cose che abbiamo forse fatto tutti fin da piccoli e poi ce ne siamo dimenticati.
Ce ne siamo dimenticati anche se è una tecnica che appartiene al bagaglio tecnico di quasi tutte le discipline che ho praticato e che penso abbiamo praticato.
Nel judo però ha indubbiamente trovato il suo apice sia tencico sia applicativo.
Ecco, queste è una di quelle tecniche che vorrei implementare sia tecnicamente sia dal punto di vista dell'allenamento in sparring esattamente come viene fatta nel judo.
Anche perché ritengo che sia nella sua semplicità, anche se certamente può essere altamente perfezionata, una delle soluzioni più efficaci anche per la DP o comunque il corpo a corpo in strada.
Mi piacerebbe sapere nel judo quali altre tecniche diciamo "primordiali", intendendo naturali e spontaneamente praticate fin da bambini, sono state poi portate all'eccellenza.
Tenendo presente che poi le AM sono un mondo dove appunto si passa dallo sgambetto all'esoterismo posturale di stili come il bagua...

Anzi mi piacerebbe proprio trovare un filo conduttore di queste tecniche primordiali e la loro specializzazione nelle AM.
Quando l'allenamento di queste sole tecniche può portare a una efficace applicabilità in un contesto non collaborativo.

Secondo me le tecniche che maggiormente si avvicinano a quelle che faremo per buttare giù una persona, se non avessimo mai visto arti marziali, sono: o soto gari (o soto otoshi) e seoi nage. Le tecniche vicine al classico sgambetto si basano molto sul tempismo, soprattutto in un contesto reale, perciò non sono molto istintive, le tecniche d'anca presuppongono una certo addestramento nell'uso dell'anca come fulcro e le tecniche in caduta presuppongono non aver paura di cadere, quindi  non sono istintive.

O soto gari è invece pratica e istintiva (schivare e entrare di lato), seoi nage è praticamente obbligatoria quando si viene afferrati da tergo.
Sono d'accordo: o soto gari, che ho visto sul tubo, è esattamente ciò che avevo in mente con lo "sgambetto" anche se capisco che quello classico di solito richiama un colpo sulla gamba dell'avversario "in corsa".
Intendevo invece proprio o soto gari.
Ho visto anche seoi nage che se frontalmente presuppone già una certa abilità da presa da dietro sono d'accordo che potrebbe venire in modo spontaneo.
Sarebbe interessante capire quanto determinate reazioni naturali in un contesto lottatorio sono perfezionabili e utili.
Per es. le 2 tecniche sopra per quanto mi riguarda sono efficaci, sicure e affidabili, anche in contesto di DP,
Ma penso anche allo "spingere" o il "tirare" che hanno raggiunto un'alta specializzazione nella lotta. Penso banalmente che l'essere spinti o tirati da un judoka o un sumotori sia diverso, pur partendo dalla stessa istintiva naturalezza, che essere spinti o tirati da un altro tipo di praticante. Questo è ovvio. Quello meno ovvio è che ci sono un "parco tecniche" naturali che possono essere perfezionate e allenate senza essere stravolte. Scrivo mentre penso a "voce alta". Dovrei formulare meglio. Comunque molto interessante...

*

Offline xjej

  • *****
  • 4.059
  • Respect: +2424
Re:JUDO For Dummies. Il minimo indispensabile.
« Reply #33 on: December 10, 2012, 18:04:19 pm »
0
Ho per la verità qualche dubbio, in quanto il classico sgambetto è una gamba che si mette bella salda alle spalle di uke, manca completamente la componente della falciata della gamba..
www.isao-okano.com - Gracie Bergamo

*

Offline Bingo Bongo

  • ****
  • 2.786
  • Respect: +1173
  • Pratico: Arti Marziali
Re:JUDO For Dummies. Il minimo indispensabile.
« Reply #34 on: December 10, 2012, 18:13:38 pm »
0
Ho sbagliato io a parlare di sgambetto perché ai tempi per me era semplicemente allungare la gambetta per far volare l'altro ragazzino che correva.
Avevo però in mente qualcosa che si avvicinava molto a o soto gari come gesto tecnico naturale a livello di lotta corpo a corpo cioè a contatto già ingaggiato.
Invece la tecnica che dici tu è usata per ostacolare la mobilità e poi sbilanciare l'avversario per es. spingendo?


*

Offline Moai

  • **
  • 885
  • NON DISTURBATE IL GATTO!!!
  • Respect: +1173
  • Pratico: SE NON KUDO NON GODO
Re:JUDO For Dummies. Il minimo indispensabile.
« Reply #35 on: December 10, 2012, 20:22:20 pm »
0
ad ogni modo Bingo non capisco come le alleneresti le tecniche....hai la possibilità di fartele vedere da qualcuno? altrimenti IMHO il fai da te rischia di farti lavorare male e in maniera sbagliata :)
L'intelligenza illumina, la stupiditá abbaglia

*

Offline Bingo Bongo

  • ****
  • 2.786
  • Respect: +1173
  • Pratico: Arti Marziali
Re:JUDO For Dummies. Il minimo indispensabile.
« Reply #36 on: December 11, 2012, 15:51:54 pm »
0
Potrei anche allenarmi con qualcuno bravo, ma non lo farò.
Quindi no, non voglio imparare l'arte del judo, ma per ora solo capire quali tecniche hanno un legame con l'istinto naturale di preservare se stessi nel corpo a corpo.
Detto in altri termini mi è capitato facendo lotta "free style" alla mma di eseguire istintivamente delle tecniche tipo o soto gari o altre viste per es. nel sumo. Magari fatte male però come dire ci sono dei momenti, nell'ignoranza, in cui sembra ci sia una sola soluzione, magari mai allenata specificatamente, che spesso si dimostra efficace.
Appunto volevo capire nel judo che tecniche sono state perfezionate, ma a partire da quelle che in qualche modo sono nate perché istintivamente applicate.

*

Offline tatamitris

  • *
  • 152
  • Respect: -74
  • Pratico: occhio alla penna!
Re:JUDO For Dummies. Il minimo indispensabile.
« Reply #37 on: December 11, 2012, 16:14:15 pm »
+1
Potrei anche allenarmi con qualcuno bravo, ma non lo farò.
Quindi no, non voglio imparare l'arte del judo, ma per ora solo capire quali tecniche hanno un legame con l'istinto naturale di preservare se stessi nel corpo a corpo.
Detto in altri termini mi è capitato facendo lotta "free style" alla mma di eseguire istintivamente delle tecniche tipo o soto gari o altre viste per es. nel sumo. Magari fatte male però come dire ci sono dei momenti, nell'ignoranza, in cui sembra ci sia una sola soluzione, magari mai allenata specificatamente, che spesso si dimostra efficace.
Appunto volevo capire nel judo che tecniche sono state perfezionate, ma a partire da quelle che in qualche modo sono nate perché istintivamente applicate.
Per me, più che l’o soto gari viene spontaneo o soto otoshi.

Lo sgambetto per me è quello che dici tu, applicato anche a chi cammina, la tecnica che lo rappresenta meglio è sasae tsuri komi ashi, ma in autodifesa lo vedo più difficilmente applicabile e comunque deve essere più sasae e meno tsuri komi, nel senso che il tirare sollevando diventa meno applicabile in autodifesa, mentre un bloccaggio sul malleolo è più facile da applicare. Il problema è che stai davanti alle anche dell’avversario mentre lo applichi e devi trovare quello che ti spinge e si sbilancia nel farlo.

Un’altra tecnica istintiva (per quanto, dopo anni, si riesca ancora a distinguere l’istinto da ciò che si è allenato) è waki gatame in piedi su attacco da presa al bavero e su pugno.
Per quanto riguarda il seoi nage, quando si viene presi da tergo, non bisogna dimenticare la versione otoshi (seoi nage otoshi), cioè lasciando cadere il corpo su un ginocchio o due.

Se parliamo di corpo a corpo a distanza ridotta viene istintivo stringere con un braccio la vita dell'avversario e fare ogoshi anche senza alzarlo dal suolo, ma semplicemente facendolo girare attorno all'anca, per poi allungare la gamba davanti alla sua e farlo cadere, un po' come fanno spesso i bambini quando fanno randori e sono un po' più istintivi degli adulti.
Fanno anche molto osoto otoshi, perché rispetto ad osoto gari è più facile, solo che diventa pericoloso per il contraccolpo alle cervicali quando la testa batte per terra (anche se c'è il tatami).
Il peggior amico dell'uomo?
L'uomo, subito dopo c'è il cane!

*

Offline Bingo Bongo

  • ****
  • 2.786
  • Respect: +1173
  • Pratico: Arti Marziali
Re:JUDO For Dummies. Il minimo indispensabile.
« Reply #38 on: December 11, 2012, 16:28:13 pm »
0
Per ora tatamatris ti ringrazio, più tardi farò il "culo" a google per farmi un'idea delle tecniche perché non ho capito una sola parola a parte "o soto gari" già visionata in precedenza sul tubo :)

*

Offline tatamitris

  • *
  • 152
  • Respect: -74
  • Pratico: occhio alla penna!
Re:JUDO For Dummies. Il minimo indispensabile.
« Reply #39 on: December 12, 2012, 14:49:47 pm »
+1
Per ora tatamatris ti ringrazio, più tardi farò il "culo" a google per farmi un'idea delle tecniche perché non ho capito una sola parola a parte "o soto gari" già visionata in precedenza sul tubo :)
Qui http://thedifficultway.blogspot.it/2011/04/sasae-tsurikomi-ashi.html
trovi parecchio sul sasae tsuri komi ashi anche in combinazione con o soto gari (ma la combinazione vale anche per o soto otoshi).

Qui http://thedifficultway.blogspot.it/2011/05/whats-difference-seoi-nage-vs-seoi.html
trovi il seoi nage e seoi otoshi. Queste due tecniche possono essere usate in combinazione (fallisce seoi nage si prosegue con seoi otoshi).

Qui trovi Waki Gatame
kime-no-kata metodo di allenamento
da 07 a 10
judo kime no kata

da 5.33 a 5.38

Sono due differenti interpretazioni della stessa tecnica. Nella prima il controllo del gomito avviene stringendolo sotto l’ascella e abbassando la propria spalla in direzione dell’avversario. Nella seconda la schiena resta in verticale e le spalle non si abbassano, ma il controllo è fatto attraverso il contatto dell’interno del braccio nei pressi del gomito di chi esegue sul gomito di chi subisce ed è fatta con il braccio più vicino alla testa di chi subisce (cioè si sta più davanti che di fianco alle anche dell’avversario).

Scusa la digressione.
P.S. per quanto riguarda la difficoltà del seoi nage da presa da dietro di cui parlavi in un post precedente, è chiaro che l'agitazione e il peso dell'aggressore contano parecchio, ma tecnicamente parlando il movimento è semplice se avviene da presa al collo (non protratta ovviamente), non necessita nemmeno di piegarsi prima sulle gambe, occorre semplicemente piegarsi in avanti come se ci si andasse a legare le scarpe, non hai nemmeno bisogno di fare una presa. Se invece sta per avvolgere le braccia si va in seoi nage otoshi prima che abbia effettuato la presa. Se invece ha già effettuato la presa e l'attacco quindi è già andato parzialmente a segno allora o si va in otoshi ruotando pancia all'aria e facendolo cadere sulla schiena per poi proseguire al suolo oppure si deve necessariamente uscire dalla presa, ci sono diversi sistemi, ma l'istinto qui c'entra meno.
Il peggior amico dell'uomo?
L'uomo, subito dopo c'è il cane!


*

Offline Bingo Bongo

  • ****
  • 2.786
  • Respect: +1173
  • Pratico: Arti Marziali
Re:JUDO For Dummies. Il minimo indispensabile.
« Reply #40 on: December 12, 2012, 15:00:47 pm »
0
Grazie 1000, ottime spiegazioni e bel sito :)