Io non ho cambiato, ho aggiunto.
Nei primissimi anni 80 ho aggiunto il Full Contact allo Shotokan, perchè mi interessava il maggior contatto e la parte pugilistica (allora ancora c'erano un maestro di Boxe per le mani e uno di Karate per i piedi) con i colpi e i movimenti del tronco.
A inizio del 2001 ho annesso l'Aikido alla mia pratica, perchè mi affascina l'eleganza dei gesti, la parte marziale al netto delle derive sportive, la fluidità e la morbidezza.
Con la pratica dell'Aikido ho potuto trarre molte considerazioni e convinzioni sul Karate, su lacune che si sono andate formando nel tempo, sulla possibilità di recuperare originalità delle tecniche di Karate, sulla derivazione di moltissimi gesti dalle scuole di spada, quindi anche sulla strategia del combattimento, le uscite, le molte possibili applicazioni di gesti che ritenevo ormai solo formali.
Il Karate però resta con me, dentro di me, evoluto, cambiato, adattato e cucito addosso, ma non lo mollo.
Quello che mi auguro di avere intrapreso, non è un percorso duplice o triplice, cioè non intendo essere un Karateka, ma anche Aikidoka, ma anche.....
Preferisco sperare di andare verso lo studio del BuDo.
Sicuramente non mischio le varie cose nelle varie palestre, quando metto insieme, quando faccio "il mio", lo faccio solo in situazioni adatte, dove non manco nei confronti di nulla e nessuno.
Di certo c'è che, il tempo e le esperienze, mi rendono aperto e interessato a tutto, perchè tutto è affascinante, utile, efficace e divertente, che sia la lotta o altro.
Ecco penso che, questo genere di percorso, oltre a portarmi verso qualcosa che mi piace e mi convince, soddisfacendomi, mi ha aiutato ad uscire dalle modalità settarie tipiche delle AM, con il meglio e il peggio, più e meno forte, più e meno efficace eccetera.
Per me oggi, tutti temibili, tutti rispettabili, tutti meravigliosi e interessanti,pur con i cazzari e la fuffa, che però appartengono proprio a tutte le discipline, livellando di molto le cose.
Insomma 40 (e spicci) anni davvero piacevoli
