Kit, vorrei farti una domanda (sperando che nessuno segnali anche questo thread).
Dato che ho scoperto che ci sono persone che sanno spiegarti a parole anche come si divide l'atomo, vorrei che tu mi spiegassi a parole come si fa ad andare in bicicletta.
"Altro esempio notevole di effetto giroscopico è il mantenimento dell'equilibrio sulle due ruote, di una bicicletta o di una motocicletta. Come si potrebbe rispondere alla domanda: "Quand'è che si sa andare in bicicletta?". Generalmente si risponde,
senza che questo abbia alcuna corrispondenza con le leggi della natura, "quando si acquista l'equilibrio".
La realtà invece è un'altra: in bicicletta ci si va senza cadere quando, inconsapevolmente o naturalmente, si riescono ad assecondare i movimenti del manubrio che sono innescati dalla forza di gravità che agisce sul baricentro del sistema uomo più bicicletta, mentre il girostato, la trottola, è la ruota sterzante. Se si provasse a bloccare il manubrio impedendogli di "sterzare" secondo quelle rotazioni infinitesime di cui noi nemmeno ci accorgiamo, la probabilità di capitombolare sul terreno, anche da parte dei più esperti corridori, sarebbe estremamente elevata. Andando più nel dettaglio, possiamo notare che l'effetto giroscopico è anche responsabile dei cambiamenti di traiettoria di un mezzo a due ruote, ovvero la svolta a destra o a sinistra. Qui notiamo che è proprio l'inclinazione del mezzo ad avere come conseguenza la svolta, proprio per l'effetto giroscopico (inclinazione a destra, svolta a destra; inclinazione a sinistra, svolta a sinistra). Ma come ottenere l'inclinazione di una bici o di una moto? Essa può essere ottenuta o tramite fuoriuscita del baricentro del sistema dalla retta di appoggio delle ruote sul terreno, o più facilmente tramite la rotazione del manubrio, rotazione che anch'essa crea un effetto giroscopico al mezzo a due ruote, proprio perché la ruota anteriore sterzante viene sollecitata su un piano contenente l'asse di rotazione della stessa. Quello che è in qualche misura sorprendente è che una rotazione del manubrio a sinistra porta il mezzo ad inclinarsi a destra, e viceversa. L'equilibrio della bicicletta è dovuto anche al bilanciamento tra gravità e forza centrifuga. Quando il mezzo tende a cadere verso destra il pilota istintivamente compie una impercettibile svolta a destra tendente a raddrizzare il mezzo per forza centrifuga. Viceversa in curva occorre inclinare il mezzo per non ribaltarlo per forza centrifuga. Per questo i corridori motociclisti sono il più possibile inclinati in curva. Quando il mezzo è quasi fermo "stand by" l'effetto giroscopico è assente e rimane solo l'equilibrio succitato." cit.
( ti ho sottolineato la parte che aspettassi ti rispondessi
e la seguente smentita)
http://www.laureescientifiche.units.it/allegati/scienzaSport/Fisica_e_bicicletta.pdfE fino ad ora non mi sono sforzato di farlo a parole mie.
Se te lo dovessi spiegare a parole mie, senza citare i principi generali ( come fato sopra) userei un algoritmo esecutivo:
1- montare in bici con un piede in appoggio sul pedale ed un piede per terra
2- spinta propulsiva del piede ( o dei piedi) per far muovere la bicicletta e gioco di sterzo per la ricerca del punto di equilibrio ( l'equilibrio è un concetto fisico)
3- tirare su anche l'altro piede
4- continuare a pedalare con micro aggiustamenti di equilibrio ( a seconda della velocità)
4.5- sterzare e frenare alla bisogna
5- fermarsi e mettere un piede a terra visto che il mezzo andrà fuori equilibrio
Esistono almeno altri 2 modi per avviare il mezzo tipo alla bersagliera o mettendo contemporaneamente i piedi sui pedali e spingendo
Ulteriori trick con la bici verranno trattati nelle lezioni successive
Dai principi alla tecnica, dalla tecnica ai principi, giusto perchè ci sono persone che sanno spiegare come spaccare un atomo in 4