Per un bambino appena nato anche la luce del sole è dolorosa, perchè non vi è abituato. 
La sofferenza è semplicemente luce cui dobbiamo abituarci, per scorgervi all'interno la luce. 
Per questo il saggio chiede alla vita di passare attraverso la tempesta, e l'uomo comune chiede di vincere al superenalotto. 
Non c'è nulla di stupido nel voler vincere al lotto, ma c'è della grandezza nel volersi sovraesporre a dosi vicine all'estremo di sofferenza. 
Si tratta di arrivare, come le acquile, a guardare direttamente il sole in faccia senza battere le palpebre. 
Guardarlo alla pari. 
Guardarlo allo specchio.