Quindi bisognerebbe scindere la nostra coscienza da quello che che é l'educazione preimpostata che ci hanno dato e nella quale siamo immersi, proprio come il concetto di giustizia, buono/cattivo, ecc...
mi verrebbe da supporre che siamo leggermente incartati
va a finire che stiamo esponendo lo stesso concetto, valorizzando le stesse cose, ma forse a causa della tarda ora ci pare il contrario
Allora...vediamo di recuperare...
TU:Chi non agisce con giustizia come fa ad avere un cuore puro?
IO:Chi non agisce secondo giustizia non può avere un cuore puro!
TU:Secondo te un individuo che non agisce secondo la nostra definizione di giustizia puo avere un cuore puro oppure no?
IO:Non ha un cuore puro chi compie un'azione che sa a priori essere sbagliata.
Che formare una coscienza retta sia anche un compito degli educatori è innegabile e come quando a un albero che ha la tendenza a crescere storto se lo costringi darai la forma che ritieni più fruttuosa in virtù di ciò che dovrai da esso trarre, così anche "costringendo" un figlio che ha la tendenza a un comportamento non corretto ( in genere dettato da desiderio di prevaricazione e anche da egoismo )e nutrirendo la sua coscienza col concetto di amore universale potrai trarne ciò che è giusto. Giusto in quanto non procura danno ad alcuno, per cui non può essere sbagliato o dettato da cuore non puro, perchè esente da fini egoistici.
Spero dio essermi spiegata bene, a quest'ora, sennò si riprende domani
Quindi chi stabilisce il gusto o sbagliato? Siamo sicuri che venga da noi stessi questo giudizio?
Come fa un bambino ad avere un comportamento non corretto?
I bambini nascono perfetti, é proprio la nostra educazione a renderli "malati"!
Tutto qauesto per dire, che la condotta morale dovrebbe essere una cosa che nasce da noi, naturale come la definisce Dorje quindi diventa "sintonia con la natura", non piu "condotta morale" che é un termine che identifica una linea dettata dall'uomo.
Io chiaramente mi trovo daccordo, ma allora come mai sugli yogasutra é una colonna importante questa "condotta morale"?
Cito lo yoga perché non conosco la filosofia che sta dietro a karate piuttosto che taiji o arte della spada, ma credo che gli addetti ai lavori avranno le loro risposte da dare in queste discipline.
Quello su cui rifletto é:
Se vado in giro come un pezzente, non lavoro, rubo per vivere, impreco, agisco contro la legge, me ne frego di tutto e di tutti........tutto ció come puo influenzare la mia pratica quotidiana?
Il perché di questa domanda é semplice, a me é successo il contrario.
Ero arrogante, irrispettoso, violento, un ragazzaccio insomma, e la pratica mi ha portato ad una condotta morale.
Cioé é la pratica che ha influenzato l'aspetto morale, non l'aspetto morale che ha influenzato la pratica!
Se ci rifletti bene, ampiando la prospettiva, ti accorgerai che in fondo è l'aspetto morale che ha influenzato la pratica in quanto essa ti ha semplicemente ricondotto sulla giusta via secondo una scala etica che, a mio avviso, è insita in noi fin dalla nascita e che può essere soggetta all'influenza della parte corrotta del mondo, come spiegavo nei post precendenti. La pratica è un processo di maturazione, un modo di tastare e rendersi conto sulla propria pelle ( e spesso purtroppo anche su quella degli altri che ne hanno subito le conseguenze ) dei risultati che si ottengono adottando l'uno o l'altro comportamento. E qua mi fermo perchè il discorso andrebbe oltre, toccando un campo vasto e su cui ognuno ha una propria opinione e un proprio modo di approcciare.
Aggiungo solo un post che ho letto stamattina e che mi sembra esaustivo:
"I 10 comandamenti della vita"
La vita è:
1.RETTA CONOSCENZA, che vi da gli strumenti necessari per il vostro viaggio.
2.SAGGEZZA, per usare la conoscenza accumulata nel modo che meglio servirà alla scoperta della vostra presenza e del vostro presente.
3.COMPASSIONE, per accettare glia altri, che possono avere una mentalità diversa dalla nostra, con g...entilezza e comprensione, mentre con loro e in mezzo a loro percorrete la vostra strada.
4.ARMONIA, per accettare il flusso naturale della vita.
5.CREATIVITÀ, per aiutarvi a capire e a riconoscere nuove alternative e sentieri inesplorati.
6.FORZA, per resistere alla paura e continuare ad avanzare senza garanzie di ricompensa.
7.PACE, per mantenervi centrati.
8.GIOIA, per permettervi di cantare a di ridere e di danzare lungo l'intero cammino.
9.AMORE, che sarà ala vostra guida costante verso il più alto livello di conoscenza di cui è capace l'uomo.
10.UNITÀ, che ci porta al punto di partenza...
il luogo dove noi siamo uniti a noi stessi e a tutte le cose .
"Leo Buscaglia"