Alchimia come teatro mentale

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Il Sommo Piastrellista

Alchimia come teatro mentale
« on: January 19, 2010, 15:22:34 pm »
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Se consideriamo l'alchimia come processo di trasformazione teso a nobilitare lo spirito dell'uomo per fargli superare il suo dualismo di base, l'uso di strumenti quali i simboli e gli archetipi diviene prezioso per costruire quel potentissimo laboratorio alchemico che è la nostra mente...invece di storte ed alambicchi (che pur sempre sono strumenti allegorici che aiutano l'operatore a procedere nei vari stadi della sua trasformazione), tutto si svolge nel teatro mentale di una profonda e ricca pratica meditativa

poi, cosa sono la psicanalisi, la PNL etc se non teatro allegorico teso a trasformare l'uomo attraverso l'uso di simboli?

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machine gun yogin

Re: Alchimia come teatro mentale
« Reply #1 on: January 19, 2010, 15:33:03 pm »
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Grande Sommo, bel 3d
ma mi sa che era piu indicato in "training autogeno, bioenergetica,...metodi occidentali"  ;)

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Offline Bersek

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Re: Alchimia come teatro mentale
« Reply #2 on: January 19, 2010, 15:48:03 pm »
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Quotone per il Piastrellista.....sto lavorando moltissimo sui concetti da te esposti.  :)
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Non discutere mai con un imbecille, ti porta al suo livello e poi ti batte con l'esperienza.
Per arrivare dove gli altri non arrivano, bisogna fare cose che gli altri non fanno!
Chi discute con uno sciocco dimostra che ce ne sono due. (Confucio)
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Il Sommo Piastrellista

Re: Alchimia come teatro mentale
« Reply #3 on: January 19, 2010, 16:22:21 pm »
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Grande Sommo, bel 3d
ma mi sa che era piu indicato in "training autogeno, bioenergetica,...metodi occidentali"  ;)

se credi sposta pure, per me va benissimo  ;)

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machine gun yogin

Re: Alchimia come teatro mentale
« Reply #4 on: January 19, 2010, 16:29:37 pm »
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Vediamo se prende la piega psicanalisi, pnl, simbolismo e alchimia oppure meditazione e introspezione.

Ora che rileggo in modo piu accurato, puo dare spunto per discutere su entrambi gli argomenti (che comunque si completano)


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Il Sommo Piastrellista

Re: Alchimia come teatro mentale
« Reply #5 on: January 19, 2010, 16:33:48 pm »
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Vediamo se prende la piega psicanalisi, pnl, simbolismo e alchimia oppure meditazione e introspezione.

Ora che rileggo in modo piu accurato, puo dare spunto per discutere su entrambi gli argomenti (che comunque si completano)

quali appunto yin e yang...


ricordo ad esempio la storia zen del lottatore di sumo timido che in palestra batteva tutti ma ai tornei si bloccava...e di come un maestro zen gli suggerì di immaginarsi come un oceano in tempesta, le cui onde tutto travolgevano...e di come egli meditò su questa immagine, se ne lasciò riempire, se ne lascio cambiare...

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machine gun yogin

Re: Alchimia come teatro mentale
« Reply #6 on: January 19, 2010, 17:01:46 pm »
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L'uso di simboli e visualizzazioni é alla base del lavoro mentale.

Hai parlato di pnl e mi viene in mente un esempio.
La crescita dell'autostima, self esteem.
Alcune tecniche lavorano sulla visualizzazione, facendo prendere come soggetto un io ideale che ha avuto un successo passato (una promozione, una seduzione ben riuscita ecc..).
Identificarsi con l'Io di qulla volta per ricalcare l'eccellenza.
Questo io in fin dei conti é un simbolo, e un simbolo molto vicino alla realtá percui molto potente.
Ne parlava gia' Maxwell con la psicocibernetica degli anni '60

dici
"consideriamo l'alchimia come processo di trasformazione teso a nobilitare lo spirito dell'uomo per fargli superare il suo dualismo di base"

Vedi Sommo, io credo che il dualismo non sia di base, nel senso che un bambino nasce perfetto, senza dualismo, é poi la deviazione sociale che ci indebolisce con esso!

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Il Sommo Piastrellista

Re: Alchimia come teatro mentale
« Reply #7 on: January 19, 2010, 17:11:08 pm »
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dici
"consideriamo l'alchimia come processo di trasformazione teso a nobilitare lo spirito dell'uomo per fargli superare il suo dualismo di base"

Vedi Sommo, io credo che il dualismo non sia di base, nel senso che un bambino nasce perfetto, senza dualismo, é poi la deviazione sociale che ci indebolisce con esso!

concetto intrigante...natura versus cultura...ma invero io sospetto che il crollo della mente bicamerale abbia qualcosa a che fare con il sorgere del dualismo

in effetti, se leggiamo bene taoismo, buddhismo, alchimia (ed anche la psicologia occidentale) si tratta in soldoni di abolire la distinzione tra il se e l'io...tra colui che pensa e colui che osserva se stesso pensare...

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machine gun yogin

Re: Alchimia come teatro mentale
« Reply #8 on: January 19, 2010, 17:21:17 pm »
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Si é vero, se mi consente Sommo lo ripropongo in queste chiavi di lettura

-ci identifichiamo con l'ego o il super ego, senza centrarci sul Sé
(Freud, Reich, Lowen)

-siamo sempre focalizzati su passato e futuro, senza vivere il momento presente (analisi di Gurdjieff)
 
-Ci dividiamo in giudice interiore (castrandoci) e bambino interiore (vittimismo), ma non siamo ne l'uno ne l'altro (visione di Osho)

Peró questa é una deformazione che subiamo, immersi nella societa' fin da piccoli, nessuno nasce cosí.

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Il Sommo Piastrellista

Re: Alchimia come teatro mentale
« Reply #9 on: January 20, 2010, 08:56:26 am »
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Interessantissima prospettiva...in effetti la pressione culturale è innegabile, ma non credi che il fatto che i due emisferi comunichino abbia un suo ruolo nella nascita della coscienza (e relativo dualismo)?


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machine gun yogin

Re: Alchimia come teatro mentale
« Reply #10 on: January 20, 2010, 10:15:25 am »
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potrebbe essere, tu parli di coscienza universale credo...comunque i 2 emisferi sono 2 perché li abbiamo divisi noi  ;)

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Il Sommo Piastrellista

Re: Alchimia come teatro mentale
« Reply #11 on: January 20, 2010, 10:35:04 am »
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potrebbe essere, tu parli di coscienza universale credo...comunque i 2 emisferi sono 2 perché li abbiamo divisi noi  ;)


sono d'accordo fino ad un certo punto...la tesi che inizialmente i due emisferi fossero radicalmente separati, e che il crollo di questa separazione abbia portato alla nascita della coscienza come noi la conosciamo, è ben illustrato in:


Jaynes J.(1984), Il crollo della mente bicamerale e la nascita della coscienza, Adelphi, Milano

cito da wikipedia:

Quote
Il saggio, che è strutturato in tre parti, una premessa e un post scriptum, affronta il problema della coscienza. Nella prima parte intitolata "La mente dell'uomo", viene affrontata la questione della coscienza della coscienza, della mente dell'Iliade, del doppio cervello, dell'origine della civiltà.

Nella seconda parte, "La testimonianza della storia" lo studioso tratta di dèi, tombe e idoli, di teocrazie della coscienza, della nuova mente in Mesopotamia, della coscienza intellettuale della Grecia e della coscienza morale dei khabiru.

Nella terza parte, "Vestigia della mente bicamerale nel mondo moderno" vengono trattati argomenti diversi: la ricerca dell'autorizzazione, i profeti e la possesione, la poesia e la musica, l'ipnosi, la schizofrenia, gli auspici della scienza.

Nucleo dell'opera è la controversa teoria della mente bicamerale, secondo cui fino a ca. il 1000 a.C. l'uomo non possedeva una mente cosciente nel senso moderno del termine ma erano guidati da voci interiori che venivano attibuite agli dei. Nel libro Jaynes presenta indizi ricavati dall'archeologia e dai libri più antichi (Iliade, Odissea, Bibbia). Secondo la teoria la schizofrenia sarebbe un residuo vestigiale di questa antica struttura della mente


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machine gun yogin

Re: Alchimia come teatro mentale
« Reply #12 on: January 20, 2010, 10:55:40 am »
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potrebbe essere, tu parli di coscienza universale credo...comunque i 2 emisferi sono 2 perché li abbiamo divisi noi  ;)


sono d'accordo fino ad un certo punto...la tesi che inizialmente i due emisferi fossero radicalmente separati, e che il crollo di questa separazione abbia portato alla nascita della coscienza come noi la conosciamo, è ben illustrato in:


Jaynes J.(1984), Il crollo della mente bicamerale e la nascita della coscienza, Adelphi, Milano

cito da wikipedia:

Quote
Il saggio, che è strutturato in tre parti, una premessa e un post scriptum, affronta il problema della coscienza. Nella prima parte intitolata "La mente dell'uomo", viene affrontata la questione della coscienza della coscienza, della mente dell'Iliade, del doppio cervello, dell'origine della civiltà.

Nella seconda parte, "La testimonianza della storia" lo studioso tratta di dèi, tombe e idoli, di teocrazie della coscienza, della nuova mente in Mesopotamia, della coscienza intellettuale della Grecia e della coscienza morale dei khabiru.

Nella terza parte, "Vestigia della mente bicamerale nel mondo moderno" vengono trattati argomenti diversi: la ricerca dell'autorizzazione, i profeti e la possesione, la poesia e la musica, l'ipnosi, la schizofrenia, gli auspici della scienza.

Nucleo dell'opera è la controversa teoria della mente bicamerale, secondo cui fino a ca. il 1000 a.C. l'uomo non possedeva una mente cosciente nel senso moderno del termine ma erano guidati da voci interiori che venivano attibuite agli dei. Nel libro Jaynes presenta indizi ricavati dall'archeologia e dai libri più antichi (Iliade, Odissea, Bibbia). Secondo la teoria la schizofrenia sarebbe un residuo vestigiale di questa antica struttura della mente


Grazie della fonte, sempre molto interessante
io leggo che quello che sta scritto rappresente il dualismo da cui siamo condannati, quello che si diceva prima, ma il testo da te postato dice che agli inizi sto dualismo non cera e attribuivano le voci agli dei (chiaramente l'ignoranza escludeva altre possibilitá) quindi poi hanno preferito dividere creando la coscienze, ma é sempre una convenzione fatta dall'uomo!

Oh Sommo questa non é una mia visione del tutto, é frutto di letture di diversi filosofi e maestri spirituali indiani, e la sento piu mia di tante altre teorie.
« Last Edit: January 20, 2010, 11:00:55 am by machine gun yogin »

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Il Sommo Piastrellista

Re: Alchimia come teatro mentale
« Reply #13 on: January 20, 2010, 10:57:43 am »
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quello che dici è estremamente interessante...diciamo quindi che l'uomo stesso ha "rotto il giocattolo"...e qui il simbolo della "cacciata dal paradiso terrestre" assume una connotazione ben precisa...

Sì, messa così tendo ad essere d'accordo con te

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machine gun yogin

Re: Alchimia come teatro mentale
« Reply #14 on: January 20, 2010, 11:15:59 am »
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mi sembra la spiegazione piu plausibile!

non vorerei offendere nessuno ma mi permetto di fare notar una cosa

la bibbia,che cristiani ed ebrei leggono e interpretano quasi alla lettera, secondo Osho(e non solo) é tutta in chiave simbolica e parla di psicologia dualismo e tutte queste belle teorie, poi da li istituzioini come la chiesa ne hanno approfittato per esercitare una forma di controllo.
Ora ci troviamo immersi in questo sistema che é quasi impossibile concepire l'UNO, e chi per caso ci riesce,viene visto come una mina vagante, troppo pericoloso per restare libero (Osho fu avvelenato pace all'anima sua).
Come farebbero (prima la chiesa, poi il sistema bancario/finanziario, in futuro chi lo sa) ad esercitare potere su menti che concepiscono l'UNO!?