Gli chiederei a che cazzo gli servono le arti marziali in un mondo in cui vince il più inutile e spendaccione, insisterei allora riproponendo la stessa questione, riguardo a quale inutile senso di insicurezza interiore o strana forma di masochismo lo portino ancora sulla via delle arti marziali, e continuerei chiedendogli se davvero apparire su riviste che leggono solo uomini, e pochi, gli possa sembrare di qualche utilità o prestigio.
Insisterei chiedendogli se pensa che con i muscoli e qualche calcetto potrà mai conquistare qualcosa nel mondo, fosse anche l'amore di una madre assente o il riscatto sociale di un padre fallito e miserabile.
Poi gli chiederei se crede nella monogamia e se si fotte il cervello con qualche precetto morale, prima di passare alla domanda fatidica, ovvero se si è mai vestito da donna a carnevale e che effetto gli ha fatto ricevere tutte quelle attenzioni.
Non credo ci sia altro che vorrei sapere.
Ah, sì.
Il numero di camera di sua figlia, per un'intervista sul padre.
Titolo dell'intervista: Mio padre, tra pomeriggi a picchiare un uomo di legno, foto in costume cinese e pianti di nascosto nella notte.
La metterei a nudo con quell'intervista.