Gli stili, le scuole, le arti marziali....

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rockyjoe

Re:Gli stili, le scuole, le arti marziali....
« Reply #60 on: January 21, 2011, 16:49:38 pm »
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si vede che ora sei un judoka..   ;)
no, sono solo un KAcacazzi

 :thsit:

se hai subito tai otoshi puliti per il judo,vuol dire che hai fatto attacchi puliti da judo(ma magari sporchi per il karate o il wt)

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Offline nameganai

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Re:Gli stili, le scuole, le arti marziali....
« Reply #61 on: January 21, 2011, 16:51:57 pm »
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se hai subito tai otoshi puliti per il judo,vuol dire che hai fatto attacchi puliti da judo(ma magari sporchi per il karate o il wt)

permettimi di dissentire...

se ho subito tai-otoshi puliti,è perchè il mio compagno era talmente bravo da farmi attaccare come voleva lui....
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rockyjoe

Re:Gli stili, le scuole, le arti marziali....
« Reply #62 on: January 21, 2011, 16:54:20 pm »
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se hai subito tai otoshi puliti per il judo,vuol dire che hai fatto attacchi puliti da judo(ma magari sporchi per il karate o il wt)

permettimi di dissentire...

se ho subito tai-otoshi puliti,è perchè il mio compagno era talmente bravo da farmi attaccare come voleva lui....
nfatti,ti portava nella condizione ideale del lancio secondo la teoria del judo.se gli avessi tirato un pugno,forse non avrebbe potuto.il che non vuol dire che non conosca la tecnica judoistica,o che lui non la possa applicare in self defence.

ma e' piu un intuizione che un ragionamento

cmq e' il mio pensiero,ci mancherebbe

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Offline nameganai

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Re:Gli stili, le scuole, le arti marziali....
« Reply #63 on: January 21, 2011, 16:57:10 pm »
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giusto,
è che io stavo seguendo questo ragionamento..



non solo,ma la perfezione e' studiata in condizioni ideali che non ci sono mai.ogni metodo marziale propone una tecnica e la propone come adattata a un contesto ideale che non esiste nemmeno nella realta' della pratica di tale disciplina.ad es,randori.la perfezione formale del tai otoshi del judo e' da relegare non alla tecnica in se',ma a un ideale di puro studio,e non applicazione.



ed avevo portato un'esempio mirato..
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Offline nameganai

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Re:Gli stili, le scuole, le arti marziali....
« Reply #64 on: January 21, 2011, 16:58:51 pm »
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poi è da dire che nel judo "in piedi" non sono mai stato una cima... :'(
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rockyjoe

Re:Gli stili, le scuole, le arti marziali....
« Reply #65 on: January 21, 2011, 17:01:21 pm »
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insomma io intendo le arti come metodo di allenamento,non come metodo di combattimento in cui le mosse che studio vanno pari pari applicate alla realta'

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Offline Paguro49

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Re:Gli stili, le scuole, le arti marziali....
« Reply #66 on: January 21, 2011, 17:27:19 pm »
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Ok, approfitto della tecnica in questione per un esempio di ciò che penso.
In Kihon, tai Otoshi, si esegue facendo perno su un piede e ruotando con l'altro, l'anca fa da ponte.
In dinamica, nel Judo, muta spessissimo in uno scambio di piedi.
Prendendola nella sua forma Kihon, quella rotazione è un Tenkan, pane quotidiano in Aikido, movimento per quasi tutti i cambi di direzione nei Kata del Karate eccetera.
Ho provato a utilizzare Kizami Tsuki e Oi Tsuki come strategia per arrivare ad afferrare il bavero o il braccio, per poi ruotare in Tenkan portando l'altro braccio dietro o sull'altro bavero.
Usciva un Tai Otoshi pieno, ovviamente non facile, necessita di molta confidenza, ma c'è.
In quel senso intendo la cosa, il gesto che produce la proiezione è il Tenkan, altrimenti si va ad un uso delle braccia e della muscolarità perdendo in dinamicità.
Quella proiezione, da qualsiasi parte io la guardi, Judo, Aikido o Karate che sia, nella sua forma base del Kihon è la più immediata.....almeno per me.
La divina scuola dello schiaffazzo argenteo vigila su di voi, mentre la divinissima università dello sputazzo ligneo vi inumidisce la vita

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Offline metal storm

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Re:Gli stili, le scuole, le arti marziali....
« Reply #67 on: January 21, 2011, 19:55:15 pm »
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per scherzare, potrei dire che tutto è kuntao  XD

ma porgo giusto i miei due centesimi.... il corpo umano è uguale per tutti; nelle tecniche di percussione, sia di pugno che di piede, le tecniche sono fondamentalmente le stesse. le arti, e di conseguenza gli stili, cambiano nome in funzione del luogo di nascita, ma sono fondamentalmente basate su movimenti simili. poi, ogni arte predilige delle tecniche particolari: vedi il pugilato per i pugni e la muay per le gambe.
poi nasce la linea degli stili all'interno di un'arte, a seconda che si prediliga un determi9nato tipo di confronto. e questo mi sembra naturale.
l'altra domanda era se ci sono stili in cui si riconosce anche qualcos'altro... per me sì. tecniche di karate, quali gli spostamenti non ricordano gli spostamenti dell'aikido? o proiezioni che ricordano il judo? certo, solo che aikido e judo (o altra forma di lotta) hanno specializzato le loro tecniche solo per quello. ecco perchè io sono fermamente convinto che si debba provare di tutto, e penso sempre di non fare karate, ma solo una parte del Karate.


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Re:Gli stili, le scuole, le arti marziali....
« Reply #68 on: January 21, 2011, 20:14:14 pm »
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Ciao a tutti.
Apro il 3D per fare alcune riflessioni e per capire come la pensate voi.
Dopo molti anni di pratica, studio e ricerca, con frangenti più o meno importanti, di agonismo e di insegnamento, dopo aver avuto confronti anche dolorosi con praticanti e insegnanti di altre discipline, dopo aver affiancato l'Aikido al Karate e avere incrementato gli scambi, con Judoka e altri, mi ritrovo in una posizione di quasi disconoscimento, nel senso che non riconosco più ciò che faccio nei nomi che gli do.
Più vado avanti e più mi accorgo di affinità che vanno oltre il fatto che siano discipline da praticare usando gambe e braccia, come se il cerchio, allargndosi.....si stringesse.
Da molti anni sono relativamente insofferente ai nomi degli stili di Karate, trovo siano troppi, creino confusione all'esterno, perchè la gente, giustamente, ritiene che, o è Karate o non è Karate, ma ogni stile rivendica se stesso senza essere disposto a rinunciare alla parolina magica...."Karate", così si moltiplicano gli stili, le scuole, i regolamenti, disgregando un movimento che potrebbe essere 1000 volte più forte se fosse unito.
Il punto è che, la stessa cosa inizia a capitarmi a più ampio raggio, verso le Arti Marziali in genere, pratico col Judoka e penso "ma questo è anche Karate", faccio Aikido e penso la stessa cosa.
Quindi mi trovo nella posizione di pensare che, gli stili di Karate, ma persino le Arti Marziali stesse, non siano che punti di partenza, differenti metodi didattici da utilizzare per una moltitudine di strade da percorrere con un unico punto di arrivo.
Penso a Kase, piuttosto che ad Asai (e altri) quando si vede la loro pratica, li si guarda e diventa difficile non vedere JJ, Judo, Aikido eccetera in quel che fanno, nei loro movimenti, nelle conclusioni e nelle dinamiche.
Se davvero l'arrivo è il Budo, a prescindere dal punto di partenza, allora non diventa giusto e doveroso il mantenimento dei canoni e delle didattiche di base? Se ognuna di queste ha lo scopo di porre le basi per poter avviare un cammino, che senso avrebbe la modifica di quelle stesse basi? Se tutto questo ha senso, non è folle immaginare che tutti quanti possano giungere al traguardo invece che fermarsi a vari livelli lungo il percorso come accade in ogni attività umana? Ha davvero senso fossilizzarsi in eterno su questo e quello stile se non per ragioni meramente legate all'insegnamento?
Io inizio a pensare che l'ortodossia dell'insegnamento Marziale sia necessaria e da preservare, ma solo per dare agli allievi le stesse basi e opportunità avute, non per ciò che riguarda il lavoro, lo studio e il percorso personale.
Voi come vi ponete?
straquoto :-*
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Re:Gli stili, le scuole, le arti marziali....
« Reply #69 on: January 21, 2011, 20:16:28 pm »
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Ok, approfitto della tecnica in questione per un esempio di ciò che penso.
In Kihon, tai Otoshi, si esegue facendo perno su un piede e ruotando con l'altro, l'anca fa da ponte.
In dinamica, nel Judo, muta spessissimo in uno scambio di piedi.
Prendendola nella sua forma Kihon, quella rotazione è un Tenkan, pane quotidiano in Aikido, movimento per quasi tutti i cambi di direzione nei Kata del Karate eccetera.
Ho provato a utilizzare Kizami Tsuki e Oi Tsuki come strategia per arrivare ad afferrare il bavero o il braccio, per poi ruotare in Tenkan portando l'altro braccio dietro o sull'altro bavero.
Usciva un Tai Otoshi pieno, ovviamente non facile, necessita di molta confidenza, ma c'è.
In quel senso intendo la cosa, il gesto che produce la proiezione è il Tenkan, altrimenti si va ad un uso delle braccia e della muscolarità perdendo in dinamicità.
Quella proiezione, da qualsiasi parte io la guardi, Judo, Aikido o Karate che sia, nella sua forma base del Kihon è la più immediata.....almeno per me.
:'( MA DI GIOIA
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Re:Gli stili, le scuole, le arti marziali....
« Reply #70 on: January 21, 2011, 20:19:44 pm »
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insomma io intendo le arti come metodo di allenamento,non come metodo di combattimento in cui le mosse che studio vanno pari pari applicate alla realta'
standing ovation :thsit:
non riesco ad aggiungere altro, avete detto tutto voi come la penso :)
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Re:Gli stili, le scuole, le arti marziali....
« Reply #71 on: January 21, 2011, 20:28:42 pm »
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Ok, approfitto della tecnica in questione per un esempio di ciò che penso.
In Kihon, tai Otoshi, si esegue facendo perno su un piede e ruotando con l'altro, l'anca fa da ponte.
In dinamica, nel Judo, muta spessissimo in uno scambio di piedi.
Prendendola nella sua forma Kihon, quella rotazione è un Tenkan, pane quotidiano in Aikido, movimento per quasi tutti i cambi di direzione nei Kata del Karate eccetera.
Ho provato a utilizzare Kizami Tsuki e Oi Tsuki come strategia per arrivare ad afferrare il bavero o il braccio, per poi ruotare in Tenkan portando l'altro braccio dietro o sull'altro bavero.
Usciva un Tai Otoshi pieno, ovviamente non facile, necessita di molta confidenza, ma c'è.
In quel senso intendo la cosa, il gesto che produce la proiezione è il Tenkan, altrimenti si va ad un uso delle braccia e della muscolarità perdendo in dinamicità.
Quella proiezione, da qualsiasi parte io la guardi, Judo, Aikido o Karate che sia, nella sua forma base del Kihon è la più immediata.....almeno per me.
quoto,e quoto anche la particolare accezione con cui hai usato la parola tenkan

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rockyjoe

Re:Gli stili, le scuole, le arti marziali....
« Reply #72 on: January 21, 2011, 20:31:52 pm »
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ecco.per esempio si parla di colpi dal karate e nage dall aikido.

e se data la natura dell aikido i colpi del karate,o almeno di un certo tipo di karate,non andasse bene?non è che se nel minestrone metti qualunque cosa,quel minestrone automaticamente diventa buono.non sto usando minestrone in accezione negativa,ma dipende da come è cucinato.alcuni tipi di karate hanno già integrato idee aiki nel loro corpus,e occorrerebbe guardare a chi puo aver fatto il lavoro che cerchiamo!

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Re:Gli stili, le scuole, le arti marziali....
« Reply #73 on: January 22, 2011, 01:15:40 am »
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ecco.per esempio si parla di colpi dal karate e nage dall aikido.

e se data la natura dell aikido i colpi del karate,o almeno di un certo tipo di karate,non andasse bene?non è che se nel minestrone metti qualunque cosa,quel minestrone automaticamente diventa buono.non sto usando minestrone in accezione negativa,ma dipende da come è cucinato.alcuni tipi di karate hanno già integrato idee aiki nel loro corpus,e occorrerebbe guardare a chi puo aver fatto il lavoro che cerchiamo!
secondo me tutto parte dalla gestione del corpo, struttura, radicamento, allineamento\assetto (ecco perchè adoro il wc) ecc., poi si possono aggiungere le tecniche, credo che fondamentale sia trovare minimo comun denominatore (potrei aver detto una caxxata, la matematica non è il mio forte) :)
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rockyjoe

Re:Gli stili, le scuole, le arti marziali....
« Reply #74 on: January 22, 2011, 08:17:11 am »
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ecco.per esempio si parla di colpi dal karate e nage dall aikido.

e se data la natura dell aikido i colpi del karate,o almeno di un certo tipo di karate,non andasse bene?non è che se nel minestrone metti qualunque cosa,quel minestrone automaticamente diventa buono.non sto usando minestrone in accezione negativa,ma dipende da come è cucinato.alcuni tipi di karate hanno già integrato idee aiki nel loro corpus,e occorrerebbe guardare a chi puo aver fatto il lavoro che cerchiamo!
secondo me tutto parte dalla gestione del corpo, struttura, radicamento, allineamento\assetto (ecco perchè adoro il wc) ecc., poi si possono aggiungere le tecniche, credo che fondamentale sia trovare minimo comun denominatore (potrei aver detto una caxxata, la matematica non è il mio forte) :)
lo penso anche io