dici bene per la lotta, anche per quella in piedi, non so bene come sia il point ma questo stesso concetto posizionale lo vedo presente in un sacco di discipline, se non tutte :)La differenza non è nella strategia, laddove pressoché tutte le discipline come dici giustamente cercano il miglior posizionamento, bensì nella tattica. Non tanto il cosa ma il come :)
aahh allora non avevo capito io, il discorso sul bjj mi aveva mandato fuori strada :)dici bene per la lotta, anche per quella in piedi, non so bene come sia il point ma questo stesso concetto posizionale lo vedo presente in un sacco di discipline, se non tutte :)La differenza non è nella strategia, laddove pressoché tutte le discipline come dici giustamente cercano il miglior posizionamento, bensì nella tattica. Non tanto il cosa ma il come :)
Secondo me la distanza "da Karate" (almeno il tipo di Karate che si ispira alla spada) può essere considerata una distanza a se' rispetto allo striking di scambio.
Parlo del karate che definisco "posizionale". Un modo di intendere il combattimento in cui non si cerca di fronteggiare l'avversario e scambiare colpi ma si cerca la posizione per portare un attacco in modo che l'altro non possa contrattaccare. Poi se questa tattica, di pre-ingaggio a lunga distanza ( ripeto lunga distanza), fallisce si va alla scherma di colpi in cui non avendo raggiunto in precedenza una posizione di dominanza metto in conto lo scambio di colpi ( cioè si prendono e si danno cercando di prenderne di meno e darne di più).
1. | University of Wikipedia |
Ma in questo non esiste ne un meglio ne un peggio, esiste solo un contesto di un tipo o di un altro, da cui nascono esigenze e strategie differenti.
Paguro.. ho provato mille volte a rispondere al tuo post, ma davvero non so da dove cominciare. avevo deciso anche di lasciar perdere, ma non ce la faccio. voglio che lo sappiate, è veramente sconfortante dopo tanti anni leggere certe cose. da te proprio non me l'aspettavo.io onestamente ci ho letto sostanzialmente questo, provo a sintetizzare (poi eventualmente se ho capito male o sintetizzato peggio il buon Paguro mi smentirà).
Paguro.. ho provato mille volte a rispondere al tuo post, ma davvero non so da dove cominciare. avevo deciso anche di lasciar perdere, ma non ce la faccio. voglio che lo sappiate, è veramente sconfortante dopo tanti anni leggere certe cose. da te proprio non me l'aspettavo.Può essere che mi sia spiegato male, tu dimmi e io rispondo e chiarisco, se poi ancora ritieni che scriva cose assurde sarò felice di cambiare idea a fronte di una spiegazione, ma così non capisco ;)
Ovviamente un incontro fra due atleti, con tutte le caratteristiche usuali, a partire dalla categoria di peso, renderà più facile vedere il confronto frontale, anche perchè non ci sono "eventualità esterne" da considerare, quindi ci si può permettere il lusso di "reggere i colpi", finendo magari devastati ma vincenti.
Quando però vediamo incontri, dove ci sono evidenti differenze di peso e altezza, quei match open che fanno spettacolo, con il Davide e il Golia, allora tutto torna naturalmente ad una dimensione più reale, dove Golia carica e Davide elude, gira, lo fa stancare, si preoccupa di non essere colpito e di colpire bene, così come dovrebbe accadere in una situazione reale.
Del resto, se sei Golia, non hai bisogno dell'AM, ci ha già pensato madre natura a fornirti gli strumenti e le armi, magari dai libero sfogo ai tuoi istinti in un SDC, ma di certo non cerchi un metodo, degli strumenti, per non soccombere.
Forse sta proprio qui una delle differenze che tanto si vanno cercando fra SDC e AM, nelle ragioni della pratica e, conseguentemente, nello sviluppo della sua applicazione.
Io ho notato, ad esempio, che nelle MMA, quando gli atleti sono nella gabbia, manca spessissimo la componente che sta alle radici della pratica di una AM, cioè il non prenderle e il colpire bene, vedo spessissimo dei faccia a faccia, scontri frontali e penso che, se pinco pallo uscisse di lato, in diagonale, cercando di governare lo spazio, provando a finire alle spalle dell'avversario eccetera, farebbe durare il match pochi minuti, poi capita quello che lo fa, che è uno su mille, trasformando le mie convinzioni in certezze.
la prima citazione sottointende due cose:
- la prima è che nei confronti sportivi gli atleti si preoccupino dei punti e non di portare a casa la faccia;
- la seconda è che non necessariamente chi ha la meglio in un confronto sportivo è quello più bravo a menare
sinceramente l'ho trovato, oltre che falso, un po' subdolo
la seconda citazione sottointende che nel mondo sportivo ci siano persone che, forti di una prestanza genetica, si dedichino ad un'attività in cui sfogare la loro voglia di menare le persone. oltretutto non prende in considerazione l'eventualità che golia possa battersi con un pari peso, che nel mondo degli sdc è invece la regola, non l'eccezione
Dici bene, ma io ho visto e seguito (tralascio quanto fatto) allenamenti e preparazione di incontri, potendo vedere che, su certe cose, su certe strategie, si lavora davvero poco, ma quando invece ci si lavora, esce il tizio che poi noi, commentiamo qui guardandone i video.
per quanto riguarda la terza citazione.. non è che gli sportivi amano stare a scambiare colpi alla corta e lasciare il naso sulle nocche di un'altra persona.. tutti si allenano per cercare una risoluzione tecnica, veloce, pulita e che non comporti l'accusare danni. il motivo per cui lo vedi poco nei match è che non è facile arrivare alle spalle di uno che sta combattendo con te.. questo tenterà di impedirtelo! non ti pare? anche i vecchietti al bar quando guardano le partite gridano sempre 'ma che cazzo fai, passa quella palla! non lo vedi che è sguarnito!!?', ma dubito che in campo otterrebbero risultati migliori dei calciatori che criticano, perché non è assolutamente facile come potrebbe sembrare, e da un praticante navigato, esperto, e con alle spalle esperienze agonistiche di riguardo quale tu sei, io non posso accettare questo appiattimento
Paguro, scusa per i toni di prima.. mi sono un po' scaldato e non avrei dovuto, perché con te posso dare per scontata la buona fede. solo che certe cose proprio mi fanno saltare dalla sedia.. comunque scusami ancoraA te non è consentito scusarti con me. >:(
.qui però c'è un piccolo problemino, qualcosa che stona, non mi intendo di Karate quindi mi affido alle vostre parole ma seguo abbastanza l'ufc, visto che si parla di Machida e di come l'uso di certe metodiche/atteggiamenti/tattiche porterebbe a vittorie più veloci e non per punti,
Spesso commentiamo video di Machida, che spessissimo usa un Tai Sabaki ignoto a moltissimi suoi colleghi della gabbia, per di più vincendoci gli incontri.
se pinco pallo uscisse di lato, in diagonale, cercando di governare lo spazio, provando a finire alle spalle dell'avversario eccetera, farebbe durare il match pochi minuti, poi capita quello che lo faecco, insomma, non è che Lyoto sia proprio famoso per far durare poco i match e per chiudere con dei gran ko, anzi al contrario, infatti da quando gli han preso le misure e gli hanno opposto una super preparazione al cardio e una tattica più conservativa, lui le ha prima prese e poi ha riadattato a sua volta la tattica :)
Non parlo di velocità nella soluzione del match, ma di impegno nel riportare minor danno possibile, laddove c'è chi ci bada di più e chi di meno, ma non certo perchè penso che ala gente piacciano le botte, solo perchè so che il lavoro fatto in quella direzione, nella preparazione agonistica dei match, è minore di quello che io ritengo sarebbe giusto fare..qui però c'è un piccolo problemino, qualcosa che stona, non mi intendo di Karate quindi mi affido alle vostre parole ma seguo abbastanza l'ufc, visto che si parla di Machida e di come l'uso di certe metodiche/atteggiamenti/tattiche porterebbe a vittorie più veloci e non per punti,
Spesso commentiamo video di Machida, che spessissimo usa un Tai Sabaki ignoto a moltissimi suoi colleghi della gabbia, per di più vincendoci gli incontri.Quotese pinco pallo uscisse di lato, in diagonale, cercando di governare lo spazio, provando a finire alle spalle dell'avversario eccetera, farebbe durare il match pochi minuti, poi capita quello che lo faecco, insomma, non è che Lyoto sia proprio famoso per far durare poco i match e per chiudere con dei gran ko, anzi al contrario, infatti da quando gli han preso le misure e gli hanno opposto una super preparazione al cardio e una tattica più conservativa, lui le ha prima prese e poi ha riadattato a sua volta la tattica :)
Solo per dare un parere sul Machida atleta di UFC :)
Per seguire questo ideale riferito alla spada in realtà gli ingredienti sono parecchi. Ad esempio (perchè non sono i soli) colpo da KO è una cosa (a sua volta scomponibile in altri elementi tecnici e atletici ma andremmo troppo nello specifico), il posizionamento è un'altra, anche se poi i due elementi possono concorrere.:+1:
Fa bene Iommi a sottolineare che il buon Machida (mi piacerebbe vedere un po' gli score degli "altri", ma adesso non ho tempo) non è conosciuto per terminare gli incontri rapidamente. Questo perchè ha davanti gente preparata e non è facile :) Io penso che la sua abilità nel posizionarsi anche di fronte a uno di questi validissimi atleti potrebbe facilmente creare delle condizioni, quando non per abbattere, per fuggire (difesa personale). Ma è lì per combattere (sport), quindi, un po' come i samurai dei racconti, attende con pazienza il momento giusto.
Poi ovviamente ha pure vinto tanto, ma si è preso i suoi sganassoni pure lui. Ma più o meno vediamo lo stesso anche quando combattono gli "altri".
Riguardo agli sportivi che se le danno face to face io credo che il discorso sia complesso.
Anche nella Boxe ci sono manovre evasive (slip, duck, bob, weave...) ad esempio, e quando escono che gran spettacolo. Pure nella Muay Thai sono presenti i principi per non prenderle (ricordo un video di ***** quando parlava della difesa dai calci). Nella lotta in genere si cerca la schiena. Nelle MMA ci sono (ad esempio) i cambi di livello e laddove uno pugna, l'altro ducka e porta a terra conquistando una posizione dominante.
Per quanto ci siano (magari parecchi) sportivi che prediligono il toe to toe, non dimentichiamo che il Tyson dei bei tempi che furono concludeva gli incontri nei primissimi round. O petrosyan che quando combatte sembra abbia la chiaroveggenza. Poi non possiamo nemmeno non considerare l'ipotesi che entrambi siano buoni a posizionarsi, quindi il vantaggio relativo si annulla...
L'uscita circolare per andare alle spalle è sicuramente il sacro graal delle AM. Il problema è che l'avversario difficilmente lascia il tempo e lo spazio per farlo.
Il problema che ne deriva è capire quanto questo dipenda dalla preparazione (quanto si allena questa cosa, tecnicamente e, ovviamente atleticamente ;)), dalla condizione, e quanto dipenda invece dall'effettiva impossibilità (puoi essere bravo quanto vuoi ma di fronte a uno preparato nel cercare la schiena vedrai i sorci verdi).
Questa è una questione che per me rimane ancora decisamente aperta.
Parlando di MMA, per quanto riguarda questo discorso della posizione/distanza, consiglio ad esempio la visione dell'incontro "Ben Handerson vs Nate Diaz" che secondo me, piú che un combattimento, é un CAPOLAVORO di strategia...Spoiler: show
Non parlo di velocità nella soluzione del match, ma di impegno nel riportare minor danno possibile, laddove c'è chi ci bada di più e chi di meno, ma non certo perchè penso che ala gente piacciano le botte, solo perchè so che il lavoro fatto in quella direzione, nella preparazione agonistica dei match, è minore di quello che io ritengo sarebbe giusto fare.allora è ok :), sicuramente è uno che ne ha sempre prese poche, tanto è che "pesava" sulle sue capacità, l'incognita sul come avrebbe reagito ad un colpo serio[1]
Lyoto è stata una novità spiazzante per più di una ragione nelle MMA, ovvio che poi gli si siano prese le misure, ma che fosse una novità mi pare altrettanto ovvio.
1. | ha dimostrato poi di saperele tenere |
il concetto di incassare il colpo per poi tirarne uno piu' solido e' una cosa che per me si possono permettere i pugili ed affini con caratteristiche fisiche particolari ed e' un po' un controsenso con le armi in genere, cioe' visto che si e' presa ad esempio la scherma in questo caso le analogie non sussistono, non tutte le cose devono per forza essere uguali o sovrapponibili.quello che intendevo anche io prima.
il concetto di incassare il colpo per poi tirarne uno piu' solido e' una cosa che per me si possono permettere i pugili ed affini con caratteristiche fisiche particolari ed e' un po' un controsenso con le armi in genere, cioe' visto che si e' presa ad esempio la scherma in questo caso le analogie non sussistono, non tutte le cose devono per forza essere uguali o sovrapponibili.quello che intendevo anche io prima.
Però leggendo l'intervista di Alfio Romanut qui sul forum e guardando un pò di video di stage suoi con Petrosyan al seguito, ricordo bene che la loro scuola punta molto sulla mobilità e sul "prenderne" il meno possibile. Infatti mi pare che calchino molto la mano sugli spostamenti a 45°, sulle uscite e rientri basate sulla reattività, cioè cercando di anticipare...Non so se è una risposta riferita al mio post, nel caso è proprio quello che cercavo di dire :)
Quindi anche negli SDC questo principio mi pare valido e anzi ha probabilmente contribuito a forgiare lo striker numero 1 al mondo.
In realtà ho inviato la risposta quasi contemporaneamente alla tua XD...Non sono stato a leggerla e ho comunque inviato. Poi mi sono rallegrato (infatti ti ho messo un + 1) nel vedere che il tuo post era molto in linea con quello che ho detto io :).Però leggendo l'intervista di Alfio Romanut qui sul forum e guardando un pò di video di stage suoi con Petrosyan al seguito, ricordo bene che la loro scuola punta molto sulla mobilità e sul "prenderne" il meno possibile. Infatti mi pare che calchino molto la mano sugli spostamenti a 45°, sulle uscite e rientri basate sulla reattività, cioè cercando di anticipare...Non so se è una risposta riferita al mio post, nel caso è proprio quello che cercavo di dire :)
Quindi anche negli SDC questo principio mi pare valido e anzi ha probabilmente contribuito a forgiare lo striker numero 1 al mondo.
Ci sarebbero dei corollari (che tu ben puoi immaginare XD) su questo esempio di eccellenza ma andremmo OT.
Però leggendo l'intervista di Alfio Romanut qui sul forum e guardando un pò di video di stage suoi con Petrosyan al seguito, ricordo bene che la loro scuola punta molto sulla mobilità e sul "prenderne" il meno possibile. Infatti mi pare che calchino molto la mano sugli spostamenti a 45°, sulle uscite e rientri basate sulla reattività, cioè cercando di anticipare...
Quindi anche negli SDC questo principio mi pare valido e anzi ha probabilmente contribuito a forgiare lo striker numero 1 al mondo.
In realtà ho inviato la risposta quasi contemporaneamente alla tua XD...Non sono stato a leggerla e ho comunque inviato. Poi mi sono rallegrato (infatti ti ho messo un + 1) nel vedere che il tuo post era molto in linea con quello che ho detto io :).Io come un babbo manco ho visto l'elenco dei votanti XD Ti ho messo un :+1: di rimando per farmi perdonare (oltre alla concordanza chiaramente).
Nell'intervista Alfio sottolineava come il modo di allenare la loro muay thai fosse funzionale al tipo di combattimento del K1. Nei video di stage che ho visto sempre si parlava di K1... :)Però leggendo l'intervista di Alfio Romanut qui sul forum e guardando un pò di video di stage suoi con Petrosyan al seguito, ricordo bene che la loro scuola punta molto sulla mobilità e sul "prenderne" il meno possibile. Infatti mi pare che calchino molto la mano sugli spostamenti a 45°, sulle uscite e rientri basate sulla reattività, cioè cercando di anticipare...
Quindi anche negli SDC questo principio mi pare valido e anzi ha probabilmente contribuito a forgiare lo striker numero 1 al mondo.
E quindi ora la muay thai è uno SdC? XD
Nel primo caso intendo che, in gara certe cose, se hai il fisico e la resistenza, "te le puoi anche permettere", perchè al massimo finisci a terra, l'arbitro ferma, poi ti rialzi e vinci o perdi, mentre se accade per strada, il rischio è troppo alto e non puoi più permetterti (come facevo anche io) di prenderli in faccia.
Beh così tanto per puntualizzare, estremizzando senza cogliere il succo è ok, ma mi pare che nessun momento mi si possa dire che ho sostenuto il piacere o la leggerezza dei pugni in faccia....Nel primo caso intendo che, in gara certe cose, se hai il fisico e la resistenza, "te le puoi anche permettere", perchè al massimo finisci a terra, l'arbitro ferma, poi ti rialzi e vinci o perdi, mentre se accade per strada, il rischio è troppo alto e non puoi più permetterti (come facevo anche io) di prenderli in faccia.
Vorrei iniziare il post come ha fatto lo stoico Mad, ma non ce la faccio e finisco per fare il solito cinico! :P
"al massimo finisci a terra"... sì, finisci a terra:
- privo di conoscenza
- con una frattura a naso o zigomo o orbita o mandibola o osso a piacere
- con danni cerebrali più o meno permanenti
(giusto per citare quel che si può vedere senza troppo difficoltà ad una qualsiasi riunione dilettantistica di boxe/k1/thai)
Sì certo, non muori... ed allora vai, tutti a incassare! :dis:
Interessanti alcuni spunti di discussione del post di apertura di Kit... sarei curioso di vedere il "karate" di Machida in un contesto di puro striking. :)
Ogni volta che commento un tuo post, "estremizzo senza cogliere il punto". Può anche darsi che il "punto", proprio lo stesso esatto punto che intendi tu, spogliato dalle tue parole e dalle tue argomentazioni, appaia anche in tutta la sua nudità e la cosa non ti piaccia - hai mai considerato l'ipotesi? :)
Comunque, per non sottrarmi alla discussione, provo a riformulare il mio pensiero.
Nessuno dice che il ring sia la strada - :dis: :dis: :dis: :dis: :dis: -, ma dal fatto che non siano la stessa cosa in termini di rischio, non significa che certe dinamiche cambino radicalmente così come credi tu.
Dici di aver combattuto a contatto pieno... benissimo! Allora eri più disposto a rischiare un colpo da ko, perché sapevi che poi l'arbitro avrebbe fermato e il tuo avversario non avrebbe infierito su di te?
Sì, mi risponderai... e allora ti chiedo: com'è che in tutte le riunioni di SDC che ho visto in questi ultimi 4 anni non ho mai visto accadere quello che tu vedi continuamente accadere in ogni match di mma?
Può capitare di vedere fighter che adottano strategie rischiose e che sono disposti a prendere qualche colpo pur di piazzarne uno potente, ma questo non succede certo così di frequente, tant'è che negli incontri dilettantistici non l'ho mai visto - e nemmeno ho sentito che ti venga insegnato.
E allora: tu vedi continuamente quel che non viene fatto e non viene nemmeno insegnato. Ti viene per caso il dubbio che forse ti mancano delle chiavi di lettura per interpretare correttamente i match di SDC? ;)
il concetto di incassare il colpo per poi tirarne uno piu' solido e' una cosa che per me si possono permettere i pugili ed affini con caratteristiche fisiche particolari ed e' un po' un controsenso con le armi in genere, cioe' visto che si e' presa ad esempio la scherma in questo caso le analogie non sussistono, non tutte le cose devono per forza essere uguali o sovrapponibili.
anche il -1 di happo....oggi si vede che scrivo davvero delle bestialità
anche il -1 di happo....oggi si vede che scrivo davvero delle bestialità
dico invece che vedrei con piacere un maggior lavoro in un certo senso
le cose non sono così semplici come credi siano..?
anche il -1 di happo....oggi si vede che scrivo davvero delle bestialità
Io dico che, in gara ci vai per combattere, in strada se aggredito, cerchi di non farlo, di finirla prima che puoi eccetera, due dinamiche diametralmente opposte
Mai creduto semplice nulla, specie in combattimento a certi livelli.
Penso si faccia poco per una serie di ragioni comprese la parità di preparazione e quello che allenatori e istruttori fanno fare in prevalenza o meno.
Ma alcuni ci sono, inu ne posta più di uno, così come non erano molti a sapersi muovere come Alì o Ray Shugar Leonard ma io avrei amato vederne di più
happo io non dico che la tirano in lungo volutamente, dico che si preparano e sono impostati per x riprese.
Poi possiamo andare a vedere quanto gradimento hanno gli organizzatori per i match lampo, Tyson ne sa qualcosa in termini di giovamento del businnes, ma è un discorso a parte.
Di fatto un pugile o un lottatore sale sul ring o in gabbia pronto a x minuti per x volte.
Questo non può non avere nesso con l'atteggiamento secondo me.
il concetto di incassare il colpo per poi tirarne uno piu' solido e' una cosa che per me si possono permettere i pugili ed affini con caratteristiche fisiche particolari ed e' un po' un controsenso con le armi in genere, cioe' visto che si e' presa ad esempio la scherma in questo caso le analogie non sussistono, non tutte le cose devono per forza essere uguali o sovrapponibili.
Dipende dalle scherme.
;)
Si Moai, Alì e Shugar erano dei fuoriclasse, insieme ad altri, con naturali doti, questo è pacifico, ma è anche vero che avevano chi li allenava, preparava, facendogli fare questo piuttosto che quello, dosando il tempo da dedicare alle varie fasi dell'allenamento, scegliendo le strategie, lavorando sull'impostazione, gli atteggiamenti, in modo minuzioso.Mai creduto semplice nulla, specie in combattimento a certi livelli.
Penso si faccia poco per una serie di ragioni comprese la parità di preparazione e quello che allenatori e istruttori fanno fare in prevalenza o meno.
Ma alcuni ci sono, inu ne posta più di uno, così come non erano molti a sapersi muovere come Alì o Ray Shugar Leonard ma io avrei amato vederne di più
hai centrato il punto: la parità di livello porta a rendere difficilissimi certi approcci... gli "Alì" e i "Sugar Ray" li lascerei stare...i fuoriclasse fanno categoria a sè...sarebbe come dire: avrei voluto vedere più calciatori muoversi come Maradona... :)
Però quello che cercavo di dire è che Silva è certamente su un altro pianeta in quanto a rapidità e reattività rispetto al sumotori.Secondo me sono le due cose insieme, nel senso che il Giappo ci prova di meno, fors eperchè ritiene di essere meno a rischio che col bestione, non saprei, ma mi pare che Silva lo blocca da una parte, ma dall'altra lui ci prova meno.
Forse non è che il giappo si dimentica di usare le uscite, quanto piuttosto succede che Silva non glielo permette :)
Però quello che cercavo di dire è che Silva è certamente su un altro pianeta in quanto a rapidità e reattività rispetto al sumotori.aggiungo una considerazione da ignorante legata al tuo discorso.
Forse non è che il giappo si dimentica di usare le uscite, quanto piuttosto succede che Silva non glielo permette :)
Però quello che cercavo di dire è che Silva è certamente su un altro pianeta in quanto a rapidità e reattività rispetto al sumotori.aggiungo una considerazione da ignorante legata al tuo discorso.
Forse non è che il giappo si dimentica di usare le uscite, quanto piuttosto succede che Silva non glielo permette :)
Ma non è possibile che con un avversario più agile, veloce e reattivo oltre che essere "interdette" le uscite una strategia basata principalmente su queste non possa essere addirittura controproducente?
Voglio dire che a combattere si è sempre in 2, l'uscita dipende sempre da come si approccia l'avversario.
Se ti trovi con un avversari attendista, che non si sbilancia in avanti colpendo e che fa combinazioni corte probabilmente il più delle volte uscire non significa cercare e trovare una posizione vantaggiosa da cui colpire/chiudere, ma semplicemente uscire dalla distanza e di fatto "scappare" e lasciargli comunque la possibilità di prendere l'iniziativa e gestire la situazione.
Non vi sembra un dubbio legittimo?
:)
Mi spiego meglio: il mio modo di approcciare l'incontro dipende dalle mie caratteristiche e da quelle dell'avversario ...i pro studiano a tavolino gli ncontri, fanno sparrin con gente che ha caratteristiche simili all'avversario eccconcordo.
Per questo secondo me poco é "improvvisato" anche quando ai nostri occhi lo sembra...
Il caso del sumotori é un caso limite : lui ha poche strategie da mettere in pratica rispetto a un Silva perché mole e condizione fisica sono vincolanti...
il concetto di incassare il colpo per poi tirarne uno piu' solido e' una cosa che per me si possono permettere i pugili ed affini con caratteristiche fisiche particolari ed e' un po' un controsenso con le armi in genere, cioe' visto che si e' presa ad esempio la scherma in questo caso le analogie non sussistono, non tutte le cose devono per forza essere uguali o sovrapponibili.
Dipende dalle scherme.
;)
se ti riferisci al coltello degli arditi e' bene tenere a mente che sono cose sviluppate in un contesto particolare come quello di un assalto ad una trincea in cui a prescindere da quello che si fa' si e' comunque in qualsiasi momento a rischio quindi e' logico lasciar perdere il discorso sull' approccio conservativo od il cercare di impostare le azioni in un'ottica di limitare i rischi, altro contesto in cui si puo' vedere questa dinamica non conservativa della scherma potrebbe essere, per cambiare completamente genere di esempio, il doppio colpo cercato apposta nelle gare di spada! (solo quando uno dei due in genere ha un netto vantaggio sull'altro, che comunque non sempre riesce pero' ), sono cioe' aspetti particolari in cui la logica vantaggiosa si scontra col buon senso e ne esce vincitrice, come nella realta' del resto non si puo' pensare a prescindere di venir colpiti in una parte poco vulnerabile o di non accusare le ferite per poi infliggere un attacco piu' devastante postumo!
Concordo con entrambi.Mi spiego meglio: il mio modo di approcciare l'incontro dipende dalle mie caratteristiche e da quelle dell'avversario ...i pro studiano a tavolino gli ncontri, fanno sparrin con gente che ha caratteristiche simili all'avversario eccconcordo.
Per questo secondo me poco é "improvvisato" anche quando ai nostri occhi lo sembra...
Il caso del sumotori é un caso limite : lui ha poche strategie da mettere in pratica rispetto a un Silva perché mole e condizione fisica sono vincolanti...
Anche con il fatto che quelle deiscusse sono strategie, e come tali suscettibili di essere applicate o meno, con più o meno modifiche, a seconda della situazione/avversario.
Quello che io sostengo è che, studiare determinate cose dovrebbe essere doveroso, mentre accantonarle perchè "è roba da fuoriclasse" svilisce la pratica e le possibilità di miglioramento, che saranno differenti da persona a persona, ma ci saranno solo se l'asticella verrà continuamente spostata.io invece credo che nessuno ad alti livelli le trascuri, e che facendo i conti con la scarsa disponibilità di tempo e talento, neppure i bassi livelli lo facciano.
Forse sono io che resto ancorato a momenti in cui molti non facevano e non facevano fare, cose che ritenevano inutili o che richiedessero troppo impegno e tempo.
Ovvio che un agonista o un pro ha il dovere di capitalizzare al massimo il tempo e il lavoro, come penso che determinati aspetti vengano curati, ma forse non quanto necessitano.
Di fatto, all'atto dei match, in genere non accade e, qualche volta c'è lo show.
Di sicuro c'è la componente talento individuale, ma penso anche che ci sia il lavoro fatto fare dal tecnico, lavoro che rende quel tecnico differente da altri.
Non svilisco i meriti degli atleti, ma tengo presente il valore che si attribuisce, a mio avviso giustamente, ai loro tecnici, che ottengono determinati risultati anche grazie al fatto di attuare metodologie, strategie e tipologie di lavoro che, evidentemente, ad altri sfuggono o che altri non padroneggiano altrettanto profondamente.
Insomma dico che, sul tatami, nella gabbia o sul ring, vediamo le capacità e il talento dell'atleta, ma anche del suo insegnante, così come le carenze.
comunque giusto per ribadire che i match vengono disputati dagli atleti per essere conclusi nel minor tempo possibile e col minor danno possibile, vi ricordo questo:
X Raven :IMHO il karate di machida ( e direi il karate schermistico) non è fatto per un contesto di puro striking, basta pensare che il più delle volte Machida aspetta il momento buono facendo un continuo entra ed esci, entra butta a terra e lo finiscea terra. Effettivamente non saprei quantificare quanto dipenda dal fatto che Machida non ha il pugno da KO ( spesso si vede infilare anche più colpi a distanza media dopo avere messo il prima a distanza lunga) e quanto dipende dal partire da lontano ecc. Anche perchè cmq Machida è stato allenato sicuramente anche nella muay thai e nel pugilato quindi bho.