Il Guerriero è come una freccia....

  • 61 Replies
  • 13824 Views
*

Offline Syntrip

  • *****
  • 4.269
  • via, via, non c'è niente da vedere!
  • Respect: +2335
  • Pratico: tapashoonery
Re:Il Guerriero è come una freccia....
« Reply #15 on: December 27, 2011, 21:58:42 pm »
0
nessun tabu della morte ma io non credo che un lutto in famiglia o uccidere animali aiuti ad apprezzare di più la vita, per vivere il presente non credo sia necessario  sentirsi vicino la nera signora, non più di quanto sia necessario il caos per apprezzare la calma.Poi forse la mia è un'ottica falsata avendo avuto da sempre frequentazioni con la nera signora.. appena torno su pc allego un paio di immagini...

a me ad esempio il dolore ha fisico ha insegnato molto, e credo che si possa fare un parallelismo con la morte...

comunque è un dato di fatto che si nota se ci manca o meno una cosa quando non ce l'abbiamo più, non sempre, chiaro, ma non credo che ci fossero pretese di detenzione assoluta della verità in quel libro...
Come un nano in bilico sull’orlo di un orinale, dovevo muovermi in punta di piedi…Come un cieco ad un’orgia, dovevo farmi strada palpando.

*

Offline MO CHUISLE

  • 90
  • Respect: +44
  • Pratico: kickboxing
Re:Il Guerriero è come una freccia....
« Reply #16 on: December 28, 2011, 10:48:26 am »
0
io penso che il concetto espresso nel libro, va considerato come insegnamento utile ad affrontare la vita in relazione agli obiettivi che ci si prefigge. Si affronta un incontro su un quadrato di gara sapendo che forse si andrà a casa gonfi come zampogne, perchè a differenza delle persone "comuni" questo è ciò che amiamo fare; tutti i piloti affrontano un gran premio consapevoli del fatto che potrebbe essere l'ultimo perchè è questo ciò che amano fare; ogni azione che compiamo nella vita va intrapresa valutando con onestà e razionalità i rischi che essa comporta ed accettando, o meglio, considerandone l'epilogo peggiore. Quindi la convivenza con l'idea di accettare la morte come parte della vita stessa non dovrebbe essere appannaggio di uno spirito guerriero, bensì di ogni persona che semplicemente vive e cerca di essere onesta con se stessa. Se poi, per indolenza, ci abituiamo a costruirci una bolla nella quale ci siamo solo noi e le "cose belle", arriverà inevitabilmente il momento che ci riporterà alla realtà ed il risveglio sarà molto duro da accettare.

*

Offline Drake

  • **
  • 448
  • Respect: +117
  • Pratico: Under Construction
Re:Il Guerriero è come una freccia....
« Reply #17 on: December 28, 2011, 15:20:33 pm »
0
Parlare per assoluti non è possibile, non posso nemmeno dire che ciò che ci ho letto io sia la verità, che ciò che significa per me sia la verità.
Posso dire che è parte della mia realtà, del mio vissuto, e che per me è stato importante.
Per quanto mi riguarda, la morte è un'alleata poichè mi stimola a sviluppare virtù. Ci vuole certamente equilibrio ed intagrazione di altri fattori. Spesso si diventa controfobici alla morte e quindi si vive in una specie di stato maniacale dove non ci si risparmia niente e dove si esagera. Ma se si riesce a vivere la dolce signora come una fase della vita da accettare, sia negli altri che in noi, allora si possono sviluppare delle virtù come l'umiltà e non solo.
Non credo trasformare la morte in un alleata abbia a che fare con il vivere maggiormante il presente, ma credo che abbia a che fare con la qualità ed il modo in cui stiamo nel presente. Credo che la presenza sia un'altra delle virtù del guerriero, come credo lo siano l'umiltà, la verità, la semplicità, l'umorismo, e tante altre. Credo però che "vincere" la morte e la disperazione possa portare la qualità dell'essere.
Mi rendo conto scrivendo queste righe di essere stato confuso e poco esaustivo. Temo però che sia un discorso veramente difficile da esprimere tramite il solo uso del testo scritto, quindi mi scuso se magari le mie parole son poco chiare o simili, cercherò di migliorarle durante la discussione (o in un momento in cui la divina ispirazione mi aiuta  :P ).
Sul come fare questo io non ci sono ancora arrivato, magari potremmo discuterne insieme..
Io personalmente al momento faccio alcune cose. Uso un particolare esercizio di elaborazione del lutto ed elaboro lutti in anticipo, cioè elaboro lutti su persone, cose, sogni che sono ancora con me.
Faccio una particolare meditazione dove affronto la perdita in più stadai fino a perdere tutto.
Faccio un esercizio, sempre meditativo, sulla mia morte, la sepoltura ecc..
So che non è la somma via e che forse non è nemmeno l'1% del lavoro che si dovrebbe fare su questo argomento, ma intanto provo a far qualcosa.
:) hehe..
"Na ' viyä luyu hapxì (You are part of The People)"

*

Offline Ookamiyama

  • **
  • 539
  • Respect: +100
Re:Il Guerriero è come una freccia....
« Reply #18 on: December 28, 2011, 17:56:07 pm »
0
Belle frasi, ma il guerriero non è come una freccia, il guerriero è una mano che impugna ( o meno) una spada ed un cuore. Anche se esegue ordini ha sempre presente la propria etica. La morte? Può essere lì anche per un ragioniere. Un guerriero ci pensa una volta al mese e mette a posto le sue cose, per gli altri. Ah, un'ultima cosa, in certi momenti non si pensa affatto. Se si riesce a far pensare il corpo, tanto meglio.

*

Offline Giorgia Moralizzatrice

  • ******
  • 11.096
  • Respect: +2137
Re:Il Guerriero è come una freccia....
« Reply #19 on: December 28, 2011, 18:13:45 pm »
0
@drake (ma nick normali voi krabisti no eh..): lo scopo delle tue pratiche qual'è?
I requisiti per una discussione sono onestà intellettuale e una mente aperta, senza questi nessun confronto è possibile


*

Offline Drake

  • **
  • 448
  • Respect: +117
  • Pratico: Under Construction
Re:Il Guerriero è come una freccia....
« Reply #20 on: December 28, 2011, 19:27:16 pm »
0
Quote
Belle frasi, ma il guerriero non è come una freccia, il guerriero è una mano che impugna ( o meno) una spada ed un cuore. Anche se esegue ordini ha sempre presente la propria etica. La morte? Può essere lì anche per un ragioniere. Un guerriero ci pensa una volta al mese e mette a posto le sue cose, per gli altri. Ah, un'ultima cosa, in certi momenti non si pensa affatto. Se si riesce a far pensare il corpo, tanto meglio.

Non credo sia possibile dire cosa non è o cosa è un guerriero in assoluto, esso è archetipico quindi per tante cose ci si può trovare d'accordo, ma per altre si possono vedere sfumature diverse. Per me una cosa non esclude l'altra e quindi nel mio vissuto il guerriero è sia una freccia che una mano che impugna una spada ed un cuore. :)

Quote
TORO SEDUTO

Per noi i guerrieri non sono quello che voi intendete. Il guerriero non è chi combatte, perché nessuno ha il diritto di prendersi la vita di un altro. Il guerriero per noi è chi sacrifica sé stesso per il bene degli altri. È suo compito occuparsi degli anziani, degli indifesi, di chi non può provvedere a sé stesso e soprattutto dei bambini, il futuro dell'umanità.

Per me (e sottolineo per me) il guerriero è anche e soprattutto questo oggi giorno. :)

Quote
@drake (ma nick normali voi krabisti no eh..): lo scopo delle tue pratiche qual'è?

Nick normali? Ma ti sembra possibile che dei matti usino nick normali?  :P hihihi...

Lo scopo delle mie pratiche non inizia con il discorso di questo tread, sono iniziate all'interno di un mio percorso personale e utilizzate per specifici contesti e momenti.
Le ho citate escorporandole dal contesto perchè credo, dopo averne sperimentato la pratica, possano essere un punto di partenza carino per riflettere anche sul come ottenere certe consapevolezze anche nella concreto e non restando solo sul poetico di una frase.
Come dicevo prima però, credo siano appena la punta dell'iceberg se non meno di una serie di pratiche che possono aiutare a sviluppare risorse utili al benessere quotidiano. Esattamente come credo che il tema della morte e del morire, del non attaccamento e della presenza, siano solo alcuni dei temi che il moderno "guerriero" debba affrontare nella sua formazione.  :)

Se chiedevi qualcosa di più specifico fammelo notare così provvedo. :)
"Na ' viyä luyu hapxì (You are part of The People)"

*

Offline Darth Dorgius

  • Il Gestore
  • *****
  • 19.858
  • Respect: +3361
  • Pratico: Burpees :P
Re:Il Guerriero è come una freccia....
« Reply #21 on: December 28, 2011, 21:38:58 pm »
+1
Trovo l'immagine della freccia una delle possibili rappresentazioni azzeccate. :)

Mi viene in mente anche un parallelo con la guida: quando ci si butta in una curva in derapata (io lo faccio quotidianamente, che credete... XD), lo sguardo va puntato in direzione della linea di uscita, mentre magari per istinto una persona poco esperta osserverebbe il muro verso il quale si sta per sbattere.

Uguale per la paura della morte. In guerra ci vai con l'obiettivo chiaro di massacrare i nemici, senza temere le loro lame, senza temere l'inesorabile.

Il fatto che oggi non ci siano più campi di battaglia credo abbia reso l'uomo vile. Come le persone che magari ti portano in tribunale per diffamazione quando hai affermato che sono cazzari... Invece di - che so - risolvere la cosa tra uomini.
Cittadino del Territorio Libero di Trieste.

*

Offline Drake

  • **
  • 448
  • Respect: +117
  • Pratico: Under Construction
Re:Il Guerriero è come una freccia....
« Reply #22 on: December 29, 2011, 09:09:02 am »
0
Quote
Il fatto che oggi non ci siano più campi di battaglia credo abbia reso l'uomo vile.

Dal mio punto di vista il campo di battaglia, la guerra, offre un opportunità intensa ed estrema per sviluppare queste risorse, ma non credo che al tempo delle guerre e battaglie molti guerrieri avessero la consapevolezza di cui stiamo parlando. Credo che nella guerra il più delle volte quello che si sviluppa è uno stato controfobico e non la consapevolezza liberatoria (non sto dicendo che non capitasse, ma che era decisamente comunque raro). O almeno questo è il mio dubbio/pensiero.
"Na ' viyä luyu hapxì (You are part of The People)"

*

Offline Giorgia Moralizzatrice

  • ******
  • 11.096
  • Respect: +2137
Re:Il Guerriero è come una freccia....
« Reply #23 on: December 29, 2011, 09:19:53 am »
0
Non credo che sia la mancanza di una guerra a rendere le persone vili, sarebbe come dire che il coraggio lo si vede solo in tempo di guerra.
Io penso che finchè hai il culo parato e coperto non hai la necessità di esplicitare il tuo essere coraggioso, io credo che il coraggio lo si veda soprattutto nella difficoltà ma questo non significa che cambi a seconda della necessità, si è vili/coraggiosi indipendentemente dalla situazione ma solo in alcune circostanze lo si dimostra.
I requisiti per una discussione sono onestà intellettuale e una mente aperta, senza questi nessun confronto è possibile

*

Offline Giorgia Moralizzatrice

  • ******
  • 11.096
  • Respect: +2137
Re:Il Guerriero è come una freccia....
« Reply #24 on: December 29, 2011, 09:29:07 am »
0
Lo scopo delle mie pratiche non inizia con il discorso di questo tread, sono iniziate all'interno di un mio percorso personale e utilizzate per specifici contesti e momenti.
Le ho citate escorporandole dal contesto perchè credo, dopo averne sperimentato la pratica, possano essere un punto di partenza carino per riflettere anche sul come ottenere certe consapevolezze anche nella concreto e non restando solo sul poetico di una frase.
Come dicevo prima però, credo siano appena la punta dell'iceberg se non meno di una serie di pratiche che possono aiutare a sviluppare risorse utili al benessere quotidiano. Esattamente come credo che il tema della morte e del morire, del non attaccamento e della presenza, siano solo alcuni dei temi che il moderno "guerriero" debba affrontare nella sua formazione.  :)

Se chiedevi qualcosa di più specifico fammelo notare così provvedo. :)

In effetti sì mi chiedevo i risvolti quotidiani, ovvero come l'elaborazione del lutto o la meditazione sulla morte influiscano nel quotidiano nella tua esperienza personale e sul "viver maggiormente il presente".
Potresti specificare ed esemplificare le parti grassettate per farmi capire meglio cosa intendi?
I requisiti per una discussione sono onestà intellettuale e una mente aperta, senza questi nessun confronto è possibile


*

Offline Darth Dorgius

  • Il Gestore
  • *****
  • 19.858
  • Respect: +3361
  • Pratico: Burpees :P
Re:Il Guerriero è come una freccia....
« Reply #25 on: December 29, 2011, 09:40:09 am »
0
Quote
Il fatto che oggi non ci siano più campi di battaglia credo abbia reso l'uomo vile.

Dal mio punto di vista il campo di battaglia, la guerra, offre un opportunità intensa ed estrema per sviluppare queste risorse, ma non credo che al tempo delle guerre e battaglie molti guerrieri avessero la consapevolezza di cui stiamo parlando.


Assolutamente d'accordo.

E infatti non tutti i soldati sono guerrieri... :)

Credo che nella guerra il più delle volte quello che si sviluppa è uno stato controfobico e non la consapevolezza liberatoria (non sto dicendo che non capitasse, ma che era decisamente comunque raro). O almeno questo è il mio dubbio/pensiero.

Penso sia proprio così.

La distorsione poi deriva anche dal fatto che si sia andato a proteggere entità sociali via via più grandi - con conseguente distacco dal valore di ciò che si fa, trasformando le azioni belliche in professione.
Cittadino del Territorio Libero di Trieste.

*

Offline Giorgia Moralizzatrice

  • ******
  • 11.096
  • Respect: +2137
Re:Il Guerriero è come una freccia....
« Reply #26 on: December 29, 2011, 09:57:05 am »
0
nessun tabu della morte ma io non credo che un lutto in famiglia o uccidere animali aiuti ad apprezzare di più la vita, per vivere il presente non credo sia necessario  sentirsi vicino la nera signora, non più di quanto sia necessario il caos per apprezzare la calma.Poi forse la mia è un'ottica falsata avendo avuto da sempre frequentazioni con la nera signora.. appena torno su pc allego un paio di immagini...

a me ad esempio il dolore ha fisico ha insegnato molto, e credo che si possa fare un parallelismo con la morte...

comunque è un dato di fatto che si nota se ci manca o meno una cosa quando non ce l'abbiamo più, non sempre, chiaro, ma non credo che ci fossero pretese di detenzione assoluta della verità in quel libro...

A me il dolore fisico ha insegnato la capacità di ignorarlo e andare oltre.. il dolore fisico non credo che lasci danni permanenti a differenza della morte di persone che ami.

Concordo in parte con la tua ultima frase, nemmeno io parlo di verità assolute ma di come ognuno percepisce la realtà e mi piace provare a cambiare punto di vista   ;)

Intanto due (per me) belle rappresentazioni della nera signora..

Da eriadan


E questa invece è death una dei sette eterni di gaiman
« Last Edit: December 29, 2011, 09:58:42 am by giorgia (Zia Illusa) »
I requisiti per una discussione sono onestà intellettuale e una mente aperta, senza questi nessun confronto è possibile

*

Offline Drake

  • **
  • 448
  • Respect: +117
  • Pratico: Under Construction
Re:Il Guerriero è come una freccia....
« Reply #27 on: December 29, 2011, 09:58:14 am »
0
Quote
Non credo che sia la mancanza di una guerra a rendere le persone vili, sarebbe come dire che il coraggio lo si vede solo in tempo di guerra.

Personalmente sono d'accordo, è una delle cose che intendevo con:
Quote
Citazione

    Il fatto che oggi non ci siano più campi di battaglia credo abbia reso l'uomo vile.


Dal mio punto di vista il campo di battaglia, la guerra, offre un opportunità intensa ed estrema per sviluppare queste risorse, ma non credo che al tempo delle guerre e battaglie molti guerrieri avessero la consapevolezza di cui stiamo parlando. Credo che nella guerra il più delle volte quello che si sviluppa è uno stato controfobico e non la consapevolezza liberatoria (non sto dicendo che non capitasse, ma che era decisamente comunque raro). O almeno questo è il mio dubbio/pensiero.

Proverò a rispondere alla tue domande, ma ammetto non sarà facile.. :) al caso aiutami con ulteriori domande e simili per favore.

Utilizzate per specifici momenti e contesti: Questo ha a che fare con cose abbastanza personali, avvenimenti di dolore che hanno fatto parte della mia vita, quindi se vuoi qualcosa di più specifico ti posso scrivere in MP ma eviterei di metterlo apertamente. In generali sono stati momenti in cui ho dovuto, in diversi modi, affrontare il lutto in diverse forme e fare i conti con traumi e ferite che mi portavo dietro.

Certe consapevolezze: mi riferivo a conquistare questa ed altre abilità che potremmo dire fanno parte dell'archetipo del guerriero, cioè, discutere tra noi quali possono essere le risorse del guerriero che possono aiutarci a vivere in maniera più efficace e piacevole la nostra esistenza.

Risorse utili al benessere quotidiano: le risorse sono strumenti, abilità che ognuno di noi sviluppa o eredita. E' difficile da spiegare in maniera semplice e per questo proverò ad utilizzare una metafora che semplifica il tutto, forse anche troppo, ma magari aiuta a capire. Immaginiamo che la vita sia un officina meccanica dove i problemi sono le varie macchine che ci arrivano con i più disparati tipi di guasti e o difetti che noi dobbiamo essere in grado di riparare o aggiustare. Bene, le risorse sono gli attrezzi che noi abbiamo a disposizione. Alcuni li possediamo già perchè ci sono stati tramandati di famiglia, alcuni li abbiamo collezionati durante le esperienza passate di lavoro con le macchine, altri ce li hanno passati gli amici ecc ecc.. Alcuni sono di tipo diagnostico e ci aiutano a capire quali sono i guasti della macchina, altri sono di azione e ci aiutano ad aggiustare questi guasti. Però purtroppo di alcuni attrezzi siamo carenti, quindi a volte siccome non sappiamo dove e come procurarceli cerchiamo di sopperire utilizzando altri strumenti per risolvere il problema, ma non è veramente efficace perchè come sappiamo il chiodo si batte con il martello e la vite si gira con il cacciavite. Sviluppare risorse per me significa riuscire ad aumentare la gamma di strumenti che ho a disposizione per affrontare i guasti e le difficoltà che mi si presentano in officina.
Scusa la metafora veramente semplicistica, spero sia stata comunque chiara. :)

Nel mio quotidiano, come dicevo, non è cha ha aumentato la mia capacità di presenza, quella l'ho sviluppata in altri modi. Mi ha aiutato a liberarmi molto dall'attaccamento. Da quando pratico tutto questo vivo con molto meno possesso le cose, e elaboro le perdite con molta più facilità. Non so come spiegarti, ora tutto è diventato un continuo fluire, le cose vanno e vengono, ed è bello quando ci sono, ma è altrettanto bello quando se ne vanno. Non è che non vi è la tristezza, ma la tristezza del distacco ha con se anche il sorriso e la gratitudine e tutto fluisce, non ristagna nessuna emozione non c'è nessun blocco. Al tempo stesso ho perso molte pretese, ho sviluppato molta più pazienza e tolleranza. Ho cominciato a vivere con più passione e chiarezza le mie relazioni, con il tempo tutto questo lavoro mi ha portato ad affrontare anche altre emozioni come il senso di colpa e l'ingiustizia, e quindi ho dovuto lavorare anche su di esse ottenendo altri risultati e camminando pian piano ho dovuto affrontare sempre più le cose che incontravo dentro di me. :)
Sono riuscita a spiegarmi un poco meglio?   :-[  :P
Al caso chiedi pure! :)
"Na ' viyä luyu hapxì (You are part of The People)"

*

Offline Giorgia Moralizzatrice

  • ******
  • 11.096
  • Respect: +2137
Re:Il Guerriero è come una freccia....
« Reply #28 on: December 29, 2011, 11:20:17 am »
0
Personalmente sono d'accordo, è una delle cose che intendevo con: ...
Scusa mentre scrivevo mi era sfuggito, direi che abbiamo un'ottica simile  :thsit:

Intanto grazie della condivisione, non voglio entrare troppo nel personale per cui cerco di rimanere un po' a distanza (se invado dimmelo che arretro a volte sono troppo curiosa  :-[ )
Penso di iniziare a intuire cosa intendi, non posso dire che sia proprio chiaro ma prima di chiederti precisazione ci provo a pensare per i fatti miei. 

Una domanda... quando parli di attaccamento a me viene in mente la teoria dell'attaccamento ma penso tu intenda altro, quello che tu provi a fare è una specie di allontamento e cercare di vedere le circostanze "dall'esterno"?
I requisiti per una discussione sono onestà intellettuale e una mente aperta, senza questi nessun confronto è possibile

*

Offline Drake

  • **
  • 448
  • Respect: +117
  • Pratico: Under Construction
Re:Il Guerriero è come una freccia....
« Reply #29 on: December 29, 2011, 11:48:25 am »
+1
Quote
Intanto grazie della condivisione, non voglio entrare troppo nel personale per cui cerco di rimanere un po' a distanza (se invado dimmelo che arretro a volte sono troppo curiosa  :-[ )

Non ti preoccupare, :) se mi sentissi invaso lo direi. Non ho grandi problemi a condividere, solo per rispetto anche ad altre persone cerco di non aprire in maniera troppo aperta certe cose. Comunque se desidere fai anche domande più personali, solo al quel punto chiedo in MP. ;)

Quote
Una domanda... quando parli di attaccamento a me viene in mente la teoria dell'attaccamento ma penso tu intenda altro, quello che tu provi a fare è una specie di allontamento e cercare di vedere le circostanze "dall'esterno"?

L'attaccamento dell'amico Bowlby? In realtà tutte e due le cose di cui parli hanno a che fare con il mio intento.
Dal punto di vista della teoria dell'attaccamento di Bowlby, quello che faccio può avere a che fare anche con questo poichè l'integrazione di determinate risorse può aiutare (e sottolineo può perchè dipende dai livelli, ma riferendoci alla persona non patologica può) a superare le carenza che ci tengono legati alle conseguenze derivate da un attaccamento di tipologia "nevrotica" fino ad integrare le forze che ci permettono di avere i vantaggi di un attaccamento di tipo sicuro ma non solo. C'è una bella frase che diceva spesso uno dei miei maestri: "non è mai troppo tardi per avere un infanzia felice!".
E' anche vera la quesione dell'imparare a prendere una distanza e osservare le cose "dall'esterno". Il concetto è che noi siamo esseri sociali da un lato, ma che non possiamo rinunciare all'indipendenza, cioè, tendenzialmente la maggiorparte degli esseri umani navigano tra uno stato di isolamento emozionale (indipendenza nevrotica, solitudine, mito del eroe, l'uomo che non deve chiedere mai, rambo) e di dipendenza relazionale (banalmente pensiamo a quante relazioni di coppia, ma anche certe amicali, hanno più il gusto di una dipendenza affettiva che di amore, bimbi e mamme di tutti a gogo (non so se riesco a farmi capire non vorrei esser frainteso)). Lo scopo è anche quello di raggungere uno stato di sana interdipendenza, cioè un adulto che basta a se stesso e che ha una sana rete sociale con cui scambia e costruisce senza dipendenza, ma con interdipendenza.
Ovviamente questo è solo uno dei passi che si fanno e non tutto il percorso. E comunque sicuramente esistono strumenti e metodi di diverso tipo, più efficaci e funzionali magari di quelli che al momento conosco..  :P
« Last Edit: December 29, 2011, 11:51:29 am by Hvittdrake »
"Na ' viyä luyu hapxì (You are part of The People)"