Il WX e il paradosso dell'iperspecializzazione.

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Offline GiBi

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Re:Il WX e il paradosso dell'iperspecializzazione.
« Reply #15 on: January 24, 2012, 23:06:53 pm »
+1
  ho passato 10 minuti a leggerlo mentre parlavo contemporaneamente al telefono -.-

sssAAAAAccrrriilegggioooooo  :o
Domani tre copie  su quaderno a righe e tre su quaderno a quadretti di tutto il mio post. E alle 10 ti interrogo  pure.  :sbav:

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Offline GiBi

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Re:Il WX e il paradosso dell'iperspecializzazione.
« Reply #16 on: January 24, 2012, 23:08:00 pm »
0
quello che dice gibi provocatoriamente, se ho capito, è che un "regolamento" sportivo  servirebbe a rendere palese  il campo di applicazione come per la boxe l'uso dei pugni, il judo la lotta con casacca, il  bjj la lotta terra, il karate point il combattimento a lunga distanza, il kyokushin quello a corta ecc ecc


Tu si che mi capisci  :-* sposami  :blue:

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Offline GiBi

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Re:Il WX e il paradosso dell'iperspecializzazione.
« Reply #17 on: January 24, 2012, 23:16:49 pm »
0
2) Il fatto che un'ipotetica competizione di wing chun debba essere svolta partendo dal contatto.
La mia abilità come praticante di wing chun consiste nell' imporre il mio "pressing" all'avversario, senza permettergli di impormi il suo ritmo. Così come l'abilità di un judoka è conquistarsi la proiezione, come un nak muay che prediliga il clinch quella situazione la deve imporre all'avversario, eccetera eccetera.

Ehm..il problema  è che nella thai esiste già un lavoro per portarsi alla distanza di clinch, nel WX  si pensa di poter imporre il proprio pressing utilizzando i vari tan sao , bong sao, fak sao ecc ecc, che assolutamente non sono stati "costrutiti" per quello bensì per quando ci si trova già a distanza di "contatto". Quindi occorre integrare (esempio schivate , che NON sono Wx)

E che nessuno, per pietà, mi dica che la strategia consiste  nel "lanciare avanti il prorpio cuneo" per prendere contatto e bla bla bla.. anche lì si è fatto un sacco dei confusione con lo straight blast  :nono:

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Offline GiBi

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Re:Il WX e il paradosso dell'iperspecializzazione.
« Reply #18 on: January 24, 2012, 23:38:05 pm »
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e dove condivido un certo malumore da parte dei praticanti di Wx quando la capacità di stile in grado di risolvere tutti i problemi di combattimento viene meno perché è appunto uno stile specializzato. Come se nel toccare il limite dello stile si toccasse il limite della persona che lo pratica, ma questo non è vero.

Davvero gran bella considerazione.. :)

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Offline gyria

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Re:Il WX e il paradosso dell'iperspecializzazione.
« Reply #19 on: January 25, 2012, 00:06:08 am »
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Mi ha fatto molto pensare, l immagine dello sparring.Ovvero due tizi che reciprocamente aspettano che l altro attacchi.Succede proprio così.Poi uno parte con calcio frontale e pugni a catena.E come risponde l altro?CALCIO FRONTALE E PUGNI A CATENA!!!!Ricordo che, dopo i primi tempi, avevo preso l abitudine di attendere il movimento avversario, ma invece di avanzare a mia volta, mi spostavo leggermente indietro e andavo a spazzare sulla gamba che aveva calciato,poco prima che toccasse terra.Il tizio cadeva e io lo"finivo".Sempre.Ma venivo ripreso, in quanto, a quel tempo, nel WX, NON SI DEVE INDIETREGGIARE.Eppure quello che rimaneva in piedi, ero io.....


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Offline nicola

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Re:Il WX e il paradosso dell'iperspecializzazione.
« Reply #20 on: January 25, 2012, 00:17:16 am »
0
mi permetto un commento.

Dopo parecchi anni in cui, volente o nolente, ho avuto a che fare con vari praticanti di Wx (diversi livelli e diverse federazioni), mi ritrovo completamente nei principali limiti (o, se vogliamo, problemi insoluti, o risolti alla bell'e meglio) del metodo che hai citato: il problema dell'attaccare, i colpi e le linee circolari, la non conoscenza del movimento (inteso come ritmo, ritmo spezzato, etc.).
Quello che purtroppo devo aggiungere è che di questi, quello più evidente è legato alla non capacità di spostarsi in modo adeguato all'opponente che sta di fronte al Wx man, insomma carenze nel concetto di distanza, che emergono soprattutto in fase di confronto.
Un altro che non hai citato è la sorpresa del Wx man nel vedere che in sparring quasi nessuno "lascia le braccia lì".
"Dalla morte in pianura, proteggici, o Signore" (J. Kukuczka, alpinista)

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Offline Semiautomatic Monkey

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Re:Il WX e il paradosso dell'iperspecializzazione.
« Reply #21 on: January 25, 2012, 00:21:21 am »
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Era una notte buia e tempestosa, e fuori faceva caldo, ma anche freddo. Il mio cugino entomologo avrebbe detto...”quelle notti in cui anche un lepidottero si sente solo...”
In un angolo buio, nella notte buia stava lì, ritta, un’ombra risplendente con nella mano destra una bibbia e nella sinistra una civetta femmina di nome Anacleto.
Colletti bianchi poco distante camminavano su uova alla coque, mentre i pochi sciamani rimasti si nascondevano negli anfratti siti tra il rigo e l’interrigo, proponendosi come venditori di crini di cavallo caramellati.
Un venditore di palloncini triste si accese una sigaretta che fece “sshhhhhh.....!”, prima di esplodere a causa di una fuga di gas avvenuta a causa di un Tan Sau patriottico.
No, mi dissi, non può finire così. Lei non mi voleva più, mi aveva lasciato per un praticante della Bujinkan che si era dato al Pukulan per una sorta di smarrimento momentaneo.Una lacrima scese, finì in una pozzanghera e lì decise di farsi una nuova vita, ed ebbe figli numerosi. Questo per dire che ognuno scrive per come conosce ciò di cui parla, ma non é detto che quando si parla di uno stile, debba per forza trattarsi della visione di una scuola in particolare. Del modo di "scriverlo" di una scuola particolare...
No, non credo. Non sono d’accordo nel definire il wing chun come stile iperspecializzato. Forse perché lo faccio strano, forse perché me l’hanno insegnato così...forse perché sono strano io. Ma non mi ci ritrovo. L’attesa non mi si confà, ed alla pugna virile non mi sottraggo nell’attesa, ma infarfugliendo tramite mossa di finta la guardia de lo avversario, presto la strada si apre al martellamento virile. Indietreggio, avanzo come ordinato esercito, sul fianco mi sposto e la cavalleria invoco al suono del corno, ma il Pinocchio lo lascio a Geppetto. E se non vi é lo braccio, non me ne faccio cruccio, preferendo santificar lo corpo. Con contundenza, leva , sbilanciamento o proiezione che la viril pugna chiami.
« Last Edit: January 25, 2012, 00:36:11 am by Mau Tritacani »
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Offline Giorgia Moralizzatrice

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Re:Il WX e il paradosso dell'iperspecializzazione.
« Reply #22 on: January 25, 2012, 09:19:59 am »
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Una domanda, ma se è troppo personale puoi avvalerti della facoltòà di non rispondere, (mi sa che è pure un po' OT) tu mi sembri piuttosto disilluso riguardo al wx e adesso pratichi anche altro... immagino ci sia qualcosa che te lo fa apprezzare, potresti dire cos'è?
I requisiti per una discussione sono onestà intellettuale e una mente aperta, senza questi nessun confronto è possibile

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Offline Fabio Spencer

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Re:Il WX e il paradosso dell'iperspecializzazione.
« Reply #23 on: January 25, 2012, 10:01:03 am »
0
e dove condivido un certo malumore da parte dei praticanti di Wx quando la capacità di stile in grado di risolvere tutti i problemi di combattimento viene meno perché è appunto uno stile specializzato. Come se nel toccare il limite dello stile si toccasse il limite della persona che lo pratica, ma questo non è vero.

Davvero gran bella considerazione.. :)
Gibi, ottima analisi davvero!
posso copiare ed incollare per spedirla ad una persona che non è iscritta a questo forum?
Naturalmente citerei la fonte.

Quoto questo post e non l'originale per dire anche a Bingo Bongo che sono d'accordo al 100% anche con la sua considerazione.
"vi prego di notare l'eleganza del piano nella sua semplicità...."

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Offline GiBi

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Re:Il WX e il paradosso dell'iperspecializzazione.
« Reply #24 on: January 25, 2012, 10:01:50 am »
0

Edit: il seguente post è di natura molto tecnica e comprensibile (probabilmente) solo a chi ha paticato Wx:

I punti in cui non concordo sono:

1) Cuneo = dentro e sotto.
Esempio "tecnico": cham sao

Eddai Bè, questa è troppo scontata  :P Mica non lo sò che nel Wx esistono tecniche utili per quando ti trovi"furoi e sopra" (come il cham sao) ma questa non è che la riprova che tutto è riconducibile al concetto del cuneo "sotto e dentro".
Il cham sao è "nato" proprio per far fronte al cuneo "sotto e dentro" che a sua volta nasce da contatto.
Non ci fosse stato quello non avrebbe avuto senso "inventare" il cham sao. Così come a sua volta qualcuno ha pensato"cavolo e se mi schiacciano il cuneo con un chamsao?" ed ecco "inventato" il bong sao. Poi qualcuno ha pensato come togliersi di mezzo il bong ed è arrivato il guat sao..ma tutto perchè si è iniziati a ragionare con il "sotto e dentro".
Oh, sia chiaro che vale per gli altri stili: proiezioni e controproiezioni negli stili lottatori hanno seguito, negli anni lo stesso ragionamento, e sono nate tecniche su tecniche rispettando i principi dell'arte..
Ehi ma cosa dico? Tecniche che rispettano i principi? proprio come dovrebbe essere nel Wx!..Ah no,  se nel Wx aggiungi qualcosa al tan, bong, fook , cham ecc ecc.. NON stai facendo più Wx   ..

IAltro esempio tecnico: il famigerato pugno verticale, con il gomito basso.
Il cuneo non si limita al "giochino" che hai descritto, secondo me. Il cuneo è la struttura idonea a "colpire e controllare" nel medesimo tempo, o forse è meglio dire al contrario: "controllare e colpire".

Quello del cercare il sotto e dentro non è di certo un giochino ma una astuta strategia che dovrebbe guidare la pratica di esercizi quale il chi sao "libero",  invece di smanacciare a caso o cercare a tutti i costi di colpire l'altro.
E invece tutti smanacciano e colpiscono (o cercano di fregare con attacchi circolari) proprio perchè non sanno quale è lo scopo del chi sao e quali sono i limiti che occorre imporgli per poterne trarre giovamento nella pratica! Non gli si da un senso! Prova (ma fallo eh) ad allenarti di "chi sao libero" con un compagno giocando a chi dei due riesce a posizionare per primo entrambe le mani "sotto e dentro" e vedi che innanzitutto non smanaccerete a caso, e poi l'esercizio vi farà acquiesire un abilità non da poco  , ovvero porsi in situazione vantaggiosa quando si è a contatto..altro che "giochino"!!  ;)

 
Il cuneo è la struttura idonea a "colpire e controllare" nel medesimo tempo, o forse è meglio dire al contrario: "controllare e colpire".

Certo! ma quando sei già a contatto! L'errore è usare il cuneo ma sopratutto le tecniche che da esso sono scaturite (ti ho descritto sopra come dal principio del cuneo "dentro e sotto" sono nati il tan, il bong ecc ecc) per portari alla distanza medio corta! E non dirmi che in giro non si è mai visto il tan contro il gancio, il bong contro un diretto, il gam sao contro un calcio ecc ecc..tutte tecniche iper-spacializzate in un contesto, estrapolate e messe altrove!

 
I punti in cui non concordo sono:

1) Cuneo = dentro e sotto.
 Ciccio attacca, io schivo con spostamento laterale e voglio contrattaccare -> lo faccio tramite struttura cuneiforme per minimizzare le possibilità di Ciccio di annullare il mio contrattacco.
Ho preso l'esempio della schivata (che "non è wing chun") non a caso, proprio per esemplificare un caso dove uso il cuneo senza un precedente contatto.

Eh..hai preso l'esempio di schivata (che NON è Wx)  perchè diversamente non sai (e neanche io) come evitare i colpi dell'avversario e portarti in tuta sicurezza alla distanza a te congeniale..ergo il Wx, cuneo commpreso,  li inizi ad usare da contatto..


E' il senso del programma di "pugni contro pugni" del secondo livello, il creare una struttura cuneiforme corretta ma adattabile senza un precedente contatto.

Guarda caso l'esercizio "pugni vs pugni" e il lat sao (inteso come ciclo pak pugno) NON sono ritenuti Wx, ma un occidentalizzazione del chi sao ..chissà come mai..
E comunque anche quell'esercizio funziona se l'altro tiene il gomito in linea e il pugno verticale, se inizia ad usare dei jab o dei cross, per quanto "rettilinei", l'esercizio non esiste più.
Ancora una volta si sono prese delle "posture" utili alla distanza di contatto (ovvero gomito basso e pugno verticale) e messe in un esercizio diveso, tant'è che, sai bene, i pugni in quell'esercizio sono costantemente fuori misura, hai bisogno di un passo per portarli a segno..che senso ha dire che ci si sta esercitano ad adattare  il  cuneo se gli attacchi sono fuori misura? poi quando uno tira a misura il tutto "collassa", o comunque devi fare altre cose.. 


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Offline GiBi

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Re:Il WX e il paradosso dell'iperspecializzazione.
« Reply #25 on: January 25, 2012, 10:04:46 am »
+1
Mi ha fatto molto pensare, l immagine dello sparring.Ovvero due tizi che reciprocamente aspettano che l altro attacchi.Succede proprio così.Poi uno parte con calcio frontale e pugni a catena.E come risponde l altro?CALCIO FRONTALE E PUGNI A CATENA!!!!

Eh già..solo che per una volta, invece di dire "eh, che stupita" ho cercato di analizzare il perchè accade ciò.
La risposta è semplice: il praticante fa quello che gli hanno insegnato a fare, ovvero usare una strategia di contrattacco...il paradosso è che lo fa anche quando attacca..E' sbagliato fare sparring con quelle premesse a mio parere..

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Offline GiBi

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Re:Il WX e il paradosso dell'iperspecializzazione.
« Reply #26 on: January 25, 2012, 10:11:05 am »
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mi permetto un commento.

bhà, non sò se ti autorizzo  XD
Scherzi a parte, confidavo in un tuo intervento  :)

Dopo parecchi anni in cui, volente o nolente, ho avuto a che fare con vari praticanti di Wx (diversi livelli e diverse federazioni), mi ritrovo completamente nei principali limiti (o, se vogliamo, problemi insoluti, o risolti alla bell'e meglio) del metodo che hai citato: il problema dell'attaccare, i colpi e le linee circolari, la non conoscenza del movimento (inteso come ritmo, ritmo spezzato, etc.).

E sono contento che ci ritroviamo in queste considerazioni, per me è una ulteriore prova.

Quello che purtroppo devo aggiungere è che di questi, quello più evidente è legato alla non capacità di spostarsi in modo adeguato all'opponente che sta di fronte al Wx man, insomma carenze nel concetto di distanza, che emergono soprattutto in fase di confronto.
Un altro che non hai citato è la sorpresa del Wx man nel vedere che in sparring quasi nessuno "lascia le braccia lì".

In entrambi i casi la cosa è dovuta al "non ambito" del Wx: essendo le sue tecniche iperspecializzate in un contesto minimo, per il resto ci si sente come un pesce fuor d'acqua.
A  contatto e con solo linee rette non hai bisogno di valutare la distanza come nella fase di striking, e le braccia "sono sempre lì".  ;)

Prima che qualche Wx man permaloso si risenta:la stessa cosa accade se metti un pugile sotto la monta, pure lui non sa che fare..ma lui lo sa e non pretende di fare jab cross da lì sotto

 

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Offline Semiautomatic Monkey

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Re:Il WX e il paradosso dell'iperspecializzazione.
« Reply #27 on: January 25, 2012, 10:23:43 am »
0
Una domanda, ma se è troppo personale puoi avvalerti della facoltòà di non rispondere, (mi sa che è pure un po' OT) tu mi sembri piuttosto disilluso riguardo al wx e adesso pratichi anche altro... immagino ci sia qualcosa che te lo fa apprezzare, potresti dire cos'è?

Parli con me o con GiBi? Scusa, ma non ho capito.....
Mik
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Re:Il WX e il paradosso dell'iperspecializzazione.
« Reply #28 on: January 25, 2012, 10:24:00 am »
0
Una domanda, ma se è troppo personale puoi avvalerti della facoltòà di non rispondere, (mi sa che è pure un po' OT) tu mi sembri piuttosto disilluso riguardo al wx e adesso pratichi anche altro... immagino ci sia qualcosa che te lo fa apprezzare, potresti dire cos'è?

E cosa c'è di personale in questa domanda?  :)
Ho smesso di "illudermi" nelle AM subito dopo l'adolescenza, da allora ho un approccio di questo tipo con tutto.
Io NON ho criticato il Wx, ho solo detto la mia su quello che reputo il suo campo di applicazione.
Se un pugile dice he la boxe è solo pugni non è un disilluso ma uno che sa quello che fà.
Purtroppo, per il Wx "l'arma completa e invincibile" questo messaggio è difficle da far passare, me ne rendo conto , fa strano che uno che pratica Wx sa bene quello che pratica e non lo vede come un problema.
Verò però che io faccio altro, quindi non sento, dal punto di vista tecnico,  la mancanza di qualcosa (vorrei essere più bravo, questo si  :D ).

Ps: ho già scritto altrove che per un insieme di (tante) cause fortuite, alcune dipendenti dal mio modo di rapportarmi alle AM altre da eventi esterni,   non ho fatto in tempo ad illudermi troppo con il Wx, quindi non mi pesa fare certe considerazioni.

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Offline GiBi

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Re:Il WX e il paradosso dell'iperspecializzazione.
« Reply #29 on: January 25, 2012, 10:31:01 am »
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Gibi, ottima analisi davvero!

 :)

posso copiare ed incollare per spedirla ad una persona che non è iscritta a questo forum?
Naturalmente citerei la fonte.

Facci pure,facci.  :)
Se poi pensi che sia utile ad una maggiore chiarezza dirottalo su queste pagine in modo che legga il "proseguio" del discorso, altri utenti stanno dando spunti interessanti.