corta e cortissima distanza

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Offline Luca Bagnoli

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corta e cortissima distanza
« on: April 21, 2012, 18:37:36 pm »
+1
la domanda mi è sorta pensando al kali ma estendo anche all'universo silat. ora , da quel poco che ho capito leggendo gli interventi di coocks parlare di stili e scuole e tradizioni per le amf è improprio tuttavia ... mi sapreste indicare quali gruppi o insegnanti lavorano principalmente sulla corta distanza ? quindi più coltello e mani nude , in contrapposizione alle scuole in cui si studiano più che altro machete e bolo ( o come si chiama ) ... vedendo spezzoni e trailer di " the bladed hand " , mi è parso di capire che sebbene tutti facciano un po' tutto ci sono anche delle scuole " specializzate " sulla singola distanza del combattimento ...

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Offline Diego

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Re:corta e cortissima distanza
« Reply #1 on: April 21, 2012, 19:04:15 pm »
+1
Sinceri complimenti per il quesito!
Una domanda di quelle che avrei sempre voluto fare ma non ho mai avuto il coraggio di fare.  XD
Più che altro perchè, da quel che ho capito, è ostico per chi risponde articolare una risposta esausiva, per il gran numero di scuole/stili e perchè spesso oltre all'indicazione di massima data dallo stile, entra in gioco pure la specializzazione, per gusto e percorso marziale personali, del singolo insegnante.

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Offline cooks71

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Re:corta e cortissima distanza
« Reply #2 on: April 22, 2012, 00:44:23 am »
0
Sulla distanza corta è specializzato il Balintawak Arnis con tutte le sue sotto scuole.

Non facciamoci, al solito, illudere che il COLTELLO del delle AMF sia chissà cosa.
E' di RECENTISSIMA codifica il sistema di combattimento con lame corte.

Il kali/Arnis7Escrima è specializzato nei machete e lame di dimensioni comparabili.
I sistemi di coltello (di dimensioni occultabili) hanno meno di 100 anni, e hanno avuto la massima propulsione didattica negli ultimi 30. Tradotto: sono in piena evoluzione.
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Offline The Spartan

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Re:corta e cortissima distanza
« Reply #3 on: June 26, 2012, 16:19:01 pm »
0
Senza aprire una discussione nuova, una ingenua e semplice questione...
Ho visto ieri il film indonesiano The raid e ho notato ancora una volta come ci sia una certa enfasi per colpi (non solo di gamba ma anche di braccia) portati verso l'incavo del ginocchio, da dietro, e sui lati di questo...è una scelta diciamo cinematografica o c'è una sorta di appiglio concreto nelle arti indonesiane e simili?
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Offline Claudio Alfarano

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Re:corta e cortissima distanza
« Reply #4 on: June 26, 2012, 16:27:07 pm »
0
non ho visto il film, se ho capito a cosa ti stai riferendo.. ma è una tecnica vera e propria


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Offline The Spartan

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Re:corta e cortissima distanza
« Reply #5 on: June 26, 2012, 16:35:26 pm »
0
C'è un pò di tutto...
Ad esempio calci circolari girati che però chiudono l'arco di movimento abbattendosi sul retro ginocchio o anche colpi diretti quasi tipo calcio laterale in basso sempre verso lo stesso punto, cercato anche con simil low kick per linee interne e lieve traiettoria alto basso.
Mentre coi colpi di braccia tutti vengono tirati di fatto stando molto bassi o direttamente dal suolo, ma in questo caso maggiormente sui lati...
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Offline Diego

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Re:corta e cortissima distanza
« Reply #6 on: June 26, 2012, 23:39:36 pm »
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Per spettacolarizzare immagino siano stati enfatizzati i movimenti all'ennesima potenza, però in effetti ci sono applicazioni di questo tipo nel sikaran e pure nel silat. La costante è spesso indirizzare coi colpi le ginocchia avversarie per minarne la stabilità, calciando sia interno sia esterno ma anche solo "camminando" e impattando col ginocchio.
 
Nel silat avevo intravisto le presunte applicazioni di alcune azioni dei jurus andando ad agganciare il ginocchio
dell'opponente anche con le mani abbassandosi e uscendo da una linea d'offesa alta, in controtempo.
A parte la fissa col “penchak”/permaian, il nascondere la marzialità con estetica e ballo, l'ho semplicemente interpretato come una modalità didattica in cui usando le mani è più facile far comprendere come ingaggiare le ginocchia.

Per l'incavo del ginocchio tende a funzionare un po' come il colpetto a sorpresa che si dava da ragazzini per scherzare tra amici e far piegare le gambe. Ci sono poi alcune varianti con colpi a "strisciare" o proseguimenti degli stessi movimenti che terminano con pestoni.

Mi erano piaciuti molto i calci bassi, visti nel sikaran, con la tibiata che era quasi da considerarsi un disturbo/finta/antipasto (l'idea è di impattare scaricando peso, anche se non enfatizzato come nella thai, ma è comunque un diversivo apripista, una distrazione fisica).

Come in tante altre azioni c'è spesso un cambio di direzione della linea d'offesa, un piccolo bluff che di solito funziona, una sorta di seconda intenzione. Tutt'altro che semplice da fare nel senso che richiede un'ottima gestione del proprio peso corporeo da acquisire. Considero questa tendenza ai cambi di direzione uno delle motivazioni della ricerca della fluidità (anche in discipline di altra provenienza geografica con l'enfasi sulla circolarità dei movimenti) e all'inizio della pratica dell'ampiezza dei movimenti per economizzarli solo in un secondo tempo.
Come per le scene cinematografiche l'ampiezza rende le azioni più visibili e comprensibili per lo spettatore ma pure più progressivo e facile per l'allievo da capire e metabolizzare con la pratica (a mio parere non ne basta comunque poca). Poi in un secondo tempo diventa tutto più “stretto” ed economico possibile, con movimenti che meno sono visibili meglio è. L'ottica/tattica di fondo è quasi sempre quella dell'assalto/raid governata dall'acronimo SAS (speed, aggressivity, surprise) in cui meno l'opponente capisce bene quello che si sta facendo meglio è.

Ci si fa una risata ma è quasi frustrante la prima volta che vedi alcuni giochini perchè nonostante possano sembrare complicati letti su uno schermo, sono di una semplicità imbarazzante e ti stupisci (almeno io mi son sentito proprio un fesso  :D) a non esserci arrivato da solo, anche se di norma non sono per nulla sbandierati né dal vivo né tanto meno su internet.

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Offline The Spartan

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Re:corta e cortissima distanza
« Reply #7 on: June 27, 2012, 10:16:17 am »
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Grazie.
E' che a me suonano strani i pugni verso le ginocchia ma forse sono io che mi lascio traviare dalla mia ignoranza/incapacità.
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Re:corta e cortissima distanza
« Reply #8 on: June 27, 2012, 16:36:32 pm »
0
aaaa.... non avevo capito.... si, si, si danno..  ;)
Magari non perpendicolari sull'osso o ancora meglio diretti al menisco

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Offline The Spartan

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Re:corta e cortissima distanza
« Reply #9 on: June 27, 2012, 17:21:24 pm »
0
Ci sono nomi per vedere qualcosa di più serio su internet?
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Fanchinna

Re:corta e cortissima distanza
« Reply #10 on: June 27, 2012, 17:29:50 pm »
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Offline Diego

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Re:corta e cortissima distanza
« Reply #11 on: June 27, 2012, 17:51:02 pm »
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John, in franchezza non convincono troppo neppure me i pugni o manate in linea così bassa.
In effetti subendoli, con poca forza son stato sbilanciato  e sono funzionati ma non mi basta  per adottarli nel “mio personale” repertorio.
Per questo considero alcune azioni mano-ginocchio abbastanza didattiche perchè la maggiore sensabilità con le mani aiuta a capire meglio le direzioni di ingaggio del ginocchio e soprattutto con maggiore controllo su se stessi, sul compagno e per rischiare meno di farsi male in allenamento.
L'obiettivo di questi sbilanciamenti “strani” è proprio di far cadere male l'avversario, con l'eventuale danno (cercato) provocato dal suo stesso peso sulle articolazioni  nella caduta in maniera scomposta.

Tranne casi un po' anomali, con posizionamenti particolari in cui sei già con le braccia all'altezza delle gambe avverse,  considero poco  l'ingaggio mano-ginocchio/gamba a favore degli stessi concetti (come direzioni) applicati con azioni di gamba (piede, tibia, ginocchio). In pratica di norma adotto il classico standard di attaccare con la parte alta del corpo quella avversa e con le gambe sotto la cintura avversaria, che soprattutto consente più copertura e alternanza o contemporaneità di attacco in linea alta, media e bassa.

Un'eccezione sono alcuni sbilanciamenti che sono assimilabili a placcaggi in cui ingaggi le gambe o le anche dell'opponente con spalla/ulna/gomito. Per mie mancanze di controllo (e conseguente timore di far male in allenamento) trovo abbastanza difficile allenarle in sicurezza, ci vorrebbe una certa progressione nello studio per applicarle in sicurezza, perchè in sostanza si usa tutto il proprio peso e potere balistico nell'ingaggio e non è facilissimo per me gestirlo perfettamente in movimento e in velocità per evitare il più possibile incidenti.
 
Filmati on line espliciti e davvero interessanti non li ricordo.
Gli impatti ginocchia contro ginocchia ricordo di averli intravisti  nei video di Claudio, anche se più con l'idea di “camminare dentro l'avversario” per “rompere le righe” e aprire varchi per i colpi, più sbattere a terra con sbilanciamenti.
Di sikaran non ricordo di aver mai visto nulla on line, se non calci alti sulla lunga distanza, molto spettacolari, molto taekwondo-style ma non li considero il sikaran “da combattimento”, con movimenti stretti e a corta distanza.
Di silat si trova la classica azione (poco o non contestualizzata affatto) proposta come applicazione di alcuni jurus, dove in posizione molto bassa si va a direzionare il ginocchio avverso con la mano, in modo molto soft. Essendo ignorante non escludo potesse avere qualche funzionalità una volta incattivita nel contesto di origine ma oggi la vedo come didattica e per spettacolo.

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Offline Claudio Alfarano

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Re:corta e cortissima distanza
« Reply #12 on: June 28, 2012, 10:17:55 am »
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E' che a me suonano strani i pugni verso le ginocchia

valutandoli con occhio 'classico' in effetti lo sono.
Difficile immaginare jab, cross, gancio o montante a un ginocchio.
Sono necessarie linee, angolazioni e dunque meccaniche molto diverse
« Last Edit: June 28, 2012, 10:38:11 am by Claudio Alfarano »

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Offline Takuanzen

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Re:corta e cortissima distanza
« Reply #13 on: June 28, 2012, 10:28:20 am »
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Per seguire. :)

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Offline Rev. Madhatter

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Re:corta e cortissima distanza
« Reply #14 on: June 28, 2012, 10:42:16 am »
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Seguo, e aggiungo che ho visto il film e molti di questi colpi al retro ginocchio credo siano per ragioni di coreografia; per i miei due cent: nella thai i colpi che fanno a chiudere dietro il ginocchio servono per far piegare la gamba e creare squilibrio, non sono in realta' molto efficenti come danno,ma l'effetto visivo e' notevole, sembra che il low gli abbia tagliato la gamba...   :)
Peccato che la stupidità non sia dolorosa.
(A. S. LaVey )

il test d'ingresso funziona così
"ISCRIVITI GRATIS
va bene
SONO CENTO €
ma avevate detto gratis
SONO PER LE SPESE DI SEGRETERIA ..."

se ti lamenti, non sei adatto ad essere munto, altrimenti cerimonia del the in arrivo e tutti col collo gonfio ad accoglierti