Sul limite della tolleranza

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Offline West Wind

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Sul limite della tolleranza
« on: June 07, 2012, 17:22:39 pm »
+9
Questo thread fa parte del ciclo "le cronache del centro"
Ed è un thread atipico.
E' da un po' che pensavo di scriverlo,ma non sapevo bene né come impostarlo,né se questa sezione andasse bene,in quanto non parla solo di DP.
Ma andiamo per ordine.
Il mio superiore si chiama Daniela,ed è il capo che ogni dipendente vorrebbe avere.
Se capita di arrivare un paio di minuti in ritardo non se la prende.
Se le si chiede gentilmente una proroga di un termine per consegnare un dato o una statistica,la concede senza problemi.
Anche nei casi in cui si sbaglia in modo evidente,è sempre molto indulgente.
Il problema,se di problema si puo' parlare,è che applica la stessa tolleranza indiscriminata anche verso gli accolti.
Ma è meglio procedere per "temi".
Affrontiamo il tema dei bagagli.
Purtroppo il centro dove lavoro non offre la possibilità di depositare i bagagli delle persone.
Essendo i frequentatori del centro per la stragrande maggioranza persone senza fissa dimora,TUTTI i loro effetti personali sono chiusi alla meno peggio nelle borse/valige che si portano appresso.
Fino a qualche tempo fa,avevamo permesso loro di lasciarle al centro,con l'avvetimento che noi non eravamo responsabili di eventuali furti.
Contemporaneamente a questa decisione a cui io mi ero opposto senza che mi venga dato ascolto,i responsabili avevano chiesto al comune un deposito bagagli a basso costo (se gratis non era possibile) per i frequentatori del centro.
Ovviamente è stato risposto picche,e i bagagli hanno continuato a proliferare,fino ad inizare a occupare quasi UN TERZO DELLA STRUTTURA.
La decisione di toglierli è stata presa quando,in contemporanea,abbiamo iniziato a vedere dei topi girare allegramente per il centro e la dottoressa che viene a visitare gli accolti che lo desiderano ha riscontrato alcuni casi di scabbia.
Abbiamo dovuto contenere in modo più o meno deciso svariatissime sfuriate da parte degli accolti,che non erano intenzionati a portare via le loro cose.
Infine pero',ce l'abbiamo fatta.
Dopo un paio di settimane pero',si è cominciato a fare eccezioni.
Nel mio lavoro,non è purtroppo possibile trattare tutti allo stesso modo.
Infatti si cerca di "intervenire" sulla persona a seconda dei suoi bisogni,stabilire un parametro non solo è difficile,è anche controproducente.
Ma se concedere "privilegi" dettati dal bisogno personale è necessario,è anche deleterio per gli equilibri già precari di un posto del genere.
E' infatti molto complicato spiegare ad una persona senza casa che non puo' tenere li la sua valgia perchè lui "stà meno male" dell'altra persona.
Ho dato fondo a tutte le mie risorse di mediazione per evitare delle vere e proprie insurrezioni che spesso si manifestavano.
Tuttavia,il numero delle eccezioni è sempre in costante crescita,e il malcontento di quelli che non rientrano nelle eccezioni è sempre più manifestato e,devo ammetterlo,in alcuni casi giustificato.
Il secondo tema è la violenza.
Per quanto mi riguarda,ogni volta che c'erano atti violenti fra accolti cercavo di limitare i danni,alcune volte intervenedo fisicamente quando necessario.
Da qualche tempo pero',per ragioni a me ancora non chiare,il "flusso di violenza" di è modificato.
Sono infatti di meno i casi di violenza fra gli accolti,ma sono in preoccupante aumento i casi di aggressione sia verbale che non nei confronti degli operatori stessi.
Anche quando l'aggressione resta sul piano verbale,siamo sempre sul filo del rasioio.
E qui,come nel caso dei bagagli,io credo bisogni essere particolarmente attenti a tollerare troppo e troppo a lungo.
Quando è capitato a me di venire aggredito,ho contattato subito le mense e i dormitori legati alla rete sociale per informare dell'accaduto e chiedere sanzioni contro la persona.
Ritengo che sia una cosa gravissima:io sono li per aiutarti,non posso tollerare che tu mi aggredisca.
Tuttavia,sempre più spesso questa procedura di ostracismo non viene fatta.
Dietro a questa scelta c'è un ragionamento basato sui bisogni della persona,togliendogli la possibilità di frequentare questi centri,è probabile che al posto di migliorare il comportamento di chi viene estromesso,lo si affossi ulteriormente.
Questo è il ragionamento che viene fatto.
Io sono in disaccordo.
E sono in disaccordo perchè per tenere a galla un accolto,non possiamo rischiare di perdere tutta la baracca.
Se la violenza contro gli operatori viene tollerata e non sanzionata nel modo più pesante possibile,presto o tardi chiunque si sentirà in diritto di spintonare o schiaffeggiare l'operatore perchè non ha fatto il caffè.
Andando nel pratico,due giorni fa sono stato minacciato con la punta di un ombrello.
Sembra quasi divertente,ma parliamo comunque di una punta di ferro puntata alla faccia.
Ho strappato l'ombrello dalle sue mani,l'ho gettato in strada e gli ho detto di non provare a tornare,perchè nel caso lo avesse fatto avrei avvisato la mensa del suo gesto e non gli avrebbero erogato i pasti.
Una cosa analoga è successa questa mattina alla mia capa,un uomo di origine bulgara si era tolto la cintura minacciando di colpirla con essa se non le avesse dato subito un maglione.
Se non fossi intervenuto bloccandogli il braccio da dietro e portandogli via la cintura,probabilmente l'avrebbe colpita.
Ma lei rifiuta di segnalare alla rete sociale questo fatto.
Spesso l'eccessiva tolleranza ci porta davvero vicini all'orlo del baratro
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Offline Crux

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Re:Sul limite della tolleranza
« Reply #1 on: June 07, 2012, 17:25:16 pm »
+2
come side effect secondo me' sei uno tra gli utenti del forum ad avere maggiore esperienza di casi reali e potenzialmente pericolosi.
In generale reputo che la scherma debba ridurre le azioni ai minimi termini per essere bella.

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Offline Rev. Madhatter

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Re:Sul limite della tolleranza
« Reply #2 on: June 07, 2012, 17:34:46 pm »
0
Esperienza a mille e i solito complimneti,ma capisco il senso della discussione...
Inutile dire che con me sfondi una porta aperta.

Come giustificano la cosa i "superiori"?
Peccato che la stupidità non sia dolorosa.
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Offline Aliena

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Re:Sul limite della tolleranza
« Reply #3 on: June 07, 2012, 17:39:19 pm »
0
High-functioning sociopath. With your number.


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Offline West Wind

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Re:Sul limite della tolleranza
« Reply #4 on: June 07, 2012, 17:40:33 pm »
+1
Esperienza a mille e i solito complimneti,ma capisco il senso della discussione...
Inutile dire che con me sfondi una porta aperta.

Come giustificano la cosa i "superiori"?

La giustificano con un ragionamento che da un certo punto di vista è giusto.
Loro affermano che isolando l'accolto reo di aver aggredito un'operatore non si migliorano né le sue capacità relazionali né il suo comportamento.
E a tutti gli effetti è vero.
Pero' alla fine quello che deve gestire i casini sono io.
E' come se stessero guidando una macchina facendola andare tantissimo su di giri,ma poi il meccanico che deve tenerla assieme sono io.
Fra cinque minuti dovrebbero arrivarmi i dati mensili e il report trimestrale dalla tirocinante.
Vi sapro' dare qualche numero preciso per farvi avere un'idea della mole di lavoro con cui ci ritroviamo,e quindi della polveriera in cui lavoro
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Offline Rev. Madhatter

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Re:Sul limite della tolleranza
« Reply #5 on: June 07, 2012, 17:43:08 pm »
0
Ok, ma dovranno avere una qualche proposta:

Come vengono sanzionati gli atteggiamenti violenti, se non potete adottare l'allontanamento?
Peccato che la stupidità non sia dolorosa.
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Re:Sul limite della tolleranza
« Reply #6 on: June 07, 2012, 17:56:19 pm »
0
Ok, ma dovranno avere una qualche proposta:

Come vengono sanzionati gli atteggiamenti violenti, se non potete adottare l'allontanamento?

Con il dialogo e la prevenzione.
Non è una battuta,me l'hanno detto sul serio.

Ho un paio di dati: in marzo abbiamo avuto nel complessivo 2268 presenze complessive nel centro.
81 presenze giornaliere di media.
66 Nuovi.

In aprile 2716 presenze nell'arco del mese.
97 giornaliere.
92 nuovi.

In maggio 2492 mensili 89 al giorno.
71 nuovi.


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Offline Fabio Spencer

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Re:Sul limite della tolleranza
« Reply #7 on: June 07, 2012, 19:02:48 pm »
+1
Ti do ragione su tutta la la linea.
Se delle eccezioni devono esserci (mi riferisco per esempio al discorso valigie) che siano appunto eccezioni, quindi numericamente limitate.
Ma i responsabili devono mettere in preventivo che più ce ne sono e più si va a destabilizzare il gruppo.

Per le sanzioni a chi adott aun comportamento violento sono ancora più d'accordo.
Siete volontari, ma non dovete diventare dei martiri, va bene l'aiuto all'accolto, va bene cercare di evitargli situazioni che lo "costringano" ad adottare comportamenti peggiori, ma per quanto persone in difficoltà immagino siano comunque maggiorenni e capaci di intendere e volere.
Quindi responsabili delle proprie azioni.
Ogni volta che leggo i tuoi post dedicati alle cronache del centro ringrazio che esistono persone come voi.
"vi prego di notare l'eleganza del piano nella sua semplicità...."

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Offline Rev. Madhatter

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Re:Sul limite della tolleranza
« Reply #8 on: June 07, 2012, 19:17:42 pm »
0
Ok, ma dovranno avere una qualche proposta:

Come vengono sanzionati gli atteggiamenti violenti, se non potete adottare l'allontanamento?

Con il dialogo e la prevenzione.
Non è una battuta,me l'hanno detto sul serio.


Appero', e di che ti lamenti allora?
Su,dialoga e previeni  XD

Ok,sul serio,non esistono provvedimenti sanzionatori?  ???
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Re:Sul limite della tolleranza
« Reply #9 on: June 07, 2012, 20:19:40 pm »
0
Ok, ma dovranno avere una qualche proposta:

Come vengono sanzionati gli atteggiamenti violenti, se non potete adottare l'allontanamento?

Con il dialogo e la prevenzione.
Non è una battuta,me l'hanno detto sul serio.


Appero', e di che ti lamenti allora?
Su,dialoga e previeni  XD

Ok,sul serio,non esistono provvedimenti sanzionatori?  ???

Per esserci ci sono,l'espulsione e l'allontanamento dal centro.
Ma la politica corrente è di evitarli.
Quindi ci sono,ma è come se non ci fossero
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Re:Sul limite della tolleranza
« Reply #10 on: June 07, 2012, 20:23:25 pm »
0
Ti do ragione su tutta la la linea.
Se delle eccezioni devono esserci (mi riferisco per esempio al discorso valigie) che siano appunto eccezioni, quindi numericamente limitate.
Ma i responsabili devono mettere in preventivo che più ce ne sono e più si va a destabilizzare il gruppo.

Per le sanzioni a chi adott aun comportamento violento sono ancora più d'accordo.
Siete volontari, ma non dovete diventare dei martiri, va bene l'aiuto all'accolto, va bene cercare di evitargli situazioni che lo "costringano" ad adottare comportamenti peggiori, ma per quanto persone in difficoltà immagino siano comunque maggiorenni e capaci di intendere e volere.
Quindi responsabili delle proprie azioni.
Ogni volta che leggo i tuoi post dedicati alle cronache del centro ringrazio che esistono persone come voi.

Riferendomi alla parte che ho evidenziato,alcuni si approfittano e basta,ma altri sono utenti psichiatrici,affetti da vere e proprie patologie mentali e psicosi.
Altri hanno una doppia diagnosi,ovvero una patologia mentale,quindi spesso con relativa terapia farmacologica che noi abbiamo il compito di somministrare (cosa che tre mesi fa non avevamo) abbianata pero' a dipendenza alcol o droghe
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Offline Crux

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Re:Sul limite della tolleranza
« Reply #11 on: June 07, 2012, 22:36:43 pm »
0
ti muovi all'interno di uno scenario difficilissimo: gente che non ha nulla da perdere (a parte l'allontanamento ma che nn viene usato) ed imprevedibile per stile di vita, alcool, droghe, gestirle solo con il dialogo a volte credo sia quasi impossibile.
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Re:Sul limite della tolleranza
« Reply #12 on: June 08, 2012, 01:27:09 am »
0
Francamente non ho idea di come tu riesca a fare tale lavoro...

Io finirei come in taxi driver dopo una settimana.
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Offline happosai lucifero

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Re:Sul limite della tolleranza
« Reply #13 on: June 08, 2012, 09:52:42 am »
+2
WW, l'unica secondo me è martellare con i superiori. magari scrivi una lettera che sia moolto ben argomentata, incredibilmente pragmatica, in cui motivi la tua posizione e casomai prospetti uno scenario realistico che potrebbe avverarsi qualora la politica della direzione non cambi leggermente. e poi verbalmente, al momento opportuno, fai notare i singoli episodi al tuo superiore, falle notare che la loro frequenza ed eventualmente la loro gravità aumentano... insomma, è necessario farle capire che non può esistere un educatore che non abbia un minimo di autorità. voi lì siete degli educatori, perché cercate di gestire in modo etico le dinamiche sociali. se non godete di un minimo di autorità, quando avete da ridire su qualcosa quelli vi sbranano, con grosse conseguenze anche sulla vita e sulla salute degli accolti più pacifici, che non vedono garantiti i loro diritti per colpa degli altri accolti, ma anche per colpa 'vostra', perché non attuate i provvedimenti sanzionatori che dovrebbero salvaguardarli dai soprusi degli altri. il tuo superiore deve capire che è necessario uno strumento per privilegiare una condotta civile ad una condotta violenta, perché una volta che tutti gli accolti avranno capito che la condotta mite non paga, faranno quel cazzo che gli pare, e quando riceveranno un 'no' non se ne cureranno, consapevoli che è sufficiente alzare la voce o minacciare voi con un oggetto per aumentare le possibilità di averla vinta, senza alcun rischio di punizione. e poi, chiederei al tuo superiore, una volta che avrete perso qualunque autorevolezza, una volta che gli accolti sapranno di potervi maltrattare rimanendo impuniti.. se uno di voi finisce in ospedale? se una di voi viene violentata e/o picchiata? oggi, il tuo capo se la sente di assumersi la responsabilità delle conseguenze che le sue scelte avranno su di voi domani? il sistema è destinato a collassare.. dacci dentro
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Offline happosai lucifero

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Re:Sul limite della tolleranza
« Reply #14 on: June 08, 2012, 09:57:51 am »
0
un'ultima considerazione. non è un caso se la polizia porta un'arma e una divisa. voi dovete recuperare l'arma. e, se non ce l'avete, credo vi farebbe comodo anche una divisa
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