Cina e antica Grecia - sul qi

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Offline Li Yongde

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Cina e antica Grecia - sul qi
« on: February 21, 2010, 14:22:03 pm »
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jing, qi, shen  =  thumòs, psukè, noos ???

rileggendo un saggio sulla cultura greca,
riguardo i poemi omerici si parlava di
tre termini che indicavano l'anima.
Il thumòs in particolare era ciò che
lasciava il corpo al momento della morte.
Mi è venuto subito in mente il parallelo con "jing" - vitalità,
 dato che thumòs si riferisce anche a parti del corpo.

Psukè è invece il soffio che spira al momento della morte.

Certo, mi rendo conto che il parallelo è tra due culture lontane,
ma a me è saltato subito agli occhi.

voi che ne dite?? si accettano sfondoni,
ma solo peggiori dei miei.

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muteki

Re: Cina e antica Grecia - sul qi
« Reply #1 on: February 21, 2010, 14:49:33 pm »
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mi permetto di intervenire pur non essendo un praticante di arti cinesi, ma il mio background culturale un po' misto mi spinge, da un lato, ad appoggiare questo paragone, dall'altro a porre dei distinguo.

il concetto di qi si lega in modo profondo a una particolare visione dell'essere che è forse troppo particolare per essere accostato alle visioni classicistiche nostrane. cionondimeno i contatti tra mondo ellenico (facendo di tutta l'erba un fascio) - alessandrino ed estremo orientale sono storicamente (e archeologicamente) provati, come anche i rispettivi influssi a livello filosofico (e spesso anche in termini di pura iconografia).

i greci collegavano la vitalità alle ginocchia, primo punto a cadere al suolo all'atto della morte. in oriente si parla di "ventre". in entrambe le culture il radicamento della zona vitale cade quindi in basso, laddove certe linee "virtuali" spingono nel radicare il nostro baricentro.

ma il concetto di qi appare ben più ampio di quello di "anima" individuale, essendo il qi un "quid" alla base di ogni cosa. già in altre occasioni ho posto un raffronto tra il cristianesimo (in senso lato) e il taoismo, due modi di pensiero che nascondono diversi punti di contatto, ma nel caso da te citato, più che di parallelo parlerei di coincidenza di alcuni principi, sebbene il contesto sia forse troppo distante per parlare di vere similitudini...

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Offline RR

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Re: Cina e antica Grecia - sul qi
« Reply #2 on: February 21, 2010, 16:30:02 pm »
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sono riflessioni che si possono ben fare, con le dovute differenze per evitare di fare una zuppa..ma sì, è davvero probabile che sul piano delle "esperienze" (ma a noi arrivano le "parole") vi fossero scoperte comuni... Platone parlava di una tripartizione dell'anima , legata alle funzioni fisiche, emozionali e intellettive..e quest'ultima è quella nobile (come lo shen) che sopravvive alla morte..ma credo che certe cose si possano o forse si debbano approcciare più dal punto di vista esperienziale che dottrinario o culturale...
insomma gente come Platone o Lao TZe probabilmente descriveva "esperienze"...non parlava di immortalità dell'anima tanto per giocare coi pensieri..

dal punto di vista di filosofie e idee si possono creare tanti bei castelli  concettuali, ma rischiano di essere inutili senza un approccio pratico e una esperienza diretta... attraverso una pratica rivelatoria , le parole degli antichi appaiono meno oscure, e forse appaiono anche i punti comuni tra idee, concetti e pratiche lontane nel tempo e nello spazio..