Le intolleranze alimentari sono una forte realtà, il fatto che si sia più sensibili ad esse quando si sta male è normale, ma questo non toglie che si debbano evitare quando si sta bene, anche se non si risente dei sintomi.
Il problema a questo punto, è che ad oggi nessun test per le intolleranze si è dimostrato scientifico e ripetibile.
Andate a rifare lo stesso test dopo una settimana ed il risultato cambierà.
Questo non toglie importanza alle intolleranze, ma solo ai test.
I test devono essere quindi presi come linea di massima, e non come limite alla dieta.
Nel sito postato da Morgana si parla di evidenze secondo cui l'uomo arboricolo fosse solo erbivoro e fruttariano.
Sarebbe stato interessante la citazione di una fonte, perchè invece a quanto mi risulta sia lo studio dei resti, che della dentatura degli ominidi indicano che siamo passati da cacciatori opportunisti di piccole prede, uova, insetti o carcasse cacciate da altri, a cacciatori in gruppo con lo sviluppo del linguaggio e quindi della coordinazione di squadra.
E' giustissimo che le graminacee siano cibo per uccellini e che il processo cui le dobbiamo sottoporre per mangiarle le renda calorie vuote come il pane, la pasta, ecc.
E' giustissimo che il latte sia cibo per vitelli, che nemmeno una mucca adulta beve volentieri, e che in realtà sia causa di carenze di calcio, e non cura.
Riguardo alla carne ed alle sue tossine, che il sito cita giustamente nella sua tesi dell'ominide fruttariano non supportata dagli studi sul paleolitico, il problema non è l'assunzione di carne in se, ma l'assunzione di carne proveniente dall'allevamento.
La carne degli animali liberi e selvaggi contiene gli stessi grassi sanissimi del pesce, e non grassi saturi.
Inoltre non contiene metalli, antibiotici, psicofarmaci, anabolizzanti, cereali (danno alle mucche i cereali tostati per farle ingrassare, e a noi ce li vendono a prezzi esagerati per "mantenere la linea" ) e tutto il resto.
Il processo poi di conduzione al macello e di uccisione, porta l'animale in un luogo pieno di feromoni d'allarme, emessi dai precedenti animali prima dell'uccisione. Questo scatena in loro il rilascio di tossine e di cortisolo.
Cacciare un animale libero, invece, non ha lo stesso effetto sulla sua carne, che oltretutto è pulita, magra e priva di grassi saturi derivanti dall'alimentazione con cereali, che sono cibo per uccelli.
Inoltre sia gli esseri umani che gli animali, in condizioni di cattività e di sovrappopoloazione (tipico allevamento o città umana) producono fiumi di cortisolo, che li porta ad intossicare la carne e a demolire i muscoli e ad ingrassare. (la "fame nervosa" ).
E' verissimo che molti studi indicano nella scarsa alimentazione una delle chiavi per la longevità.
Ma è anche vero che quando il nostro corpo si è formato mangiavamo poco ma di enorme qualità.
In una mela c'erano i microelementi contenuti oggi in 5 mele, non esisteva mangiare cereali tostati o prodotti di farine, che sono alimenti solo calorici ma vuoti di nutrienti.
La carne era quello che era, il pesce non era una ferramenta, bastava veramente mangiare qualche noce, qualche insetto, un po' di frutta e dell'insalata per essere a posto e sani.
Riguardo a quello che dice il sito sulla completezza delle proteine vegetali, è una parte che un po' fà sorridere:
Sappiamo con certezza che gli amminoacici contenuti nei vegetali sono incompleti e non utilizzabili dal nostro corpo per sintetizzare proteine complete, tuttavia c'è un escamotage per cui i vegani sopravvivono lo stesso, sia che lo facciano consciamente che ogni tanto per caso:
mischiare cereali e legumi non nello stesso giorno, ma nello stesso pasto.
In questo modo riusciamo a sintetizzare proteine complete.
Questo non significa pasta e fagioli, ma piatti come la zuppa d'orzo, avena, farro, con ceci e legumi vari.
Tornando in topic "intolleranze alimentari", se è difficile individuare le intolleranze individuali, possiamo lo stesso provare ad eliminare tutti i cibi cui sono intolleranti tutti gli esseri umani, come graminacee, latte, bibite, cibi alterati chimicamente, carne di bestie allevate, pesce non allevato (per il pesce vale il discorso contrario: quello d'allevamento è libero dagli inquinanti del mare), margarina, patate (un cibo salva vita in carestia, ma che fuori delle carestie dovrebbe essere tenuto a distanza, tant'è vero che si deve cuocerlo per renderlo commestibile) ecc.
Tempo fa sul vecchio forum mi presi dei nomi perchè affermai questo:
- il sale è la vera causa di infarti e problemi pressori
- il sale (NaCl) deve stare nel mare, e nemmeno i pesci d'acqua dolce lo sopportano
- il sale ci frega attenuando il desiderio di salato che in verità è rivolto ai sali minerali e non certo al cloruro di sodio
- il corpo funziona benissimo quando la pompa sodio-potassio è a sfavore del sodio, quando invece è a favore del sodio abbiamo ritenzione liquida, edemi, meno forza, meno elasticità nelle arterie ecc.
- da esattamente 12 anni quest'anno vivo senza assumere sale da cucina, tranne quando sono ospite e non mi va di fare lo schizzinoso, e sto benissimo.
Fui attaccato da persone del campo medico che certamente sanno a memoria più libri di me sull'argomento, e che hanno studiato la solita fuffa di stato insegnata all'università. ( che è comunque meglio dell'ignorante totale che si mette a studiare ogni cavolata anticonformista, alternativa e complottista sul cibo )
Ora, con felice sensazione di rivalsa e di giustizia, dichiaro che negli stati uniti si sono rotti di dare la caccia ai grassi, cosa che li ha portati a centuplicare l'obesità e i problemi cardiaci, ed hanno invece identificato nel sale la causa di molti problemi, emettendo una legge perchè le dosi di sale siano abbassate moltissimo in tutti i ristoranti, fast food, produzione di cibi.
Tornando ai grassi... gli eskimesi non soffrono di problemi cardiaci e mangiano grasso dal mattino alla sera, senza sale e cereali.
Quando vengono a vivere da noi acquistano le stesse probabilità di problemi cardiaci, questo ha fatto riflettere molti sui cereali. (intendo i cereali come li mangimao noi, ovvero kellogs, pasta, pane, pizza, ecc. )