ABC della tattica dell'outfighting

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Offline Ale_ale

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ABC della tattica dell'outfighting
« on: February 15, 2013, 10:17:37 am »
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Una cosa che mi è venuta in mente, ma forse stiamo andando troppo OT e non vorrei che a Max la cosa possa dar fastidio visto il topic: in molte posizioni di guardia si presta attenzione a nascondere almeno in parte l'arma o a rendere ad esempio difficile la valutazione dell'effettiva lunghezza. Non so quanta importanza venga effettivamente data a questi accorgimenti nell'ambito dello scontro, ma il cercare di voler ingannare la distanza è forse un diverso approccio alla finta. 
« Last Edit: February 20, 2013, 10:40:50 am by Aliena »

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Offline Max

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Re:Re:[Shorinji Kempo] Info
« Reply #1 on: February 15, 2013, 10:21:49 am »
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Concordo.
Beh la ricerca della distanza corretta a mio avviso da un buon 80% di efficacia a quello che fai.
Ingannare ha anche qui la sua valenza e come per lo "scoprire" volutamente un fianco ha i suoi pericoli. Nella boxe ad esempio ci sono spesso atleti che invitano a colpire abbassando la guardia, è sicuramente un fattore più psicologico che tattico ma ne ho visti che al colpo conosciuto hanno schivato e ricolpito. Ugualmente stare all'interno della distanza dell'avversario è pericoloso ma se ben sfruttato molto vantaggioso.

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Offline Crux

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Re:Re:[Shorinji Kempo] Info
« Reply #2 on: February 15, 2013, 16:33:41 pm »
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Una cosa che mi è venuta in mente, ma forse stiamo andando troppo OT e non vorrei che a Max la cosa possa dar fastidio visto il topic: in molte posizioni di guardia si presta attenzione a nascondere almeno in parte l'arma o a rendere ad esempio difficile la valutazione dell'effettiva lunghezza. Non so quanta importanza venga effettivamente data a questi accorgimenti nell'ambito dello scontro, ma il cercare di voler ingannare la distanza è forse un diverso approccio alla finta.

non tutti gli inganni sono finte, certamente si puo' e si deve giocare sulla misura, i piu' bravi riescono a stare nella zona grigia tra il fuori ed il dentro dando l'impressione di essere o troppo distanti o troppo vicini (forse affine al nascondere il reale allungo dell'arma?), pero' per come l'ho messa prima la "finta" non e' altro che un colpo normalissimo che pero' cambia direzione all'ultimo istante, non avrebbe senso farla da fuori misura perche' uno se ne potrebbe infischiare (non essendone minacciato) quando invece lo scopo e farlo reagire a muzzo di cane! e' come suonare il campanello per farci aprire la porta, per farlo bisogna essere gia' fisicamente sull'uscio di casa e quindi a giusta misura, nessuno aprirebbe la porta se riceve una telefonata del tipo: "weee guarda che sono a mezz'ora di strada apri che arrivo", tutte le azioni "finte" cioe' quelle fatte da cosi' lontano che non arriverebbero mai vanno bene in ottica di programmazione o deprogrammazione delle intenzioni altrui o come indagine per andare a vedere i movimenti automatici di risposta senza rischiare troppo, idealmente in questi casi se si sta' fermi non si darebbe nessuna informazione utile e non si rischierebbe nulla ma come ho scritto prima chi e' bravo da' la falsa impressione che sia giusto reagire.

e' un po' macchinoso ma spero di aver espresso il concetto in modo comprensibile  :-[
In generale reputo che la scherma debba ridurre le azioni ai minimi termini per essere bella.

"Using derogatory descriptions of other members for not sharing the same opinion and acting obnoxiously condescending and self-important doesn't exactly give you the appearence of having an adult mind. "

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Re:Re:[Shorinji Kempo] Info
« Reply #3 on: February 15, 2013, 16:52:09 pm »
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P.S.

con azioni "finte" da fuori misura intendo quelle che non sono fatte con l'intenzione di andare a bersaglio e quindi non sono vere finte (che in realta' e' un colpo vero con inganno)
In generale reputo che la scherma debba ridurre le azioni ai minimi termini per essere bella.

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Re:Re:[Shorinji Kempo] Info
« Reply #4 on: February 15, 2013, 17:46:39 pm »
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esempio semplicissimo, sempre attingendo dalla solita boxe (che per me si presta bene poiche' e' semplice e chiara ma con mille varianti): il pugile A tira un jab da fuori misura che sfiora a malapena il guantone avanzato del puglie B; Programmazione: A sta' fuori misura usando un footwork dinamico ed ogni tanto mette questo jab a scopo di scandaglio, B attende perche' non si sente minacciato e non ha intenzione di prendere l'iniziativa o per volonta' sua o perche' non ha un footwork dinamico come A (ok situazione particolare ma non inverosimile che si presta bene per l'esempio che voglio fare), A ad intervalli piu' o meno regolari mette questo jab inutile, B le prime due volte da' l'impressione di reagire ma si accorge che A e' troppo lontano (lo aspetta), A dopo la terza o quarta volta che fa questa azione in cui entrambi non rischiano nulla vede che B non fa' nenache un mezzo passetto indietro od in avanti in quanto ha deciso di ignorare questo disturbo inconcludente anzi e' contento che A si stanchi! Esecuzione: A porta il solito jab, B non reagisce e' inutile! A questa volta chiude la misura per davvero avvantaggiandosi della non reazione di B per portare una combinazione di 1-2 di cui il secondo colpo e' quello principale, il jab in questo caso e' stato il primo tempo di una azione di seconda intenzione effettuata in due tempi, prima era usato come programmazione alla non reazione, la trappola e' scattata solo dopo che la programmazione e' andata a buon fine, si potrebbero fare altri mille esempi di programmazione o deprogrammazione ma e' una cosa che riesce solo da fuori misura, a giusta misura ci sono le finte e sottomisura neanche quelle.
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Re:Re:[Shorinji Kempo] Info
« Reply #5 on: February 16, 2013, 16:03:14 pm »
+1
la morale e' identica a quella della fiaba: Al lupo Al lupo!  od anche al meccanismo di accomodazione farmacologico! il cervello ha una limitata capacita' di processare informazioni come sono limitati il numero di recettori cellulari che si legano alla molecola di farmaco, raggiunto un certo picco gli stimoli successivi vengono ignorati per "saturazione" chi e' esperto riesce a vagliare quali input processare e quali scartare, sta' al gioco avverso presentargli le cose per fare in modo che processi gli elementi "sbagliati" ed ignori quelli importanti (si potrebbe parlare anche di terza intenzione quando si capisce  il tentativo di programmazione avversa e si sta' al gioco finche' conviene o per creargli l'illusione che quello che sta' facendo gli procuri l'effetto voluto, deprogrammazione quando gli si interdisce la sua programmazione con la nostra), in generale piu' la si tira per le lunghe e piu' si e' a rischio di un attacco diretto quindi e' necessaria una grande agilita' e mobilita' per impostare una strategia del genere.
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Offline Max

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« Reply #6 on: February 18, 2013, 10:06:45 am »
0
Ottima analisi Crux. Condivido.
Magari suggerirei di spinoffare non per nulla ma parlandone qui praticamente leggiamo io te e Ale, agli altri, che dello SK non frega un azzo, non arriva la discussione su finte e trappole che mi pare interessante e soprattutto molto molto cross.
Max

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Offline Aliena

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Re:ABC della tattica dell'outfighting
« Reply #7 on: February 20, 2013, 10:46:40 am »
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Spinoffato, se avete un titolo migliore fate un fischio.  :)



P.S. Quando c'è da dividere una discussione...segnalate! Non sempre riesco a seguire tutte le discussioni, per cui anche se parlate di spinoffare nel thread io non me ne accorgo...e il discorso sullo spinoff comunque sparisce perchè OT.  ;)
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Offline beppegg

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Re:ABC della tattica dell'outfighting
« Reply #8 on: February 20, 2013, 11:26:26 am »
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Ecco, io a questo discorso delle finte sono interessatissimo.

Da "noi" c'è ancora la leggenda metropolitana "nel wing chun delle finte ce ne freghiamo perché agiamo sull'intenzione dell'attacco[1] quindi anche se era una finta la nostra azione è efficace lo stesso".

Discorso che regge finché si parla di "finte" finte, quelle sostanzialmente non credibili... Meno valido se la finta serviva proprio a farti fare quell'azione che ti vanti di effettuare comunque[2]! :P

In definitiva sono poco allenate e c'è poca conoscenza dell'argomento, per altro importantissimo.
 1. come se gli altri agissero sull'effetto dell'attacco... :dis:
 2. leggasi: cadere nel tranello
Dio c'è, ma non sei tu: Rilassati!!!!

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Offline Crux

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Re:ABC della tattica dell'outfighting
« Reply #9 on: February 20, 2013, 11:49:10 am »
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in teoria se si e' gia' a giusta misura la contraria alla finta (due tempi) e' proprio l'attacco diretto (un tempo)  :thsit:

per questo e' necessario mantenere l'iniziativa perche' chi reagisce sara' sempre un po' in ritardo.
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Re:ABC della tattica dell'outfighting
« Reply #10 on: February 20, 2013, 12:16:09 pm »
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il discorso delle finte e' venuto fuori perche' nelle dimostrazioni di AM in genere chi difende "vince" sempre aspettando l'attacco ed effettuando una parata e risposta od una uscita in tempo (schivata con contrattacco) od un attacco in tempo (anticipo), nei primi due casi queste tattiche sono le situazioni in cui chi attacca dovrebbe utilizzare una finta.
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Re:ABC della tattica dell'outfighting
« Reply #11 on: February 20, 2013, 15:16:02 pm »
+1
Rimanendo nel discorso demo e in genere nelle basi delle tecniche l'attacco è per lo più un colpo singolo o al massimo due colpi. Affinchè si faccia e si possa studiare la data tecnica è anche necessario che esso, l'attacco, sia portato corretto. Per corretto intendo anche con la giusta forza e rapidità anche se magari non dall'inizio. Io dico sempre che ci si allena in due, chi attacca studia i suoi movimenti chi difende le difese e se uno dei due dorme non si impara bene.
Fatta la tecnica si deve passare al suo uso e quindi viene da se che l'attacco non sarà mai sempre pulito e mai sempre singolo. Studiare, a mio avviso, deve anche dare l'occhio su cosa l'avversario fa, finte comprese.
Tranelli e finte diventano, sopratutto nel duello/ring un arma molto importante.

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Offline Crux

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Re:ABC della tattica dell'outfighting
« Reply #12 on: February 20, 2013, 16:07:03 pm »
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e' una cosa presente anche nei kata a coppie, in genere sono studiati piu' per esercitarsi nelle difese che non negli attacchi in quanto quest'ultimi sono in genere molto basici (prima intenzione 1-2 tempi) quando invece, e sono d'accordo con te, ci si allena in due attaco/difesa, ma sullo stesso piano, allora non si puo' piu' fare a meno di certe dinamiche od astuzie che si usano anche in contesti piu' "realistici" come lo sparring (che sempre allenamento e', la realta' e' una altra cosa), vedo in generale nelle AM un uso anche raffinato della seconda intenzione in difesa ma poca attenzione verso l'attacco.
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