Secondo la mia "fonte" dovrebbe essere migliorato nel senso di un maggior contatto, dell'inserimento (credo recente) di tecniche (non so bene quali) di proiezione quindi un kumite un po' più "serio"... a me resta cmq sullo "stomaco" il point, però a quel punto preferirei un full contact point col ko...
Io invece ho fatto la pace e poi decisamente rivalutato il point, soprattutto dopo aver imparato a "leggerne" le prestazioni sotto la lente della PA. Il point full con KO sarebbe certamente qualcosa di più vicino all'idea originale del combattimento nel Karate ma dubito che avrebbe un'alta partecipazione.
La tua fonte potrebbe darti qualche esempio video su quanto dice? Mi interessa.
Ryujin ha ben detto, io ho vissuto il passaggio Italiano dal JKA style al WKF style, introdotto per inplementare la dose di spettacolarità degli incontri, in modo che risultassero godibili per il pubblico non avvezzo o non intenditore, poichè con il sistema JKA, spesso l'incontro era noioso, due piantati li, fermi, ad attendere il buco per entrare.
Nel WKF (per chiarire il dubbio di Ryujin) si è passati a 6 punti in 3 minuti.
Negli anni, ci sono state altre sperimentazioni, come l'eliminazione del numero di punti, quindi a chi più ne faceva in 3 minuti, validando anche i colpi consecutivi, ma ne usciva un vero casino.
Personalmente sono più per l'idea JKA, che trovo maggiormente attinente all'idea stessa del Karate, ma anche a me piace la mobilità, quando ha un senso e una ragione, non certo quando è proforma, perchè spesso vedo saltellare senza costrutto, così tanto per farlo e non mi piace.
Trovo buone le sintesi pensate da Asai per esempio, ma credo fossero spettaoclari già gli incontri come quello famoso e già postato mille volte, fra Enoeda e Kanazawa, dove c'era mobilità, ma con strategia, con costrutto.
In linea di massima però, prediligo la forma JKA, seca e più possibile definitiva.
Una buona prova, l'abbiamo quando capitano tornei open style, con possibilità di Ko, dove vediamo, fatalmente, i saltellatori, fermarsi, aumentare l'attenzione, virare verso colpi più netti e risolutivi, perchè li capita che, saltelli e tocchi, ma quello ti aspetta e ti fredda.
In quei casi, secondo me, ne escono le ragioni del Kumite, che l'istinto di sopravvivenza delimita a un atteggiamento abbastanza univoco.
Come secchezza e incisività degli attacchi sono d'accordo che l'approccio JKA è più attinente, ma non penso che il WKF sia solo spettaccolarizzazione e saltelli senza costrutto.
Il presupposto (soggettivissimo) da cui parto è che il regolamento deve essere univoco, o ci si sfiora ci si cartella, le mezze misure no. Quindi se rimane point no contact, è chiaro che anche un minimo tocco può decretare la sconfitta e quindi offrire un bersaglio fermo è piuttosto decisamente senza senso. Se si gareggia lo scopo è vincere la gara

Ma non è tutto.
Se prendiamo un Aghayev, lui è mobilissimo e balla per il tatami ma ogni sua azione è precisa e finalizzata, un vero mostro.
Aghayev R.vs. Budaev A. WKF.Kumite male team.AZE vs. RUS.07.04.2012. Novosibirsk.Parliamo di un altro dei miei atleti preferiti, Pinna (con Benetello pure molto buono):
Karate Pinna vs Benetello Budo Gala Paris WKF EXCELENTEToglili la sua mobilità e gigante com'è offrirebbe moltissimo il bersaglio ad atleti più brevilinei (quasi tutti) di lui.
Poi oltre alla mobilità ci sono anche altri discorsi su cui non mi dilungo tra cui l'espressione della forza rapida ecc.
Certo, sto prendendo i mostri sacri per la WKF, ma lo stesso stiamo facendo con la JKA quando parliamo dei maestri.
A livello medio solitamente in JKA vedo un bagaglio atletico un po' più povero rispetto che in WKF ad esempio:
I Torneo Columbus Italia 2012 Karate do Shotokan JKA 14.Jeany Castañeda 1er vuelta.mpgNon che queste atlete siano così male, anzi, però come espressione di forza e di atletismo a me piacciono meno rispetto a tipo queste:
Karate Kumite Female Final -50 Kg - Hong Li vs Betty Aquilina - WKF Belgrade 2010distanze più lunghe, reattività, scioltezza, riflessi, stiffness, ma anche molta più tecnica nei calci e nelle proiezioni. Secondo me sono qualità importantissime anche se si volesse mai approdare al contatto pieno continuando a mantenere l'impostazione.
La maggior pesantezza degli attacchi JKA (potenziale, almeno finchè qualcuno non adotta l'idea di Ragnaz) è fuori discussione, ma mal si adatta a essere portata in una gara point, e il kumite JKA è alla fine una competizione point dove non valgono i calci bassi, i ganci, non si può acchiappare, non si può andare di ginocchia... quindi decisamente limitata per poter parlare di tradizione.
In sostanza, io sinceramente se volessi portare un atleta a sviluppare qualità atletiche point da portare poi nel full, probabilmente spingerei verso la WKF mi sembra ci siano più margini di crescita. Se volessi portare lo stesso atleta a fare qualcosa di più pesante credo che ci siano contesti ben più consoni che non un point kumite con mezzo contatto in più al corpo: Kick, K-1, Pro Fight, MMA...
Fermo restando che, nel dojo, quando si allena Karate tradizionale, gli attacchi per quanto mi riguarda sono JKA style e tali devono essere portati quando non è più tempo di sfiorarsi
