Paguro e Ragnaz, qui permettetemi una correzione.
Verissimo che l'allenamento deve essere specifico.
I saltelli sono specifici per la disciplina (pliometria, stiffness) e l'espressione di forza ne giova anche e soprattutto durante il match. In questo caso stiamo parlando di forza rapida.
In realtà la contrazione pliometrica da' un boost anche alla forza esplosiva, quella usata negli incontri full, ma essendo che, laddove c'è contatto e azione prolungata la perdita continua di contatto col terreno comporta da un punto di vista tecnico e tattico enormi svantaggi, va ricercata in altro modo.
Ma finchè si gareggia col point senza contatto, saltellare è vincente. Uno che non si muove o si muove poco viene fulminato e si ritrova un ippon come se niente fosse.
Nota a lato: se un atleta di ippon kumite non mi regge 3 minuti di match solo perchè sta saltellando per quanto mi riguarda abbiamo un grosso problema.
Non parliamo della stessa cosa Ryujin.
Mi sta bene tutto quello che dici, ma se esemplifico, ad esempio, che saltare la corda fa bene, ma se lo fai durante un match ti ammazzano, è proprio per dire che, non tutto ciò che è allenante può essere funzionale durante la prestazione agonistica, come le ripetute di un velocista, che se fatte in gara costano care, perchè in gara parti e ti fermi solo dopo l'arrivo.

I saltelli di cui parlo, sono quelli della massa, che non è l'eccellenza.
Parlo di saltelli sul posto, semplicemente su e giù, laddove accade che, non avendo fini strategici, di fatto riducono la visuale e il fiato.
Altro è saltellare spostandosi, togliendo punti di riferimento, cambiando guardia spesso, accennando finte, occupando lo spazio di gara per poter decidere quando e dove attaccare, che è quello che fanno i Benetello, i Pinna, o Agayev ecc.
Sempre di saltelli parliamo, ma in un caso è solo su e giù, nell'altro è strategia di combattimento.
Ovviamente IMHO
