Domanda sulle accademie di judo

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MatteoC

Domanda sulle accademie di judo
« on: April 30, 2014, 13:03:46 pm »
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Ciao, ultimamente mi stavo chiedendo se esistono delle accademie dove insegnano il judo e sono anche "aperte" a 'modalità' di lotta e/o gare riferibili a sistemi di combattimento similari come il 'submission wrestling'.
Mi sembra che diversi atleti sovietici che però combattono ora nelle MMA non disdegnano di partecipare a tornei No-Gi (in realtà molti di questi sono anche sambisti). Voglio dire 'ci si confronta anche con queste realtà a livello agonistico o generalmente è tutto in funzione esclusiva del judo olimpico'?
Spero di essermi espresso correttamente.

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Offline xjej

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Re:Domanda sulle accademie di judo
« Reply #1 on: April 30, 2014, 15:51:51 pm »
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Dove sto(avo) io era/è comunissimo gareggiare di judo E di sambo, qualcuno ha pure fatto qualche garetta di bjj.
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MatteoC

Re:Domanda sulle accademie di judo
« Reply #2 on: April 30, 2014, 15:58:34 pm »
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ok, sambo. Ma No-Gi? tipo FIGMMA, ADCC o NAGA?

tipo lui
Хабиб Нурмагомедов Чемпион Мира 2012 NAGA


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Offline Andy

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Re:Domanda sulle accademie di judo
« Reply #3 on: April 30, 2014, 16:27:38 pm »
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So per certo che qualcuno lo fa, ma sono iniziative dei singoli maestri, penso proprio.

Come nel BJJ vai a fare le gare di Grappling, allo stesso modo lo fanno loro dal Judo...Però sono decisamente meno, immagino.

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MatteoC

Re:Domanda sulle accademie di judo
« Reply #4 on: April 30, 2014, 16:40:26 pm »
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Secondo me il grappling è praticamente la versione No-Gi del jj, perciò è abbastanza normale che jitseri partecipino a tali gare, a meno che non consideriamo come jj sportivo solo il regolamento IBJJF.. basta vedere l'ADCC (che è oggettivamente il campionato di grappling più importante del mondo) e chi ci partecipa..
Ma vedere judoka è molto più raro, probabilmente perchè non è contemplata la pratica No-Gi. In questo volevo capire se eravate a conoscenza di contesti italiani di questo tipo.


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Offline Andy

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Re:Domanda sulle accademie di judo
« Reply #5 on: April 30, 2014, 16:47:26 pm »
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Vero.
L'ho sempre considerato un peccato però, perchè ritengo che un judoka (con ne waza sufficentemente curato, ed i mezzi teoricamente ci sarebbero) avrebbe molto da dire in contesti così.
Però purtroppo la differenza di mentalità è troppo forte...

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MatteoC

Re:Domanda sulle accademie di judo
« Reply #6 on: April 30, 2014, 17:00:30 pm »
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ti ringrazio del contributo perchè hai centrato a pieno il discorso.
Infatti i sovietici hanno un altro approccio e una diversa apertura mentale a tutto ciò che è lotta-aggiungerei 'botte'.
Difatti mi sembra siano gli unici che non hanno problemi a confrontarsi in diversi scenari.

Marcelo Garcia trains with Ruslan Khaskhanov
lasciando perdere le finalizzazioni che si becca (tra l'altro il 'tipico' 'sankaku' sul passaggio di guardia), per un sambista che sta lottando No-Gi con il top che c'è nella lotta a terra mi sembra che l'approccio sia 'cazzuto'.

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Offline xjej

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Re:Domanda sulle accademie di judo
« Reply #7 on: April 30, 2014, 18:17:47 pm »
+5
Premetto che il nogi è una condizione che in allenamento utilizziamo ma non frequentemente.
Bisogna contestualizzare che il gruppo dell' I.O. è un gruppo di gente che vuole far forte e arrivare da qualche parte quindi la pratica è finalizzata a quello. Siccome dobbiamo considerare dal praticante che passa dalle gare regionali al ragazzo che lavora per le olimpiadi, prendiamo una cosa di media, atleta che combatte a buon livello.
Tre appuntamenti nazionali (assoluti, coppa italia e serie A a squadre ) e relative qualificazioni (altri due week end ).
Una mezza dozzina di tornei a livello nazionale/internazionale.
Un'altra mezza dozzina di tornei a livello "abbordabile".
Una settimana di stage sole botte pesanti  estiva, una a Pasqua e una invernale a gennaio.
Una settimanina di eventuale collegiale allargato con la nazionale ad Ostia.
Infiliamo un mese di "stacco" a luglio.
Abbiamo totalizzato 26-32 week end di impegno.
Per quelli citati nella prima riga e buona metà della seconda bisogna considerare calo peso (7-15 giorni di preparazione ) e un minimo di scarico se non addirittura un periodo di tapering per le gare importanti.
In questo casino possiamo inserire un campionatino nazionale di sambo ed un eventuale paio di gare con la nazionale all' estero.
Considerando ragazzi che hanno dieci sessioni di allenamento settimanali ha senso portare via altri week end di competizione per fare esperienza di gara? Io non direi, a maggior ragione considerando le meccaniche di combattimento che a causa dei regolamenti recenti sono diventate marcatamente diverse. C'è poi da aggiungere e valutare il discorso rischio infortuni trovandosi in situazioni regolamentari mai provate ed in contesti tecnico-atletici che mediamente sono, a livello italiano, ancora da venire ( con tutti i contro che questa cosa può avere ).

Per quel che rigurda i russi la valutazione è imho errata nel presupposto.
Quanti praticanti di sport di lotta a diverso livello ci saranno in russia ? Spariamo una cifra a caso, secondo me non meno di quattro-cinque milioni. Quanti i praticanti in italia ? Io dico che tra judo, lotta, bjj e grappling non arriviamo a centomila.
Vuol dire che in russia di praticanti "medi" che hanno tempo (ed interesse) per dedicarsi ad altro saranno un milioncino. Se un quarto di questi lo facesse davvero sarebbero già bei numeri.
E' dubitativo che gli atleti di alto livello si dedichino ad altro ( eccetto il binomio sambo-judo che ha una marcata commistione di pratica in Russia ).


PS
Scusate il pippone eh.
« Last Edit: April 30, 2014, 18:20:29 pm by Xjej »
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MatteoC

Re:Domanda sulle accademie di judo
« Reply #8 on: April 30, 2014, 22:47:29 pm »
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ti ringrazio infinitamente della risposta.
Mi ha chiarito molti dubbi.

Probabilmente per i russi hai ragione e credo che in parte questa intervista che ho trovato di Flavio Canto sia alquanto chiarificatrice della questione.

http://www.bjjee.com/articles/bjjee-profile-flavio-canto-brazilian-olympic-judo-medalist-with-a-world-class-ground-game/

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Offline xjej

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Re:Domanda sulle accademie di judo
« Reply #9 on: May 01, 2014, 06:33:25 am »
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Attenzione che Canto è fondamentalmente un judoka "vecchie regole", con quindi una diversa parentela tra judo e bjj
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MatteoC

Re:Domanda sulle accademie di judo
« Reply #10 on: May 01, 2014, 15:29:30 pm »
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io mi sento assolutamente più incline a quella visione della lotta-judo-bjj..
Come mi impressiona negativamente vedere un judoka che a terra si muove come un gatto morto, allo stesso modo provo ribrezzo per la 50/50 e compagnia bella; anzi ti dirò di più, mentre una lotta in piedi in un contesto di gara judo ha pur sempre il suo fascino e riesco a identificarlo con quello che possiamo definire 'sport da combattimento', allo stesso modo credo che in molti incontri, sopratutto di livello alto, nel bjj non ci sia niente di marziale in due tizi con il gi che fanno le forchette ungheresi (vedi keenan-myao).  :vomit:
 
Il mio interesse era anche capire quanti judoka portano avanti/condividono una certa visione.
Però a maggior ragione allora l'intervista di cui sopra conferma ancora di più quello che hai scritto prima, ancora più in un lottatore che diciamo ha una visione 'più old school' e che quindi è maggiormente aperto a determinati scenari, comunque decide (giustamente visto che ha detto che ci campa..) di abbassare il testone e concentrarsi solo sulle competizioni di judo..

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Offline Takuanzen

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Re:Domanda sulle accademie di judo
« Reply #11 on: May 01, 2014, 22:32:29 pm »
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Per seguire.  :)

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Offline xjej

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Re:Domanda sulle accademie di judo
« Reply #12 on: May 01, 2014, 22:47:42 pm »
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Quote
Come mi impressiona negativamente vedere un judoka che a terra si muove come un gatto morto

Anche qui tocca fare un distinguo.
In primis bisogna considerare qual'è l' interesse effettivo del judoka per la lotta a terra? Che % deve impiegare sul totale del lavoro tecnico?
In secondo luogo, dubito troverai gente che si allena come dovuto e a terra sia completamente scarsa, fatti i debiti distinguo.
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MatteoC

Re:Domanda sulle accademie di judo
« Reply #13 on: May 02, 2014, 09:42:27 am »
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Come mi impressiona negativamente vedere un judoka che a terra si muove come un gatto morto

Anche qui tocca fare un distinguo.
In primis bisogna considerare qual'è l' interesse effettivo del judoka per la lotta a terra? Che % deve impiegare sul totale del lavoro tecnico?

Torniamo sempre lì, ovvero l'allenamento in funzione di un regolamento, un contesto sportivo che oggettivamente limita lo svolgimento del 'combattimento sportivo a 360°'.

Quote
Come mi impressiona negativamente vedere un judoka che a terra si muove come un gatto morto

In secondo luogo, dubito troverai gente che si allena come dovuto e a terra sia completamente scarsa, fatti i debiti distinguo.

Non era una critica al 'judoka in quanto tale', ma rispetto alla mia risicata esperienza e per quello che ho visto nella mia accademia e/o in contesti di gara di alto livello.
Di judoka inguardabili a terra ne ho visti tanti, con questo non credo assolutamente che non ce ne siano di molto preparati anche a terra. Io ho un grande rispetto per il judo (attualmente per apprenderne le basi mi sto allenando tre volte a settimana solo nel judo) e anche se mi considero un jitsero (a livello di approccio, mentale sopratutto) penso che il judo potenzialmente sia più completo del bjj. Questo non toglie che tutte le riflessioni di cui sopra nascono dalla mia esperienza personale, e tal volta ho anche l'impressione che da parte dei judoka ci sia una certa 'stizza' nei confronti del bjj, questo perchè imho talvolta l'apertura mentale è piuttosto mancante..


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Offline xjej

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Re:Domanda sulle accademie di judo
« Reply #14 on: May 02, 2014, 13:08:57 pm »
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Il problema è che, fondamentalmente, chissenefrega della completezza se, appunto, non mi interessa?
Il maratoneta è afflitto in qualche modo dall' essere una pippa sui cento metri ?
Il maratoneta allena lo "scatto finale" ? Yes, ma che % è rispetto al totale dell' allenamento totale?
Il judoka "formato come si deve" allena il newaza? Yes ma funzionale a quello che gli serve in modalità e tempistiche.
Quantizzando, un 6-8% della quantità di lavoro settimanale probabilmente finisce in newaza tra lavoro tecnico e randori.


Quote
Non era una critica al 'judoka in quanto tale', ma rispetto alla mia risicata esperienza e per quello che ho visto nella mia accademia e/o in contesti di gara di alto livello.
Per me uno che si allena meno di cinque sere la settimana di tecnica non è uno che gareggia a buon livello. Aggiungerei se possibile un altro paio di mattine.
Yet, quello che a te può sembrare scarso è probabilmente letto con la visione di altre necessità tecniche.
Per capirci il tachiwaza di Vieira è nella media del judoka che fa garette regionali, paragonato a uno forte è una pippa fotonica.
Lo stesso discorso è applicabile ribaltato al judo ergo bisogna capire "scarso" in base a cosa.
Sbagli a pensare che io "difenda" in qualche modo, sto cercando di farti capire che questo concetto di completezza esula dal concetto di specializzazione che è alla base dell' agonismo di alto livello.
Le ore di lavoro tecnico, tattico ed atletico per portare un sedicenne alle olimpiadi quando avrà ventiquattro anni saranno dieci-dodicimila, fatti tu due conti se c'è tempo da buttare a 1000-1200 ore di lavoro all' anno..

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