Capisco che intendi e in parte sono d'accordo con te.
Personalmente ti posso dire che ne penso.
Per me il tabata è un protocollo di allenamento come tanti altri: ha una sua funzione, stimola certi processi, serve per determinate cose, non serve per altre. Per questo non ci vedo né qualcosa da evitare, né qualcosa da osannare.
Questo approccio e questo pensiero derivano da tanti anni di vari sport in cui si son fatte e sperimentate tante metodologie e tante tipologie di allenamento diverse, e con alterne fortune. E, ti dirò una banalità, quando nessuno li chiamava tabata o hiit, quelle tipologie di allenamenti si facevano già, perché non hanno inventato o scoperto nulla di strabilitante.
Come poi diceva xjej tempo addietro in un bel post, esistono anche i 30-20, i 30-10, i 20-10, i 20-20...gli hiit forse non sono adattabili in infiniti modi, ma poco ci manca.
Quel che intendo dire è che lavori come il tabata, una volta che si comprende la teoria dell'allenamento e se ne hanno buone basi, è vista sotto un'ottica ben differente dal neofita che trova scritto in un sito di allenamento come si fa a farlo con burpees et similia.
Infatti, e finisco, l'intento del post in cui ho citato l'articolo di albanesi è quello di ricordare di mantenere la giusta criticità e un ponderato approccio ai metodi di allenamento.