Principi come facile fraintenderli.

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Offline XinYiMan

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Re: Principi come facile fraintenderli.
« Reply #15 on: August 18, 2010, 11:12:27 am »
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Quando avete preso coscenza di ciò?
Quando ci arrivi da solo senza che nessuno te lo spieghi.
E' per questo che alcuni istruttori, grazie a dio, non spiegano tutto, perchè quella spiegazione nella migliore delle ipotesi rimarrà nella testa, e non si trasferirà al corpo, invece l'AM prevede che ad essere educato sia il corpo, quindi tu muoviti come ti dico io, la tua mente non capirà perchè, il tuo corpo prima o poi si(si spera)... :)
Non per contradirti ma nel mio caso capisco le cose nel corpo solo dopo averle capite con la testa. Ad esempio quando a scuola insegnano qualcosa la progressione didattica e sempre teoria e poi pratica!  ;)
Un albero non si giudica forte in base alla lunghezza dei suoi rami, ma dalla profondità delle sue radici!

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Offline Genpachi

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Re: Principi come facile fraintenderli.
« Reply #16 on: August 18, 2010, 14:44:41 pm »
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Ad esempio quando a scuola insegnano qualcosa la progressione didattica e sempre teoria e poi pratica!  ;)
E infatti siamo pieni di baroni che sanno molto parlare e non sanno fare niente.
Noi occidentali siamo convinti che corpo e mente siano due cose separate, e così ci siamo inventati l'educazione fisica e la filosofia, dimentichi dei vecchi principi della tradizione(Silentium est Aurum) e del fatto che in giappone i maestri si dicessero tutto con delle mute cerimonie, come quella del thè, così come oggi e ieri i maestri giapponesi hanno sempre molto dimostrato, e poco chiacchierato.
Dal mio punto di vista chiedere spiegazioni di continuo per comprendere un principio che prevede che sia il corpo ad assorbirlo è il modo migliore per allontanarsi dall'arte marziale e fare la filosofia marziale, ovviamente ognuno ha il suo metodo e lavora come meglio crede, ma personalmente i maestri che cerchino di spiegarsi a parole ritengo siano quelli che non abbiano capito niente di quello che fanno...

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Raven81

Re: Principi come facile fraintenderli.
« Reply #17 on: August 18, 2010, 14:50:51 pm »
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personalmente i maestri che cerchino di spiegarsi a parole ritengo siano quelli che non abbiano capito niente di quello che fanno...

Beh, affermazione un po' forte... non capisco questo astio verso la teoria.


Noi occidentali siamo convinti che corpo e mente siano due cose separate

Dal punto di vista della storia della filosofia questa affermazione risulta quantomeno generica, se non falsa quando proviamo ad applicarla a "pensatori" ben determinati.

"noi occidentali" è una locuzione che mi perplime: non perchè non sia possibile rintracciare elementi comuni e meta-storici nella storia dell'occidente, ma perchè mi pare venga spesso usata con un tono auto-accusatorio e auto-flagellatorio.  :)


« Last Edit: August 18, 2010, 14:53:48 pm by Raven81 Grande Antico Virile »

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Offline Genpachi

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Re: Principi come facile fraintenderli.
« Reply #18 on: August 18, 2010, 14:53:35 pm »
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Questo è il punto, memoria mentale o neuromuscolare?

Neuromuscolare nella maniera più assoluta, secondo me.
Concetti come tanden o chi piazzato al centro dell'addome sono solo metafore didattiche, al centro dell'addome c'è un tubo pieno di cacca, punto, quello che vogliono trasmetterci è di imparare a smettere di vivere "nella testa", di iniziare a prendere coscienza in tutto il corpo, perchè il sistema nervoso è armonicamente distribuito in esso, e se qualcosa si avvicina ad un braccio, dovremo imparare a sentirla col braccio, non con gli occhi o le orecchie.
Gli occhi sparsi in tutto il corpo, queste sono immagini frequentissime nelle tradizioni di tutto il mondo, ecco perchè i vari esercizi per imparare a "spostare la coscienza" lungo i cosiddetti canali energetici, assieme allo studio delle tecniche, che non sono altro che esercizi di rieducazione fisica al corretto movimento del corpo.
La memoria mentale è di aiuto solo all'inizio(e quindi non va esclusa a priori perchè ogni insegnamento va recepito passo dopo passo, senza fretta e senza saltare passaggi), quando sia necessario memorizzare una sequenza di movimenti per poterli ripetere e impastarci il corpo, poi muore, deve morire assolutamente o rimarrà solo nozione, e saremo artisti marziali solo nella nostra fantasia.
Al massimo livello non ci sarà più alcuna tecnica, solo un principio applicabile in ogni situazione e col naturale movimento del corpo.
Diceva infatti un saggio occidentale "La Cultura è ciò che rimane di te quando ti sei dimenticato tutto".
Almeno io e chi cerchi di trasmettermi i suoi principi la pensiamo così...

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Offline Dipper

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Re: Principi come facile fraintenderli.
« Reply #19 on: August 18, 2010, 15:03:50 pm »
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Questo è il punto, memoria mentale o neuromuscolare?

Neuromuscolare nella maniera più assoluta, secondo me.
Concetti come tanden o chi piazzato al centro dell'addome sono solo metafore didattiche, al centro dell'addome c'è un tubo pieno di cacca, punto, quello che vogliono trasmetterci è di imparare a smettere di vivere "nella testa", di iniziare a prendere coscienza in tutto il corpo, perchè il sistema nervoso è armonicamente distribuito in esso, e se qualcosa si avvicina ad un braccio, dovremo imparare a sentirla col braccio, non con gli occhi o le orecchie.
Gli occhi sparsi in tutto il corpo, queste sono immagini frequentissime nelle tradizioni di tutto il mondo, ecco perchè i vari esercizi per imparare a "spostare la coscienza" lungo i cosiddetti canali energetici, assieme allo studio delle tecniche, che non sono altro che esercizi di rieducazione fisica al corretto movimento del corpo.
La memoria mentale è di aiuto solo all'inizio(e quindi non va esclusa a priori perchè ogni insegnamento va recepito passo dopo passo, senza fretta e senza saltare passaggi), quando sia necessario memorizzare una sequenza di movimenti per poterli ripetere e impastarci il corpo, poi muore, deve morire assolutamente o rimarrà solo nozione, e saremo artisti marziali solo nella nostra fantasia.
Al massimo livello non ci sarà più alcuna tecnica, solo un principio applicabile in ogni situazione e col naturale movimento del corpo.
Diceva infatti un saggio occidentale "La Cultura è ciò che rimane di te quando ti sei dimenticato tutto".
Almeno io e chi cerchi di trasmettermi i suoi principi la pensiamo così...
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Offline Genpachi

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Re: Principi come facile fraintenderli.
« Reply #20 on: August 18, 2010, 15:06:43 pm »
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personalmente i maestri che cerchino di spiegarsi a parole ritengo siano quelli che non abbiano capito niente di quello che fanno...

Beh, affermazione un po' forte... non capisco questo astio verso la teoria.


Noi occidentali siamo convinti che corpo e mente siano due cose separate

Dal punto di vista della storia della filosofia questa affermazione risulta quantomeno generica, se non falsa quando proviamo ad applicarla a "pensatori" ben determinati.

"noi occidentali" è una locuzione che mi perplime: non perchè non sia possibile rintracciare elementi comuni e meta-storici nella storia dell'occidente, ma perchè mi pare venga spesso usata con un tono auto-accusatorio e auto-flagellatorio.  :)

Eppure è così, il nostro modo di muoverci è totalmente differente e non prevede alcuna armonia tra parte superiore(Cielo) e inferiore(Terra), il nostro concetto di educazione fisica promuove la lotta feroce contro la forza di gravità invece che il suo sfruttamento, i nostri dei vivono fuori da noi e richiedono il martirio del nostro corpo, i nostri paradisi sono fuori da noi e dal mondo.(ovviamente mi riferisco ancora a concetti generici al netto della globalizzazione in cui tutto si confonde e mischia).
In noi Yin e Yang sono in lotta continua, Adamo odia Eva e viceversa.
E' per questo, se vogliamo, che siamo così affascinanti ai loro occhi, perchè grazie a questa insanabile frattura abbiamo prodotto alcune tra le cose più belle del mondo in ogni campo.
Il Nirvana è fantastico,  ma non genera figli...
« Last Edit: August 18, 2010, 15:10:12 pm by Genpachi »

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Luca B.

Re: Principi come facile fraintenderli.
« Reply #21 on: August 18, 2010, 15:18:25 pm »
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Secondo me, il problema nasce quando si confonde la sostanza della materia studiata.
Mi pare evidente che, antologia della letteratura Italiana, non possa essere una materia studiata con le mani.
Si tratta di qualcosa che attiene alla mente, alla parola, alla lettura, al ragionamento.
Alla stessa maniera, fatte salve le persone impressionabili, non è con le parole che si affronta un avversario, perchè il Karate è disciplina "fisica" e fisicamente va appresa.
Anche perchè, la gestione e l'attuazione di quei movimenti, non deve passare per il ragionamento, deve passare assai più in fondo, dove risiedono gli istinti.
Il ragionarci su è proprio quell'azione che rallenta l'apprendimento, perchè induce in mille considerazioni, dubbi, convinzioni, che non dovrebbero avere cittadinanza, perchè a parlare ci sono le mani e i piedi, subito, senza se e senza ma.
Le spiegazioni, ci devono essere, ma il minimo indispensabile.
Il cervello centra col combattimento, ma non per ragioni di memoria o di ragionamento, solo per questioni di controllo, perchè un combattente deve potersi fermare.
Se pretendiamo di imparare una disciplina fisica, così come impariamo una disciplina umanistica o scientifica, allora siamo nei guai.
Per ogni fine un mezzo.
« Last Edit: August 18, 2010, 15:20:16 pm by Luca B. »

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Raven81

Re: Principi come facile fraintenderli.
« Reply #22 on: August 18, 2010, 15:23:37 pm »
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Genpachi, finchè ti limiti a dire:

La memoria mentale è di aiuto solo all'inizio(e quindi non va esclusa a priori perchè ogni insegnamento va recepito passo dopo passo, senza fretta e senza saltare passaggi), quando sia necessario memorizzare una sequenza di movimenti per poterli ripetere e impastarci il corpo, poi muore, deve morire assolutamente o rimarrà solo nozione, e saremo artisti marziali solo nella nostra fantasia.

ti seguo, ti capisco e sono sostanzialmente d'accordo.

Quando però, per argomentare la tua posizione, tiri in ballo posizioni filosofiche quantomeno generiche, storicamente false, e le giustifichi dicendo semplicemente:

Eppure è così

beh... ti seguo, ti capisco, ma sono totalmente in disaccordo.  ;)

Anche perchè, se il tuo scopo è sostenere l'importanza della memoria neuro-muscolare, non è certo allungando il brodo con argomenti filosofeggianti che raggiungi il tuo scopo.
Non è facendo affermazioni temerarie sulla storia del "Pensiero Occidentale", che rendi la tua posizione più salda e argomentata. Se non altro perchè a tesi analoghe si arriva anche seguendo il "pensiero occidentale".  :thsit:


il nostro modo di muoverci è totalmente differente e non prevede alcuna armonia tra parte superiore(Cielo) e inferiore(Terra)

No, il nostro modo di muoverci è assolutamente lo stesso. Solo che viene spiegato in modi differenti.
Che poi spiegazioni diverse richiedano e/o presuppongano un'ontologia diversa è questione dibattuta e che va affrontata in altri luoghi.


il nostro concetto di educazione fisica promuove la lotta feroce contro la forza di gravità invece che il suo sfruttamento

Stare in piedi a Roma e stare in piedi a Hong Kong è la stessa identica cosa.
Sfruttare la forza di gravità è una cosa che avviene normalmente in tutti gli sport, specie quelli lottatori.

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Raven81

Re: Principi come facile fraintenderli.
« Reply #23 on: August 18, 2010, 15:30:50 pm »
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Alla stessa maniera, fatte salve le persone impressionabili, non è con le parole che si affronta un avversario, perchè il Karate è disciplina "fisica" e fisicamente va appresa.
[...]
Il ragionarci su è proprio quell'azione che rallenta l'apprendimento, perchè induce in mille considerazioni, dubbi, convinzioni, che non dovrebbero avere cittadinanza, perchè a parlare ci sono le mani e i piedi, subito, senza se e senza ma.
Le spiegazioni, ci devono essere, ma il minimo indispensabile.

Beh, non è con le parole che spari un razzo sulla Luna o fai esplodere una bomba atomica, perchè sono entrambe cose "fisiche"... che senza le "parole" non sarebbero mai state fatte. ;)

Se per "ragionarci sù" intendiamo "farci pippe", allora sì, non serve a nulla.

Se per "ragionarci sù" intendiamo il fatto che l'atleta o il praticante deve avere chiare tutte le presupposizioni, le implicazioni e i significati di ogni singolo gesto che compie durante il suo allenamento, allora siamo ancora d'accordo - credo che nemmeno agli atleti olimpici siano così consapevoli delle complessità dei programmi di allenamento che seguono.

Ma, se per affermare tutte queste cose legittime e sacrosante, tiriamo in ballo il "noi occidentali" dicendo che "il ragionarci su è proprio quell'azione che rallenta l'apprendimento", se insomma attacchiamo la teoria in quanto tale... beh, io dico che la facciamo molto fuori dal vaso!

Non è ragionevole affermare che ragionando si rallenta l'apprendimento motorio! Sembra quasi una contraddizione in adjecto! Al massimo si può fare qualcosa di poco influente, ma che sarà comunque utile per chi gli allenamenti li deve ideare! (a meno che non intendiate affermare qualcosa di molto lapalissiano: che cioè, mentre compio il gesto tecnico, non devo star lì a pensare in modo analitico alle pagine del manuale di preparazione atletica... ma questo è ovvio! o no?  :whistle: )
« Last Edit: August 18, 2010, 15:32:24 pm by Raven81 Grande Antico Virile »

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Offline Genpachi

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Re: Principi come facile fraintenderli.
« Reply #24 on: August 18, 2010, 15:36:19 pm »
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No, il nostro modo di muoverci è assolutamente lo stesso. Solo che viene spiegato in modi differenti.
Non sono d'accordo, uno dei principali scogli contro cui ogni insegnante deve lottare quando trasmette le arti marziali è proprio quello di rieducare il corpo a muoversi come un tutt'uno.
Noi tendiamo a separare completamente le braccia dalle gambe, generiamo forza con i muscoli della zona anatomica interessata(vedi sollevare un carico) e non sappiamo neanche dove stia di casa il concetto di postura, è sufficiente recarsi in una qualsiasi scuola di qualsiasi ordine e grado per rendersi conto di cosa significhi dalle nostre parti "educazione fisica" e cosa significhi da loro.

Sono perfettamente conscio della genericità delle mie affermazioni sul pensiero occidentale, ma non le trovo affatto temerarie, perchè è vero che alle stesse conclusioni si possa giungere seguendo il pensiero occidentale quanto è vero che sia così solo quando tale pensiero sia venuto in contatto proficuamente con quello orientale.
E se c'è un periodo, in Italia per citare il massimo esponente, che si chiama Rinascimento, il motivo è stato proprio l'interesse per qualcosa di fino ad allora considerato morto o avversato.
Capisco però che l'argomento sia fuori luogo, se vogliamo continuare sono disposto, altrimenti va bene così, non volevo certo andare OT, è che dal mio punto di vista tutto lo scibile è collegato, basta solo vedere i fili...





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Offline Genpachi

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Re: Principi come facile fraintenderli.
« Reply #25 on: August 18, 2010, 15:50:31 pm »
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Beh, non è con le parole che spari un razzo sulla Luna o fai esplodere una bomba atomica
Che sono tutte attività che con l'educazione del corpo hanno niente a che vedere.
Stiamo parlando di attività fisica, non di attività in generale.
Si stava solo dicendo che in una pratica come l'Arte Marziale, che si chiama Arte proprio perchè presuppone l'operatività sul campo e non la speculazione, molto spesso le spiegazioni, o meglio, il tentativo di far entrare in testa un concetto non ha senso e anzi è controproducente, perchè certe cose non si possono spiegare, è il corpo che le deve comprendere.

Quando studiamo per prendere la patente ci viene spiegato che quello è il pedale, quello è il cambio, quello è il freno a mano...
Sappiamo tutto alla perfezione, ma scordiamoci, al momento della guida, di avere la benchè minima idea di cosa fare prima o dopo o di sperare in un minimo di coordinazione.
Dopo anni di guida potremmo farlo ad occhi chiusi, parlando al cellulare mentre una ragazza da la biada al cavallo dei pantaloni( :halo:), questo perchè qualcuno abbia cercato fino alla nausea di ripeterci "Questo è il cambio, questo è il pedale ecc..."?
No, perchè abbiamo praticato la guida per molto tempo fino a renderla una azione del corpo del tutto naturale, senza che intervenisse la testa e senza bisogno di capire niente.
Oggi invece molti(non tutti eh, attenzione) credono che i concetti vadano spiegati e spiegati e spiegati, che si apprendano come nozioni da memorizzare, e chi non comprende un concetto da allievo continuamente chiede magari "ma come devo mettere il braccio, e la gamba?", quando invece dovrebbe solo concentrarsi a sentire il proprio corpo, non fare domande a nessuno tranne che al suo corpo, ed esso gli darà le risposte che gli servono.
E' un modo di vedere eh, non la verità e non la spaccio per tale...

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Luca B.

Re: Principi come facile fraintenderli.
« Reply #26 on: August 18, 2010, 15:53:45 pm »
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Raven, sono proprio le pippe mentali quelle che intendo io.
Un maestro dice cosa fare, dice perchè fare qella cosa e a cosa serve.....stop.
Tutto il resto sono pippe mentali, tutti i ragionamenti sul fatto che serva di più o di meno, che altro funzioni meglio, sulle conseguenze che potrebbero esserci eccetera.
Le spiegazioni di questo genere, devono essere fisiche, ossia, il maestro fa vedere e sentire.
Se l'allievo ha un dubbio su Mae Geri, è normale che sia così, non ha ancora una padronanza del Mae Geri che gli permetta di avere certezze, ma mette in moto il cervello, che elabora, immagina, ragiona e si convince del ragionamento più convincente.
Risultato......un monte di cazzate, perchè Mae Geri è un calcio, non una formula o un discorso.
Il maestro, risponde con un Mae Geri, così che l'allievo possa sapere che, quel Mae Geri non gli lascia dubbi e lui dovrà lavorarci un sacco per poter disporre della stessa certezza.
Ma in genere, partono tutte le pippe su quale altro calcio sia meglio usare, meno rischioso, più efficace eccetera, almeno fino a che non becchi lo Shirai di turno, con quella cifra tecnica e quel timing, che ti pianta contro il muro modello poster e sgretola tutte le pippe che sono lievitate sui limiti del Mae Geri.
A suo tempo, il problema era la conoscenza della lingua Italiana, fatto che costringeva a spiegazioni fisiche per mancanza di vocaboli.
Il risultato però era che io maturavo comunque dei dubbi, facevo comunque delle domande, così mi sentivo dire "tu fai", io facevo, lui mi sdraiava e i dubbi si volatilizzavano, lui diceva "no meglio, ora lavora" ed era chiarissimo che fosse come diceva lui, così non mi restava che farmi un mazzo a capanna con quel traguardo in mente.
Questo intendo, poche parole, tanta pratica.

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Raven81

Re: Principi come facile fraintenderli.
« Reply #27 on: August 18, 2010, 15:59:25 pm »
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Genpachi, io fatico a seguirti perchè sei "argomentativamente ridondante" a mio avviso. Nel senso che, per difendere delle posizioni piuttosto condivisibili (e condivise, se capisco bene) e semplici da capire, finisci per movimentare un grandissimo armamentario di concetti che diventa molto impegnativo argomentativamente da difendere.

Ad es. tiri in ballo tutto il "pensiero occidentale" per sostenere una cosa semplicissima:

non sappiamo neanche dove stia di casa il concetto di postura, è sufficiente recarsi in una qualsiasi scuola di qualsiasi ordine e grado per rendersi conto di cosa significhi dalle nostre parti "educazione fisica"

Ma è ovvio che non è dalle carenze didattiche della scuola italiana (specie nell'ambito dell'educazione fisica) che si può dedurre quello che tu ritieni essere un tratto essenziale del pensiero di "noi occidentali".

Non occorre la filosofia, basta andare a correre sull'argine per vedere quanto male corrano le persone: postura bizzarre, schiene rigide e quant'altro.
Ma questo non significa che in Occidente "non sappiamo neanche dove stia di casa il concetto di postura"; ricordo ancora con piacere un interessante corso di "ginnastica posturale" che si teneva nella vecchia palestra dove facevo pesi: un corso tenuto da insegnanti laureati in scienze motorie, che avevano poi seguito questo master http://www.reumatologia.it/cmsx.asp?IDPg=77


Noi tendiamo a separare completamente le braccia dalle gambe, generiamo forza con i muscoli della zona anatomica interessata(vedi sollevare un carico) [intendi ad esermpio sollevare un peso piegando la schiena e cercando di tirarlo sù a braccia senza usare le gambe?]

E' vero che questi sono possono essere alcuni dei difetti di chi si approccia per le prime volte ad un'attività motoria - e che vengono abitualmente corretti anche da "allenatori sportivi"... cioè da pensatori occidentali!  :sbav:

Ma il punto è: questo difetti testimoniano semplicemente una scarsa educazione motoria (purtroppo molto diffusa) oppure sono da imputare a "difetti teorici" nella concezione del corpo umano, che tu imputi al "pensiero occidentale"? La seconda conclusione mi pare un po' tirata per i capelli.  :)


Sono perfettamente conscio della genericità delle mie affermazioni sul pensiero occidentale, ma non le trovo affatto temerarie, perchè è vero che alle stesse conclusioni si possa giungere seguendo il pensiero occidentale quanto è vero che sia così solo quando tale pensiero sia venuto in contatto proficuamente con quello orientale.
E se c'è un periodo, in Italia per citare il massimo esponente, che si chiama Rinascimento, il motivo è stato proprio l'interesse per qualcosa di fino ad allora considerato morto o avversato.

Il punto è che quando ad affermazioni generiche sono collegate conclusioni molto specifiche e precise, siamo di fronte ad affermazioni o a teorie non argomentate.
(P.S. nel Rinascimento uno dei principali punti di riferimento era la classicità greca e latina, dunque occidentale)


Capisco però che l'argomento sia fuori luogo, se vogliamo continuare sono disposto, altrimenti va bene così, non volevo certo andare OT, è che dal mio punto di vista tutto lo scibile è collegato, basta solo vedere i fili...

Considerazione da Moderatore: l'argomento non è OT, mi sembra perfettamente adeguato al topic. Ritenevo (a livello personale) OT andare a indagare la storia della filosofia per vedere chi sosteneva esplicitamente la separazione di mente&corpo. ;)

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Raven81

Re: Principi come facile fraintenderli.
« Reply #28 on: August 18, 2010, 16:02:59 pm »
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Si stava solo dicendo che in una pratica come l'Arte Marziale, che si chiama Arte proprio perchè presuppone l'operatività sul campo e non la speculazione, molto spesso le spiegazioni, o meglio, il tentativo di far entrare in testa un concetto non ha senso e anzi è controproducente, perchè certe cose non si possono spiegare, è il corpo che le deve comprendere.

D'accordissimo su questo!

Ma ti chiedo allora: occorre mobilitare tutti quei concetti filosofici che hai citato tu per sostenere una cosa così semplice e ovvia? Occorre tirare in ballo le differenze, o addirittura un conflitto!, tra "mentalità orientale" e "mentalità occidentale" per sostenere una così semplice verità di fatto? :)

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Offline Genpachi

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Re: Principi come facile fraintenderli.
« Reply #29 on: August 18, 2010, 18:28:37 pm »
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Si stava solo dicendo che in una pratica come l'Arte Marziale, che si chiama Arte proprio perchè presuppone l'operatività sul campo e non la speculazione, molto spesso le spiegazioni, o meglio, il tentativo di far entrare in testa un concetto non ha senso e anzi è controproducente, perchè certe cose non si possono spiegare, è il corpo che le deve comprendere.

D'accordissimo su questo!

Ma ti chiedo allora: occorre mobilitare tutti quei concetti filosofici che hai citato tu per sostenere una cosa così semplice e ovvia? Occorre tirare in ballo le differenze, o addirittura un conflitto!, tra "mentalità orientale" e "mentalità occidentale" per sostenere una così semplice verità di fatto? :)
Nulla è necessario, ma tutto serve.
Per esempio che tale cosa sia semplice è ovvia non è scritto da nessuna parte, altrimenti tutti la applicherebbero, è invece vero che a "noi" piace molto speculare e chiedere e parlare, mentre a "loro" piace molto rispondere "Fai".
Questo si vede anche nel diverso modo di scrivere, noi non solo scriviamo da destra verso sinistra, e sappiamo che la mano destra sia collegata all'emisfero sinistro, sede della razionalità scientifica e analitica(ci piace capire il perchè delle cose invece di abbracciarne il senso intuitivamente), ma la nostra scrittura è fatta di parole con un significato, mentre la loro è fatta di ideogrammi con un suono e una forma(dunque movimento nella suggestione piuttosto che staticità nel significato), che devono evocare e suggerire piuttosto che spiegare e cristallizzare un significato.Noi prendiamo il grande e lo facciamo a pezzi per capire come funzioni(da cui la tendenza a domandare e domandarci, a speculare e ad astrarre, vedi tutto il filone che parta dalle Idee platoniche per arrivare allo strutturalismo di strauss passando attraverso gli archetipi di Jung), loro prendono il piccolo e mettono assieme i pezzi per riscoprire l'origine Una della cose, dieresi contro sintesi, solve contro coagula.
E' solo un altro esempio per dire che le differenze di mentalità, di cultura e di storia portano anche a differenti modi di intendere la vita, e dunque anche nel caso delle AM, non puoi capire una espressione dell'uomo se non conosci da dove venga quell'uomo, i miei collegamenti non necessitano certo di aprire enormi parentesi su quello specifico argomento, sono solo richiami al background culturale di chi abbia prodotto un modo di agire, che è frutto del modo di pensare e di essere, per cui conoscendo il primo ridiscenderai al secondo, e viceversa studiando l'impostazione formale di una AM uno potrebbe anche risalire al pensiero filosofico che ne sia alla base(Aikido o Pugilato degli Otto Trigrammi per citarne due).

Serve scomodare le differenze di mentalità per capire le differenze(e dunque anche le difficoltà di comprensione e di studio) nel modo di esprimersi?Io direi di sì, poi sicuramente non faccio fatica ad ammettere che i miei posto possano risultare farraginosi e noiosi, ma alla fine volendo uno quota quello che vuole e scarta il resto, come facciamo noi quando scegliamo quale AM studiare :gh: