GIARDINO DELLA GUARIGIONE – BREVE INTRODUZIONE

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Offline Trepicchi

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GIARDINO DELLA GUARIGIONE – BREVE INTRODUZIONE
« on: January 24, 2010, 15:42:29 pm »
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La Medicina Tradizionale Tibetana (che possiamo abbreviare in MTT) ha antiche origini e attraverso un lignaggio ininterrotto, è arrivata fino ai nostri giorni. Il profondo legame che ha con la natura si può osservare dal metodo usato per catalogare, spiegare e ricordare i differenti aspetti della medicina che avviene per mezzo della rappresentazione grafica di arbusti, tronchi e foglie : ci sono circa 99 alberi che sintetizzano i differenti aspetti della MTT. Come in un giardino rigoglioso, chi si appresta allo studio di questa disciplina si aggirerà tra radici, tronchi, rami, foglie, fiori, frutti. Il medico tibetano sarà come un bravo giardiniere che con la sua abbondanza di conoscenza curerà consapevolmente e coscientemente chi ne ha bisogno, cercando di prevenire gli squilibri. Anche la struttura fisica e mentale umana può essere paragonata alla natura e alla fisiologia di un albero: infatti le radici sono come il cervello, il tronco come il nostro corpo che se ben nutrito cresce in modo sano e rigoglioso, i rami e le foglie sono come i tessuti del nostro corpo, i frutti sono paragonabili a ciò che facciamo nella nostra vita; se faremo buone azioni avremo buona salute, così come, al contrario, se a una pianta non daremo acqua, aria buona e terra fertile, essa non produrrà alcun frutto. La MTT mette in risalto quanto la salute dell’uomo sia correlata alla natura: non a caso con l’aumento dell’inquinamento e delle adulterazioni alimentari sono aumentate le patologie allergiche, le intolleranze alimentari, le patologie cardiache e quelle respiratorie. Si tratta di un sistema curativo completo che, grazie all’intreccio con vari elementi culturali, ne fa una scienza unica che riesce a differenziarsi dalle altre; ci possiamo trovare molti contenuti legati sia agli aspetti psicologici che a quelli energetici, caratteristiche che l’occidente solo recentemente sta cercando di amalgamare. Inoltre c’è la presenza di una copiosa filosofia, un sistema d’anatomia sottile con pratiche spirituali annesse, conoscenze di fisio-anatomia, embriologia, patologia, diagnostica, farmacopea e terapie esterne a tutt’oggi poco note in occidente.L’attenzione è rivolta non solo alle persone malate ma anche a quelle sane, perché lo scopo principale è la prevenzione per il mantenimento della salute fisica, mentale ed energetica, quando ciò non è possibile perché la presenza di uno squilibrio o di un disordine provoca una patologia, allora si troverà una cura. Ci si rivolge quindi al medico tibetano non solo per avere una terapia, per sanare un affezione, ma anche per imparare a vivere meglio. Una scienza medica, dunque, che guarda l’essere umano nel suo insieme e non in maniera frammentaria, come sempre più spesso avviene nella clinica convenzionale, facendo attenzione sia alle interconnessioni che ci sono dentro di noi che a quelle che ci sono tra noi e tutto ciò che ci circonda sia che si tratti di altri esseri senzienti, sia che si tratti della natura; dal momento che viviamo in un "contenitore”, se lo sporchiamo con rifiuti velenosi, lo deturpiamo distruggendo l’habitat naturale, inquiniamo l’aria con esalazioni tossiche, sperperiamo le risorse senza adottare un consumo consapevole, ne pagheremo le conseguenze su tutti i livelli, come in parte già sta accadendo. Se siamo sensibili a questi temi, se le diagnosi frettolose ci lasciano quanto meno perplessi, se siamo consapevoli che oltre il corpo anche la mente e l’energia contribuiscono a darci sia benessere che problemi, diventa facile avvicinarsi alla Medicina Tradizionale Tibetana che, nonostante i suoi anni e forse proprio per essere stata sperimentata per diversi secoli è un mezzo valido per mantenere la salute, è e può dare garanzia di sicurezza e serietà. E’ applicabile a tutti, tibetani e non, buddisti e non buddisti perché compito del medico tibetano è quello di curare tutti come ci ricorda Yuthok Yonten Gonpo padre della MTT che nel XII° secolo così scriveva: “Il mio desiderio è che la Medicina Tibetana possa diffondersi come l’infinito si espande nel cielo a beneficio di tutti gli esseri senzienti.”
breve estratto da : IL Tesoro della Salute ed.Infinito autori Dr Nida Chenagtsang e Giuseppe Coco
...Sono il padrone del fuoco e vedo le cose nascoste, vedo la fiamma che si fa tempo, odo il flessibile fuoco del sacrificio sonoro sono un Unuzi, un bimbo davanti al mistero del mondo colmo di timore davanti al Fuoco, che ricompone le cose disperse..Preghiera di uno Sciamano Siberiano.***