Osimo, 10-11 settembre 2011 - note a margine del Seminario TAAI

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Osimo, 10-11 settembre 2011 - note a margine del Seminario TAAI
« on: September 12, 2011, 12:09:57 pm »
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Il seminario di settembre è forse l’appuntamento più importante tra quelli che caratterizzano l’attività didattica ed associativa della Takemusu Aikido Association Italy e questo non solo per la assemblea sociale che  permette ai membri di discutere e confrontarsi sul presente e sul futuro della associazione stessa, ma anche perché, in qualche maniera, segna l’inizio ufficiale del nuovo anno accademico. Negli ultimi anni questo seminario è stato condiretto da Paolo Corallini e Ulf Evenas ma quest’anno c’è stata una novità che ha visto direttamente coinvolti alcuni dei sempai TAAI. Le varie sessioni didattiche sono state quindi dirette – oltre che da Paolo Corallini – anche da Francesco Corallini, Emilio Fornari, Adolfo Braga, Renato Visentini, Michel Nehme e Angelo Armano. Ciascuno degli insegnanti ha offerto un lavoro impostato sulla propria esperienza e sulla sua impostazione didattica, proponendo “possibilità di lavoro” varie e interessanti, che spaziavano da esercizi propedeutici al lavoro sulla sensibilità al contatto, dall’analisi dei particolari dei kihon alla esecuzione delle tecniche in ki-no-nagare, dalla esecuzione dei kata di aiki-jo alla loro applicazione nel lavoro in awase in coppia, passando per esercizi di kokyu-ho basati sulla respirazione. 

Se la cosa può aver sorpreso qualcuno, la proposta sembra essere stata accolta con favore e interesse dalla maggior parte dei partecipanti, che hanno avuto la possibilità di confrontarsi con proposte didattiche utili ad esplorare diversi aspetti della pratica. Dal punto di vista del sottoscritto, da allievo ho molto apprezzato che nessuno degli insegnanti sia rimasto a “bordo tatami” durante le sessioni dirette dai colleghi, ma anzi tutti si sono “messi in gioco” insieme agli altri praticanti, con e senza hakama, evidenziando il principio di collaborazione reciproca che è stato – come detto – il filo conduttore di questo appuntamento. Un concetto ribadito a chiare lettere dal M° Corallini, che ha invitato tutti: dojo-cho, insegnanti, praticanti esperti ed allievi principianti, a cooperare mettendo da parte orgogli personali ed egoismi sterili, per contribuire insieme, ciascuno secondo le proprie possibilità e capacità, al progresso dell’Aikido.

La proposta didattica è stata tale, per ampiezza e varietà, da permettere a ciascuno dei partecipanti, sia novizio che con decenni di pratica alle spalle, di “portare a casa” qualcosa a livello tecnico e didattico. A tutto ciò si aggiunge – come saporita ciliegina su una torta già gustosa - la atmosfera di amicizia e collaborazione che si percepiva dentro e fuori il tatami, e che costituisce, a mio parere – un ulteriore ed importante “valore aggiunto” alla pratica stessa. Nonostante il caldo e l’afa tutti praticavano con estremo impegno ma sempre col sorriso sulle labbra, e nonostante l’affollamento sul tatami nessuno si è fatto male, testimoniano l’estrema cautela adottata nella pratica sia di tai-jutsu che di buki waza.

In sintesi, una scommessa ampiamente vinta, e sottolineata dal granitico quanto gentile segretario TAAI, che durante l’assemblea ha spronato tutti a fare sempre di più e meglio per favorire la crescita e lo sviluppo della associazione.

Ci sarebbero da aggiungere un paio di noterelle personali, ma non vorrei tediare troppo i lettori; i miei ringraziamenti ai Maestri ed ai compagni di pratica li ho fatti di persona e spero di essere riuscito ad esprimere tutto l’affetto e la stima che provo nei loro confronti, ci sono alcuni momenti di questi due giorni  che rimarranno indelebilmente nel mio cuore, nel bene e nel male, insieme con la speranza i riuscire ad essere all’altezza della fiducia che mi è stata concessa (si lo so che detta così è criptica, ma chi deve capire spero capirà...).

carlo, deluso solo da sé stesso, ma entusiasta di tutti gli altri
Il fatto che il traguardo sia lontano, è un motivo in più per camminare con impegno