Morrison prende il flanking come concetto e poi lo applica a tutta una serie di situazioni... vado a memoria e con parole mie:
- Mi devo levare rapidamente dal cazzo lo stronzo che ho davanti perché devo superarlo (perché devo scappare di corsa, perché alle sue spalle sta succedendo altro e devo intervenire ecc.), lo punto, scarto lateralmente, lo sdraio e tiro dritto;
- Quello che ho davanti ha una felpa con il cappuccio tirato su. Uso il flanking per "sparire" dal suo campo visivo e lo gonfio prima che si renda conto di cos'è successo;
- Quello che ho davanti ha una posizione corporea particolare (tipo in guardia per sfidarmi o cose del genere) che "invita" l'uso del flanking;
- Usare il flanking per sparare un pizzone atomico senza telegrafare il movimento riuscendo comunque ad esprimere una certa potenza (invece di lasciare il corpo fermo e tirare indietro la mano per caricare il colpo, lascio la mano dov'è e sposto il corpo con il flanking - in questo modo si crea comunque un "tragitto" che la mano può percorrere per accumulare potenza);
- Tizio mi afferra per il bavero e ci dà dentro di coltello - flanking (+ controllo/trascinamento laterale del braccio che stringe il bavero) per uscire dalla linea dei colpi e giù mazzate;
- Controllo/proiezione: prendo il fianco e tiro giù lo stronzo ruotandogli la testa o, se gli vado alle spalle, afferrandolo per la testa (e/o naso, occhi, faccia) e portandolo a terra.