Kata e principi

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Re:Kata e principi
« Reply #225 on: February 09, 2014, 13:52:59 pm »
0
Spiegando piu' civilmente, come si fa a dire che in un Kata non si allena un principio ma si prendono in considerazioni tutti?
In che modo un principio ha ripercussioni sugli altri?
Cosa vuol dire che il principio "tira quando spigono" ha ripercussioni sul principio "evita i colpi"?
Prendendo in considerazione gli 8 che ho elencato io faccio un esempio:

come detto nel video se non si crea l'asse centrale attraverso l'allineamento delle 3 vertebre menzionate non creo l'asse centrale e quindi anche se uso il bacino e il collo (i due sigilli) non va bene perchè avrei delle dispersioni, l'asse centrale fa si che i due sigilli servano a qualcosa, ma se poi non uso i due sigilli l'asse centrale non mi serve a nulla. In questo senso i principi sfociano uno nell'altro.

Capisco che il pensiero non è espresso benissimo, giuro che non lo faccio volutamente.

E' quindi corretto dire che la ricerca dei principi e' la ricerca della correttezza di movimento all'interno di un paradigma ""medico"" differente?
possiamo andare d'accordo su un grezzo parallelismo "Principi" <---> "Biomeccanica"?
e che per allenare i principi intendiamo "esercizi o situazioni in cui ci si muove coerentemente con un canone"?

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Re:Kata e principi
« Reply #226 on: February 09, 2014, 13:53:52 pm »
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Un principio si allena con dei test attraverso delle tecniche che si prestano bene, ad esempio il Kiba Dachi si presta benissimo per studiare l'arco inferiore, e via dicendo.


Davvero non ho capito.

Un principio si allena con dei test?

Test che si fanno attraverso tecniche che si prestano bene?


Un principio cos'e'? e' un idea o una qualità? se e' un idea non si allena,se e' una qualità e' descrivibile.


Che cos'è una vibrazione?

Mi rendo conto, allora vediamo se così riesco a dare un idea di quello che mi passa per la testa.

Uno di quei principi esposto diversamente è: rispettare la forza di gravità.

Ovvio che questa è un idea, ma se rispettata porta allo sviluppo di una qualità. La qualità in questione è la seguente quando si effettua un colpo dall'alto verso il basso si ottiene una velocità di caduta (con la conseguente accellerazione) che è uno dei due fattori incide sul calcolo della forza. Poi per vedere se lo si sa fare, un partner mette un avambraccio rigido e chi effettua il test prova a colpirlo con il taglio della mano se si supera il test allora chi mette il braccio da colpire percepisce una forza molto penetrante con il dolore che ne consegue.

Dimmi se ora ho espresso meglio l'idea.
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Re:Kata e principi
« Reply #227 on: February 09, 2014, 13:56:47 pm »
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Spiegando piu' civilmente, come si fa a dire che in un Kata non si allena un principio ma si prendono in considerazioni tutti?
In che modo un principio ha ripercussioni sugli altri?
Cosa vuol dire che il principio "tira quando spigono" ha ripercussioni sul principio "evita i colpi"?
Prendendo in considerazione gli 8 che ho elencato io faccio un esempio:

come detto nel video se non si crea l'asse centrale attraverso l'allineamento delle 3 vertebre menzionate non creo l'asse centrale e quindi anche se uso il bacino e il collo (i due sigilli) non va bene perchè avrei delle dispersioni, l'asse centrale fa si che i due sigilli servano a qualcosa, ma se poi non uso i due sigilli l'asse centrale non mi serve a nulla. In questo senso i principi sfociano uno nell'altro.

Capisco che il pensiero non è espresso benissimo, giuro che non lo faccio volutamente.

E' quindi corretto dire che la ricerca dei principi e' la ricerca della correttezza di movimento all'interno di un paradigma ""medico"" differente?
possiamo andare d'accordo su un grezzo parallelismo "Principi" <---> "Biomeccanica"?
e che per allenare i principi intendiamo "esercizi o situazioni in cui ci si muove coerentemente con un canone"?

Diciamo che è riduttivo ma a parole è un buon parallelismo. Diciamo che però non deve essere uno studio sterile, una qualche forma di sostanza alla pratica la deve portare. Non deve essere fine a se stessa per capirci.

Mi preme sottolineare che questi sono i miei pensieri e non intendo portare il verbo ne inculcare le mie idee. E' solo per discuterci su.
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Re:Kata e principi
« Reply #228 on: February 09, 2014, 14:00:52 pm »
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Io capisco che piegare le cose al linguaggio sia uno schifo per tutti, ma una definizione di principio c'e' o no?


Un principio e' "rispettare la forza di gravità".
Ok,fatto, tutto quello che vediamo nell'universo rispetta questo principio.
Non esiste movimento che non sia coerente con questo principio.

allora forse e' sfruttare la gravita' nei colpi? quindi dall'alto al basso per sfruttare il peso?
Ma allora stiamo parlando della traslazione tecnica di un principio in un pacchetto tecniche.
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Re:Kata e principi
« Reply #229 on: February 09, 2014, 14:08:28 pm »
-1
Io capisco che piegare le cose al linguaggio sia uno schifo per tutti, ma una definizione di principio c'e' o no?


Un principio e' "rispettare la forza di gravità".
Ok,fatto, tutto quello che vediamo nell'universo rispetta questo principio.
Non esiste movimento che non sia coerente con questo principio.

Su questo non concordo, solo chi è naturale rispetta questo principio. Mad non voglio passare per un saccente o dire che gli altri non lo sanno fare. Stò dicendo che rispettare questo principio non è solo sapere che la forza di gravità ha effetto su tutti noi, ma far si che questa forza lavori al posto nostro.


allora forse e' sfruttare la gravita' nei colpi? quindi dall'alto al basso per sfruttare il peso?

Questo si , ma ci sono modi e modi. Faccio un esempio posso tirare il pugno a martello dall'alto verso il basso lasciando "letteralmente" cadere il mio braccio (e in futuro lasciando "letteralmente" cadere tutto il corpo), in modo che ottengo maggior accellerazione. Se faccio lo stesso semplicemente abbassando il braccio non rispetto questo principio.


Ma allora stiamo parlando della traslazione tecnica di un principio in un pacchetto tecniche.

Ni, dipende tutto da come si esegue la tecnica e non in un pacchetto di tecniche.

Capisco che possa sembrare assurdo, ma ripeto è il limite della parola che non ci permette di capirci appieno.
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Re:Kata e principi
« Reply #230 on: February 09, 2014, 14:36:19 pm »
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Io capisco che piegare le cose al linguaggio sia uno schifo per tutti, ma una definizione di principio c'e' o no?

Certo che c'è, non sono tipo avvezzo a prendere le definizioni da wikipedia, ma per chiarezza espositiva faccio uno strappo alla regola:

In generale il termine principio indica le basi e i presupposti iniziali su cui si basa o poggia una teoria e che assumono, per convenzione o riconosciuto diritto, validità generale ed universale all'interno della teoria stessa; da esso discendono dunque per deduzione o logica conseguenza, ovvero in maniera coerente al principio stesso, tutta una serie di leggi secondarie che caratterizzano la teoria in questione, oppure viceversa tutte leggi della teoria devono rispettare il principio cardine della stessa per essere inserite all'interno.
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Re:Kata e principi
« Reply #231 on: February 09, 2014, 15:23:06 pm »
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Spiegando piu' civilmente, come si fa a dire che in un Kata non si allena un principio ma si prendono in considerazioni tutti?
In che modo un principio ha ripercussioni sugli altri?
Cosa vuol dire che il principio "tira quando spigono" ha ripercussioni sul principio "evita i colpi"?
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come detto nel video se non si crea l'asse centrale attraverso l'allineamento delle 3 vertebre menzionate non creo l'asse centrale e quindi anche se uso il bacino e il collo (i due sigilli) non va bene perchè avrei delle dispersioni, l'asse centrale fa si che i due sigilli servano a qualcosa, ma se poi non uso i due sigilli l'asse centrale non mi serve a nulla. In questo senso i principi sfociano uno nell'altro.

Capisco che il pensiero non è espresso benissimo, giuro che non lo faccio volutamente.


se per asse centrale intendi la perpendicolare al suolo passante per il baricentro di un corpo, esso esiste sempre, tu non crei nulla! è impossibile non averne uno!

dispersioni di cosa? energia (entrano in gioco forze non conservative che altrimenti non si manifestano?)? calore? latte? olio? ma di che cosa stai parlando?

in un altro post dici che ci sono persone che muovendosi in modo innaturale [sic!] non rispettano la forza di gravità, come se l'attrazione tra due masse fosse facoltativa.. non sfuggono nemmeno i fotoni!
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Re:Kata e principi
« Reply #232 on: February 09, 2014, 15:27:41 pm »
0
vogliamo parlare della forza spiraleggiante? ma che cazzo siamo, pokemon?

e le definizioni (cioè i significati delle parole) si trovano nei dizionari, non nelle enciclopedie

http://www.treccani.it/vocabolario/principio/
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Offline Paguro49

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Re:Kata e principi
« Reply #233 on: February 09, 2014, 16:58:35 pm »
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Per parlare correttamente di "principio" occorre parlare anche di "svolgimento" e ancora di più parlare di "fine" o "arrivo" 8) 8)
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Re:Kata e principi
« Reply #234 on: February 09, 2014, 17:23:31 pm »
0
- il sedere spinge verso il basso, la testa verso l'alto, la spina dorsale si distende e con gli anni le vertebre si distanziano, in modo che quando sarete vecchi non sarete legati;

Non è non sarete legati, ma permette di evitare la saldatura delle vertebre, il concetto di base era "lavorare per forze contrapposte"



il punto è che né la testa né il sedere spingono niente (e infatti parli di una posizione, quindi sei fermo, per cui la risultante di tutte le forze agenti su qualunque punto del tuo corpo dev'essere nulla, sennò qualcosa si muoverebbe e non staremmo più parlando di una posizione ma di un movimento)

e poi mi stai dicendo che gli anziani hanno le 'vertebre saldate'? cioè sono praticamente ingessati, oppure se provano a piegare il busto corrono il rischio che la loro spina dorsale si spezzi? o ti riferivi alla saldatura di ogni singolo anello, come se tutti avessimo delle schisi che si chiudono con l'avanzare degli anni? vabbè, in qualunque caso, mi sa di no..
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Re:Kata e principi
« Reply #235 on: February 09, 2014, 17:36:22 pm »
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vogliamo parlare della forza spiraleggiante? ma che cazzo siamo, pokemon?

e le definizioni (cioè i significati delle parole) si trovano nei dizionari, non nelle enciclopedie

http://www.treccani.it/vocabolario/principio/

Happosai deduco che tu pratichi karate vista la sezione, quando si tira tzuki viene insegnato che il braccio deve effettuare una rotazione sul suo asse, quindi ne consegue che la direzione della forza è a spirale. Inoltre uso questo termine perchè va contestualizzato il momento, quel video è tratto da una lezione di Xin Yi che come il Taiji Quan annovera come qualità essenziale l'uso del Chang Su Jin o volgarmente tradotta "forza a spirale", siccome tra i miei allievi c'è chi si legge i classici del taiji Quan ho dato loro dei punti in cui ritrovarsi per poter dare un senso pratico alle letture da loro svolte. Si tratta di retaggio che purtroppo volenti o nolenti nel mondo delle arti marziali cinesi (interne) ci si porta dietro.
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Offline happosai lucifero

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« Reply #236 on: February 09, 2014, 17:41:24 pm »
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ho praticato karate solo da bambino, ora pratico kick boxing. la forza è un vettore, quindi non può avere nulla di spiraleggiante. quando una forza agisce su un corpo, ne modifica la velocità in una direzione (per definizione di forza, prima legge di Newton).. in una direzione, non lungo una spirale! che poi su un corpo possa agire più di una forza e che pertanto detto corpo possa descrivere traiettorie non rettilinee, è un altro paio di maniche ed esula abbastanza il discorso 'cazzotto'
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Re:Kata e principi
« Reply #237 on: February 09, 2014, 17:43:27 pm »
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- il sedere spinge verso il basso, la testa verso l'alto, la spina dorsale si distende e con gli anni le vertebre si distanziano, in modo che quando sarete vecchi non sarete legati;

Non è non sarete legati, ma permette di evitare la saldatura delle vertebre, il concetto di base era "lavorare per forze contrapposte"



il punto è che né la testa né il sedere spingono niente (e infatti parli di una posizione, quindi sei fermo, per cui la risultante di tutte le forze agenti su qualunque punto del tuo corpo dev'essere nulla, sennò qualcosa si muoverebbe e non staremmo più parlando di una posizione ma di un movimento)

Fammi un favore, siediti su un divano con un libro in testa e prova a spingere con la sommità del capo il libro e con il sedere il divano sotto le tue natiche. Dimmi se quella non la definisci una spinta (forze contrapposte).


e poi mi stai dicendo che gli anziani hanno le 'vertebre saldate'? cioè sono praticamente ingessati, oppure se provano a piegare il busto corrono il rischio che la loro spina dorsale si spezzi? o ti riferivi alla saldatura di ogni singolo anello, come se tutti avessimo delle schisi che si chiudono con l'avanzare degli anni? vabbè, in qualunque caso, mi sa di no..

Non ho mai detto che se non si fa così si saldano le vertebre, il termine corretto è: prevenzione. Cioè determinati movimenti prevengono determinate code.

Qui trovi una descrizione sommaria di alcune patologie della colonna vertebrale: http://www.posturanaturale.it/articolo.php?ci=101

vedrai che tra queste esiste anche la saldatura delle vertebre.
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Offline The Doctor Sherlockit

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Re:Kata e principi
« Reply #238 on: February 09, 2014, 17:46:40 pm »
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che bello essere passati ad una arte marziale dove ci si mena davvero....

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Re:Kata e principi
« Reply #239 on: February 09, 2014, 17:50:08 pm »
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ho praticato karate solo da bambino, ora pratico kick boxing. la forza è un vettore, quindi non può avere nulla di spiraleggiante. quando una forza agisce su un corpo, ne modifica la velocità in una direzione (per definizione di forza, prima legge di Newton).. in una direzione, non lungo una spirale! che poi su un corpo possa agire più di una forza e che pertanto detto corpo possa descrivere traiettorie non rettilinee, è un altro paio di maniche ed esula abbastanza il discorso 'cazzotto'

Allora mettiamola così, il corpo effettua un movimento a spirale (anche durante l'esecuzione di un cazzotto) e la forza che viene emessa verrà percepita come se fosse a spirale!

Quello che mi preme sottolineare però non è tanto l'analisi alle parole da me usate, quanto al succo del discorso, ovvero i principi sono delle idee che vanno rese pratiche, qualunque esse siano e sotto qualsiasi nome. Io ho usato le mie per fare un esempio.
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