taiji quan Experience

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Offline Darth Dorgius

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Re:taiji quan Experience
« Reply #30 on: April 18, 2014, 01:11:52 am »
+2
Dipende: magari sono 16oz di piombo... XD
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Offline Fabio Spencer

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Re:taiji quan Experience
« Reply #31 on: April 18, 2014, 07:20:23 am »
+3
VTM: mi rimane un unico grosso"WTF?"
cioè che il movimento lento (se non addirittura la visualizzazione atatica) aerva ad aumentare l'esplosività.
Bello il paradosso tutto taoista secondo cui nell'estrema lentezza è racchiusa l'estrema velocità, molto affascinante.
Posso accettare che la visualizzazione possa portare ad aumentare il reclutamento muscolare (credo si dica così) anche se mi piacerebbe vedere qualche studio che supporti tale idea.
Ma onestamente ho visto persone che in ambito di reclutamento ed esplosività hanno migliorato più loro in 6 mesi di lavoro specifico con i pesi di quanto abbia fatto io in anni di lavori statici o semi-statici.
Certo non è un dato che faccia statistica, mi rendo conto, ma da questo nasce la mia personale diffidenza.
"vi prego di notare l'eleganza del piano nella sua semplicità...."

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Offline Kufù

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Re:taiji quan Experience
« Reply #32 on: April 18, 2014, 08:42:14 am »
0
Bello il paradosso tutto taoista secondo cui nell'estrema lentezza è racchiusa l'estrema velocità, molto affascinante

per quanto affascinante, il taoismo con questa boiata non ha nulla a che fare
Giovane furbino io rispondo agli uomini di paglia con gli uomini di paglia, per il sano principio di non sprecare energie inutili. Nel senso che la puzza di sviamento la sento a km, specie perche' ci conosciamo da un sacco e non spreco energie quando fai le nubi d'inchiostro.

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Offline Fabio Spencer

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Re:taiji quan Experience
« Reply #33 on: April 18, 2014, 08:46:50 am »
0
Bello il paradosso tutto taoista secondo cui nell'estrema lentezza è racchiusa l'estrema velocità, molto affascinante

per quanto affascinante, il taoismo con questa boiata non ha nulla a che fare
Meglio per il taoismo allora.  :)
A me così lo hanno passato, più che lo specifico lentezza-esplosività mi è stato passato come taoista la visione delle due polarità opposte che si compenetrano (yin-yang, caldo-freddo, maschile-femminile, buono-cattivo, ecc....).
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Offline Kufù

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Re:taiji quan Experience
« Reply #34 on: April 18, 2014, 09:12:02 am »
+6
Meglio per il taoismo allora.  :)
A me così lo hanno passato, più che lo specifico lentezza-esplosività mi è stato passato come taoista la visione delle due polarità opposte che si compenetrano (yin-yang, caldo-freddo, maschile-femminile, buono-cattivo, ecc....).

ehm.... no

te lo spiego velocemente perche' e' OT, la dualita' nel taoismo e' fuorviante, in realta' e' meglio riassumere come un'evoluzione ciclica, si tratta di cambiamenti di stato, come il cielo che schiarisce e inscurisce tra giorno e notte, le onde del mare che prima son piene e poi sono vuote, la respirazione, ecc.

il bianco e il nero non son distinti, fanno parte di una storia, come per esempio un'economia nazionale che si alterna tra recessione ed espansione, ma la recessione di oggi non e' uguale a quella di ieri, il bianco che diventa nero e torna bianco non e' uguale al bianco di prima

nel taiji si alternano i momenti in cui assorbi/defletti i colpi avversari e sferri i tuoi in un unico movimento/cambiamento ciclico

l'esplosivita' e' un altro discorso, la lentezza un altro ancora

il discorso della lentezza consiste nel fatto che se riusciamo a combattere a pari livello, io in velocita' e tu in lentezza, significa che compensi in tecnica, che riduci i movimenti inutili meglio di me

l'esplosivita' nel taiji si raggiunge tramite lavori pliometrici
Giovane furbino io rispondo agli uomini di paglia con gli uomini di paglia, per il sano principio di non sprecare energie inutili. Nel senso che la puzza di sviamento la sento a km, specie perche' ci conosciamo da un sacco e non spreco energie quando fai le nubi d'inchiostro.


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Offline Fabio Spencer

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Re:taiji quan Experience
« Reply #35 on: April 18, 2014, 09:29:49 am »
0
Meglio per il taoismo allora.  :)
A me così lo hanno passato, più che lo specifico lentezza-esplosività mi è stato passato come taoista la visione delle due polarità opposte che si compenetrano (yin-yang, caldo-freddo, maschile-femminile, buono-cattivo, ecc....).

ehm.... no

te lo spiego velocemente perche' e' OT, la dualita' nel taoismo e' fuorviante, in realta' e' meglio riassumere come un'evoluzione ciclica, si tratta di cambiamenti di stato, come il cielo che schiarisce e inscurisce tra giorno e notte, le onde del mare che prima son piene e poi sono vuote, la respirazione, ecc.

il bianco e il nero non son distinti, fanno parte di una storia, come per esempio un'economia nazionale che si alterna tra recessione ed espansione, ma la recessione di oggi non e' uguale a quella di ieri, il bianco che diventa nero e torna bianco non e' uguale al bianco di prima

nel taiji si alternano i momenti in cui assorbi/defletti i colpi avversari e sferri i tuoi in un unico movimento/cambiamento ciclico

l'esplosivita' e' un altro discorso, la lentezza un altro ancora

il discorso della lentezza consiste nel fatto che se riusciamo a combattere a pari livello, io in velocita' e tu in lentezza, significa che compensi in tecnica, che riduci i movimenti inutili meglio di me

l'esplosivita' nel taiji si raggiunge tramite lavori pliometrici
grazie delle spiegazioni.
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Offline Nick

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Re:taiji quan Experience
« Reply #36 on: April 18, 2014, 10:16:31 am »
+1
Meglio per il taoismo allora.  :)
A me così lo hanno passato, più che lo specifico lentezza-esplosività mi è stato passato come taoista la visione delle due polarità opposte che si compenetrano (yin-yang, caldo-freddo, maschile-femminile, buono-cattivo, ecc....).

ehm.... no

te lo spiego velocemente perche' e' OT, la dualita' nel taoismo e' fuorviante, in realta' e' meglio riassumere come un'evoluzione ciclica, si tratta di cambiamenti di stato, come il cielo che schiarisce e inscurisce tra giorno e notte, le onde del mare che prima son piene e poi sono vuote, la respirazione, ecc.

il bianco e il nero non son distinti, fanno parte di una storia, come per esempio un'economia nazionale che si alterna tra recessione ed espansione, ma la recessione di oggi non e' uguale a quella di ieri, il bianco che diventa nero e torna bianco non e' uguale al bianco di prima

nel taiji si alternano i momenti in cui assorbi/defletti i colpi avversari e sferri i tuoi in un unico movimento/cambiamento ciclico

l'esplosivita' e' un altro discorso, la lentezza un altro ancora

il discorso della lentezza consiste nel fatto che se riusciamo a combattere a pari livello, io in velocita' e tu in lentezza, significa che compensi in tecnica, che riduci i movimenti inutili meglio di me

l'esplosivita' nel taiji si raggiunge tramite lavori pliometrici

Molto bene.

Io aggiungere che i movimenti lenti NON sostituiscono quelli veloci nell'allenamento, ma si studiano in parallelo per perfezionare il gesto e studiare/aquisire tutto ciò che, andando veloce, non riusciresti a lavorare correttamente.

La differenza tra (un tipo di) studio ed applicazione (fermo restando che si deve studiare anche in "modalità veloce").
Poi si cerca di andare a diverse velocità "mettendo dentro" anche quanto studiato lentamente.


Ciao Nick

Saluti Nick

Ricordati...
prima o poi...
...boh?

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Offline Fabio Spencer

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Re:taiji quan Experience
« Reply #37 on: April 18, 2014, 10:26:36 am »
0

Molto bene.

Io aggiungere che i movimenti lenti NON sostituiscono quelli veloci nell'allenamento, ma si studiano in parallelo per perfezionare il gesto e studiare/aquisire tutto ciò che, andando veloce, non riusciresti a lavorare correttamente.

Ciao Nick
concordo, ma rimane che "i movimenti lenti sviluppano l'esplosività" è una boiata, come scritto da Kufù.  ;)
"vi prego di notare l'eleganza del piano nella sua semplicità...."

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Offline GiBi

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Re:taiji quan Experience
« Reply #38 on: April 18, 2014, 10:33:47 am »
0

@GiBi: in pratica il maestro non ha detto nulla di sbagliato, sono solo cose che vanno integrate/spiegate meglio.

Non voglio avere dei preconcetti, però se ad un seminario di "tradizionale" parli dei presunti difetti[1] delle metodologie degli SDC, qualche sospetto di "tirare acqua al proprio mulino"  viene..
 1. se poi i difetti soo riassumibili in "se ti alleni male negli SDC il risultato è qualcosa di pessimo"..bhè..

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Offline Rev. Madhatter

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Re:taiji quan Experience
« Reply #39 on: April 18, 2014, 10:59:56 am »
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te lo spiego velocemente perche' e' OT, la dualita' nel taoismo e' fuorviante, in realta' e' meglio riassumere come un'evoluzione ciclica, si tratta di cambiamenti di stato, come il cielo che schiarisce e inscurisce tra giorno e notte, le onde del mare che prima son piene e poi sono vuote, la respirazione, ecc.

il bianco e il nero non son distinti, fanno parte di una storia, come per esempio un'economia nazionale che si alterna tra recessione ed espansione, ma la recessione di oggi non e' uguale a quella di ieri, il bianco che diventa nero e torna bianco non e' uguale al bianco di prima

nel taiji si alternano i momenti in cui assorbi/defletti i colpi avversari e sferri i tuoi in un unico movimento/cambiamento ciclico

Sfrutto il bel post per una domanda OT
Spoiler: show

Ma quando si parla di taiji e taoismo,di solito a che tradizione ci si rifà? o cambia per ogni scuola? Mi pare di capire che sotto "taoismo" ci siano finiti miliardi di individui in epoche diversissime e ancora non ho capito se effettivamente Laozi e' venuto "prima/dopo/assieme/indipendentemente" di zhuangzi.
Peccato che la stupidità non sia dolorosa.
(A. S. LaVey )

il test d'ingresso funziona così
"ISCRIVITI GRATIS
va bene
SONO CENTO €
ma avevate detto gratis
SONO PER LE SPESE DI SEGRETERIA ..."

se ti lamenti, non sei adatto ad essere munto, altrimenti cerimonia del the in arrivo e tutti col collo gonfio ad accoglierti


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Offline Nick

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Re:taiji quan Experience
« Reply #40 on: April 18, 2014, 11:11:08 am »
+1

Molto bene.

Io aggiungere che i movimenti lenti NON sostituiscono quelli veloci nell'allenamento, ma si studiano in parallelo per perfezionare il gesto e studiare/aquisire tutto ciò che, andando veloce, non riusciresti a lavorare correttamente.

Ciao Nick
concordo, ma rimane che "i movimenti lenti sviluppano l'esplosività" è una boiata, come scritto da Kufù.  ;)

Indirettamente sviluppa un po' di tutto: non diventi più esplosivo perchè ti alleni lento, ma la tua tecnica migliora molto in quanto la raffini (se fai le cose in una certa maniera). Di conseguenza, diventando "migliore" il gesto anche l'asplosività ne guadagna.

In maniera grezza, se per fare un esempio elimini le contrazioni inutili/dannose e riesci a riportare la cosa nel movimento veloce, tutto ne guadagna. Non stai allenando l'esplosività, ma anche questa ne risente.


Ciao Nick
Saluti Nick

Ricordati...
prima o poi...
...boh?

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Ferretti Enrico

Re:taiji quan Experience
« Reply #41 on: April 18, 2014, 11:20:06 am »
0
Cerco di rispondere a tutti in ordine sparso:

Sui guantoni il discorso è nato anche per il tipo di pubblico presente (tipo... me  :D) ed è stato un po' più esteso. In pratica si è arrivati a parlare del peso dei guantoni, de loro grado di protezione, e si è finiti a parlare se, ad esempio, un 12 Oz protegge più di un 10 Oz. Il maestro ha detto che secondo lui a fronte di un aumento del 20% del peso (da 10 Oz a 12) la velocità dei colpi dimuiribbe in maniera irrilevante, di pochissimo. Quindi più massa che arriva a velocità di pochissimo inferiore uguale più danno.

Di lentezza non ne ha parlato, anzi. Lui ha puntato tutto sull'esplosività e rapidità ed ha propio meznionato la Pliometria (esatto Kufù) che insieme alla scioltezza delle articolazioni interessate, tronco, spalle ecc. garantiscono la velocità. Pliometria non solo intesa come grandi balzi e movimenti ma ha mostrato anche dei piccoli movimenti da poter effettuare per la reattività in modo pliometrico (dal piccolo al grande dal grande al piccolo)

Sosteneva inoltre che il vecchio metodo di fare qualcosa lentamente e poi velocizzarlo potrebbe essere sostituito dall'approccio opposto: fare un determinato movimento (base, semplice) velocemente e poi comprenderne i contenuti fino a raffinarlo sempre più ( quindi dal sintetico all'analitico invece del classico metodo opposto)
« Last Edit: April 18, 2014, 11:40:21 am by Ving Tsun Marche »

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Offline Menosse

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Re:taiji quan Experience
« Reply #42 on: April 18, 2014, 11:27:16 am »
0
Sui guantoni il discorso è nato an che per il tipo di pubblico presente (tipo... me  :D) ed è stato un po' più esteso. In pratica si è arrivati a parlare del peso dei guantoni, de loro grado di protezione, e si è finiti a parlare se, ad esempio, un 12 Oz protegge più di un 10 Oz. Il maestro ha detto che secondo lui a fronte di un aumento del 20% del peso (da 10 Oz a 12) la velocità dei colpi dimuiribbe in maniera irrilevante, di pochissimo. Quindi più massa che arriva a velocità di pochissimo inferiore uguale più danno.
Rispondo solo a questa parte, sulla quale avevo dei dubbi.
Più massa che arriva ok, ma stiamo parlando di imbottiture morbide. Secondo questa logica tirarsi a mani nude farebbe meno danni che tirarsi con guanti da 16 oz...
In più c'è anche il fattore scudo, cioè quando incasso sulla guardia con guanti da 16 lo scudo è più grande e spesso, quindi sento un pò meno.

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Offline Kufù

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Re:taiji quan Experience
« Reply #43 on: April 18, 2014, 11:42:21 am »
+1
Spoiler: show

Ma quando si parla di taiji e taoismo,di solito a che tradizione ci si rifà? o cambia per ogni scuola? Mi pare di capire che sotto "taoismo" ci siano finiti miliardi di individui in epoche diversissime e ancora non ho capito se effettivamente Laozi e' venuto "prima/dopo/assieme/indipendentemente" di zhuangzi.

Spoiler: show
quando parli di verismo fai riferimento a verga, la cui data di nascita e morte e' nota e l'esistenza e' certa

nel taoismo fai riferimento a diversi luminari leggendari di cui nemmeno sei certo che siano realmente esistiti

se ricordi e' un po' come quando spiegavo la medicina cinese, c'e' una versione ufficiale codificata, ma ognuno poi ha la propria visione delle cose

ne ho lette davvero tante di interpretazioni taoistiche, alcune veramente sterili e astratte, se non c'e' concretezza e utilita' a che serve una filosofia?
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Offline Nick

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Re:taiji quan Experience
« Reply #44 on: April 18, 2014, 11:42:34 am »
0

- cut -

Sosteneva inoltre che il vecchio metodo di fare qualcosa lentamente e poi velocizzarlo potrebbe essere sostituito dall'approccio opposto: fare un determinato movimento (base, semplice) velocemente e poi comprenderne i contenuti fino a raffinarlo sempre più ( quindi dal sintetico all'analitico invece del classico metodo opposto)

Sinceramente, che io sappia, il "vecchio" metodo non esiste; dipende dalla scuola; a me è stato tramandato come metodo l'approccio "ciclico": provo veloce, raffino (da lento a varie velocità intermedie), riprovo veloce, ripeto ciclo; aggiungo qualche cosa (non necessariamente cambio), riparto ciclo.

Finchè non cambio ed integro.

Tant'è....


Ciao Nick

Saluti Nick

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