Beh, in realtà secondo me gli elementi c'erano.
Dobbiamo considerare il pubblico a cui era rivolto principalmente il prodotto.
La storia di Gouken e Gouki, e poi di Ryu e Ken con i rispettivi background di maniera (Ryu randagio e solitario, Ken istrionico e di buona famiglia). Il rapporto di amicizia tra i due e la rivalità che nel tempo cresce. Gli sforzi per impadronirsi delle tecniche segrete dell'Ansatsuken (cazzo di nome...
), soprattutto il controllo dell'hadou. Senza considerare poi una cosa che arrapa tantissimo il giocatore medio che è il lato oscuro dell'hadou, a cui Gouki / Akuma cede senza riserbo, mentre Ryu rimane sempre sulla linea di confine.
Cose magari banali per lo spettatore medio ma i giocatori ci vanno a nozze. Soprattutto la serie mi pare di capire che intenda proseguire, quindi come grosso prologo secondo me ci sta.
Poi ho apprezzato alcuni intermezzi umoristici di Ken.
A me tra parentesi è invece sempre stata di traverso 'sta storia del protaginista buonino e carino che dentro cela un mostro, cliche inflazionatissimo e riproposto in tutte le salse, da Evil Ryu a Devil Jin a Orochi Kyo. Che palle
Ma qui non è colpa ne' del serial ne' del gioco, ma del pubblico.
Concordo sulla realizzazione scenica e dei costumi, più che sufficiente nel complesso (sebbene non ottima, nel 2014 mi sarei aspettato qualcosa di meglio del parruccone di paglia su Ken). Chicca la storia dei guantini