La VERA differenza tra il pensiero orientale e quello occidentale

Meditazione/Spiritualità/Medicina Alternativa

Cerchiamo di andare oltre la cultura spicciola e le cacchiate che tanto abbondano su internet.

Vi propongo questo video piccolo e divulgativo ma molto carino:

東洋人と西洋人の違い

Lo so… è in giapponese e non si capisce un casso quello che dicono, ma già solo prestando attenzione alle immagini che scorrono si capisce qualcosa.
Proverò comunque a farvi un'estrema sintesi che vi aiuti.
Guardate prima i passi del video fino al tempo che vi indico prima di aprire gli spoiler.

0:00 – 0:45

show
In quale gruppo, A o B, mettereste il fiore al centro? Rispondete prima di proseguire.

0:45 – 2:40

show
Viene fatta la stessa domanda ad est, Giappone, Korea, Cina, e a ovest, USA, Canada, UK

2:40 – 2:50

show
Osservate il disegno, il ragazzo in primo piano con i capelli rossi vi pare felice?

2:50 – 3:00

show
E adesso, sembra ancora felice?

3:00 – 4:10

show
La domanda viene posta prima a est, dove le risposte sono sì – no…

4:10 – 4:25

show
… e a ovest dove le risposte sono sì – sì. Notare che il ciclista chiede "ain't that different?" o qualcosa del genere.

4:25 – 4:40

show
Sulla richiesta di osservare lo stato d'animo del rossiccio, gli occidentali si soffermano concentrando tutta l'attenzione proprio sul rossiccio, ciò che succede alle sue spalle non è richiesto e dunque non è rilevante. Un orientale invece pone l'attenzione più diffusamente al contesto.

4:40 – 5:20

show
Esempio analogo con la foto di un animale nel suo ambiente. Mentre un occidentale si focalizza sulla bestia e sui suoi dettagli, un orientale osseva diffuamente il contesto in cui si trova, il terreno, gli alberi, il cielo

5:20 – 5:30

show
Questi modi di pensare contrapposti sono da ricercare e far risalire alle filosofie che hanno generato le culture dei due mondi

5:30 – 5:50

show
Nella filosofia greca (gli addetti ai lavori mi perdonino la generalizzazione) alla base del pensiero occidentale, ogni elemento cosmologico è indipendente e a se' stante. C'è una contrapposizione concettuale tra la terra con i suoi elementi in continuo mutamento e il cielo, etereo fisso e immutabile…
[1][/spoiler]

5:50 – 6:20

show
… laddove nella filosofia dell'antica Cina alla base del pensiero orientale, tutto è permeato di Qi, energia che attraversa tutto l'universo e accomuna cielo e terra, esseri viventi e oggetti inanimati in un continuo scambio.

6:20 – 6:30

show
Altra domanda… osservate il palloncino: perchè si muove? Rispondete prima di proseguire.

6:30 – 7:05

show
Laddove genralmente un ocidentale risponderà che il palloncino si muove perchè spinto dalla propulsione del getto che esce dall'estremità non annodata, un orientale risponderà che si muove per il vento.

7:05 – 7:15

show
Domanda… trovate l'intruso tra i tre elementi. Rispondete prima di proseguire.

7:15 – 8:15

show
In occidente dicono "banana" perchè non è un animale, in oriente diranno "panda" perchè è estraneo a "scimmia mangia banana". I primi si concentrano sulle categorie, i secondi sulle relazioni.

8:15 – 10:00

show
Allora, alla luce di questo, perchè gli occidentali NON associano il fiore al gruppo A?
Partiamo dicendo che gli orientali mettono prevalentemente il fiore nel gruppo A perchè lo osservano in tutti i suoi elementi: petali, pistillo, gambo, e foglia, e in relazione con gli stessi elementi di quelli del gruppo A individuano tante analogie e poche differenze, e trovano quindi ammissimbile introdurlo in un gruppo dove gli occidentali vedono l'incongruenza (un elemento con petali diversi che spezza la regola).

Gli occidentali pongono l'attenzione prevalentemente ai petali, e trovando in A un elemento che vanifica la prima regola che inconsciamente cercano "tutti con i petali tondeggianti", mettono il fiore in B, dove invece identificano magari inconsciamente l'unico dettaglio comune a tutti gli elementi di un gruppo e al fiore in oggetto: il gambo diritto!

show
Aggiungo io:
In oriente anche nel tessuto delle relazioni sociali, viene data estrema importanza al contesto, al gruppo, alla società. Quello che in giapponese si chiama , "WA" (lo stesso di "Wa No Seishin" :thsit:), che viene tradotto come pace, o armonia, ma in realtà non è traducibile senza perifrasi perchè è un concetto più denso e complesso dove convogliano spirito di sacrificio, bene superiore, abnegazione E pace e armonia.
Per un orientale il rossiccio, per quanto sorrida, non sarà mai veramente felice se intorno c'è gente triste o contrariata.
A questo si contrappone un più marcato individualismo e una settorialità del pensiero occidentale, dunque se gli altri hanno brutte facce, ciò non intacca minimamente l'autenticità della felicità del rossiccio (magari ha vinto un sorteggio o una gara?).

Credo sia superfluo specificare che cercare quale "è meglio" sia prosaico. Entrambe le matrici possono portare a modelli di comportamento tanto virtuosi quanto degenerati.

Molto più indicato comprendere le diverse prospettive per arrivare a una migliore conoscenza, e ottenere un filtro cognitivo più funzionale nell'osservazione e nella relazione nel proprio gruppo di appartenenza… e l'altro.

Ah… io per la cronaca, io ho dato risposte per metà come un orientale e metà come un occidentale :sbav:

 1.  [spoiler](Mia nota: nel video si parla del cielo concepito come "spazio vuoto", probabilmente vi si riassumono concetti più complessi come l'etere aristotelico, visto che Aristotele stesso e molti dopo di lui aborrivano l'idea di vuoto assoluto. Ad ogni modo, la contrapposizione – separazione è il modello più rilevante ed è confermata dall'accoglimento del cristianesimo e dei suoi dogmi).

Leggi il thread nel forum