Ricordo il primo incontro con un insegnante, che presentava il suo punto di vista in ottica di dp.
Alla domanda di uno dei presenti che aveva qualche difficoltà con l'inglese senza il traduttore ma capiva lo spagnolo il relatore risponde sintetizzando il suo pensiero a riguardo correlando la risposta pure con la mimica.
Indica a caso un presente come se identificasse un ipotetico sconosciuto per strada che si avvicina: “Amigo? Se si, companero, tranquillo! “(gli si avvicina, stringendo la mano sorridente, allegro e rilassato) “Amigo? No? Ok, TE MATO!!!!” (cambiando completamente espressione e con un gesto indicando l'idea di ingaggio deciso senza convenevoli e tanti freni) e continuando poi con la spiegazione, l'idea di spegnergli il più presto possibile il “cerebro”, di staccare immediatamente la spina al computer nella scatola cranica del “no companero”, etc..
Se dovessi però sintetizzare quelle giornate, a distanza di anni, la primaria cosa che mi viene in mente è appunto il riassunto di prevenzione, codici di colori, eventuale deescalation se possibile, scontro per la sopravvivenza con “Amigo? No? Ok, TE MATO!!!!!”