ENLIGHTENMENT: il risveglio

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Re:ENLIGHTENMENT: il risveglio
« Reply #30 on: October 11, 2012, 10:22:21 am »
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Bp io non considero Eckhart Tolle un illuminato infatti, ma uno dei tnti filosofi che pongono delle tesi, ma per illuminati intendo ben altro...
Che poi si possa avere dei risultati da solo è sicuramente possibile, ma per andare avanti realmente difficilmente, per non dire nel 99, 99 percento dei casi, ti serve aiuto....
Eckhart Tolle ritiene di essere iluminato e i suoi discepoli pure. Io non l'ho conociuto personalmente ma da come parla e da come scrive ho forti convinzioni che lo sia.

Tu come mai non lo ritieni illuminato ? Hai letto i suoi libri ? Ti sei visto qualche seminario dove lui risponde alle domande poste dai discepoli ? Hai esperienze in merito per dire cio ?

Per quanto riguarda il bisogno di una guida, sono daccordo che nella maggior parte dei casi si rivela necessaria, ma ci sono stati casi dove non lo è stata. Io personalmente credo che una guida non illuminata, non risvegliata, si di ben poco aiuto. E trovare un illuminato è molto ma molto raro. Inoltre bisogna essere pronti a riconoscerlo, perchè potrebbe essere il barone che ti chiede l'elemosina, e tu nemmeno te ne accorgi.

Bè io per illuminati intendo Cristo, Buddha, Mosè, Krishna, Milarepa e compagnia.....non mi pare che Tolle stia in quel gruppo....
Ho letto poco di Tolla ma mi pare uno che ha assemblato pezzi presi qua e la, un pò di Osho, un pò di Gurdjieff, un pò di buonismo new age in cui si vuole tutto e subito....
Non è un iniziato, nè un alto esponente di nessuna tradizione...
La guida, se si tratta di un illuminato o anche solo di un maestro ti sceglie lei, se vede che sei nelle condizioni di seguirlo
NON OTTERRETE MAI CIO' CHE AMATE SE NON SOPPORTERETE CIO' CHE ODIATE

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Offline indoctus felix

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« Reply #31 on: October 11, 2012, 10:46:00 am »
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Scusate, penso che ci sia una differenza sostanziale nelle parole: “Illuminato e Iniziato”, vedo a volte l’utilizzo di una o dell’altra come se il significato fosse indifferente. Non riesco a capire molto probabilmente soffro di ottusità, ma trovo interessante è singolare come è possibile oggi trovare molti maestri di vita “Illuminati”, che scrivono libri, fanno video, si occupano di merchandising, che si preoccupano in maniera molto terrena di avere degli adepti, oltre ai santoni pare che anche la comunicazione  faccia  miracoli, quindi eventualmente trovare un Illuminato è così difficile? Consideriamoci baciati dalla fortuna se in uno di questi “Maestri” attraverso una forte convinzione intravediamo il risveglio, visto che fare una scelta su infinito non è semplice non ci resta che… seguirlo, ci sta aspettando, più comodo di così nessuno lo vieta se ci credi…infatti la religione ha molteplici forme o immagini.

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Offline Parsifal

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« Reply #32 on: October 11, 2012, 11:11:14 am »
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Si ovviamente tra illuminato e iniziato c'è una bella differenza...anche se queste definizioni lasciano il tempo che trovano a volte, comunque illuminato si intende la persona che ha raggiunto l'evoluzione massima possibile sulla terra in un dato momento, diciamo quello che ha realizzato la grande opera alchemica, ha ralizzato la pietra filosofale, il corpo di gloria,il corpo di diamante,  è totalmente fuori dall'ambito samsarico  e così via...casi di questo tipo sono rarissimi, poche decine in tutta la storia probabilmente...
Spesso si confonde risveglio con illuminazione, il risveglio invece è solo la prima tappa, molti però pensano di essre già arrivati e si mettono a fare i santoni.
Dopo il risveglio, il passo successivo in genere è divenire un Iniziato, ovviamente non ti inizi da solo ma è possibile solo entrando o meglio venendo accettati in qualche organizzazione tradizionale realmente connessa con insegnamenti tradizionali e ancora collegata a fonti originali di sapienza super umana.

L'iniziato, lo dice la parola stessa, è solo all'inizio di un nuovo percorso che lo potrà portare alla fine a giungere al risultato finale, riservato, come detto prima a pochissimi individui.....

Se volessimo provare a fare una sorta di scaletta mooooolto generica e orientativa i passi direi sono i seguenti:

1) individuazione per usare un termine junghiano (uomo 4 di gurdjieff)
2)risveglio (uomo 5 di G. oppure fine dell'Opera al nero in alchimia, o beato per la tradizione cattolica)
3) Iniziato (uomo 6 di G. o fine dell'Opera al Bianco in alchimia o santo per la tradizione cattolica)
4)Illuminato (uomo 7 di G. o fine dell'Opera al ROsso o Cristo per la tradizione cattolica)
« Last Edit: October 11, 2012, 11:24:28 am by Parsifal »
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pal

Re:ENLIGHTENMENT: il risveglio
« Reply #33 on: October 11, 2012, 12:13:24 pm »
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Bp io non considero Eckhart Tolle un illuminato infatti, ma uno dei tnti filosofi che pongono delle tesi, ma per illuminati intendo ben altro...
Che poi si possa avere dei risultati da solo è sicuramente possibile, ma per andare avanti realmente difficilmente, per non dire nel 99, 99 percento dei casi, ti serve aiuto....
Eckhart Tolle ritiene di essere iluminato e i suoi discepoli pure. Io non l'ho conociuto personalmente ma da come parla e da come scrive ho forti convinzioni che lo sia.

Tu come mai non lo ritieni illuminato ? Hai letto i suoi libri ? Ti sei visto qualche seminario dove lui risponde alle domande poste dai discepoli ? Hai esperienze in merito per dire cio ?

Per quanto riguarda il bisogno di una guida, sono daccordo che nella maggior parte dei casi si rivela necessaria, ma ci sono stati casi dove non lo è stata. Io personalmente credo che una guida non illuminata, non risvegliata, si di ben poco aiuto. E trovare un illuminato è molto ma molto raro. Inoltre bisogna essere pronti a riconoscerlo, perchè potrebbe essere il barone che ti chiede l'elemosina, e tu nemmeno te ne accorgi.

Bè io per illuminati intendo Cristo, Buddha, Mosè, Krishna, Milarepa e compagnia.....non mi pare che Tolle stia in quel gruppo....
Ho letto poco di Tolla ma mi pare uno che ha assemblato pezzi presi qua e la, un pò di Osho, un pò di Gurdjieff, un pò di buonismo new age in cui si vuole tutto e subito....
Non è un iniziato, nè un alto esponente di nessuna tradizione...
La guida, se si tratta di un illuminato o anche solo di un maestro ti sceglie lei, se vede che sei nelle condizioni di seguirlo
I nomi da te citati sono personaggi storici, alcuni du dubbia esistenza. Sai dirmi chi secondo te oggi o negli ultimi 100 anni puo essere chiamato illuminato ?

Per esempio Osho ? Shivabala yogi ? Ramakrishna ?

Prova inolte a darmi una definizione del termine secondo cui una persona come Tolle non lo sia, e una persona come Mosè  ??? lo sia.

Essere un iniziato e far parte di una specifica tradizione (esoterica o quant'altro) è veramente indispensabile per essere illuminato ?

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Offline Parsifal

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Re:ENLIGHTENMENT: il risveglio
« Reply #34 on: October 11, 2012, 12:27:37 pm »
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Bp io non considero Eckhart Tolle un illuminato infatti, ma uno dei tnti filosofi che pongono delle tesi, ma per illuminati intendo ben altro...
Che poi si possa avere dei risultati da solo è sicuramente possibile, ma per andare avanti realmente difficilmente, per non dire nel 99, 99 percento dei casi, ti serve aiuto....
Eckhart Tolle ritiene di essere iluminato e i suoi discepoli pure. Io non l'ho conociuto personalmente ma da come parla e da come scrive ho forti convinzioni che lo sia.

Tu come mai non lo ritieni illuminato ? Hai letto i suoi libri ? Ti sei visto qualche seminario dove lui risponde alle domande poste dai discepoli ? Hai esperienze in merito per dire cio ?

Per quanto riguarda il bisogno di una guida, sono daccordo che nella maggior parte dei casi si rivela necessaria, ma ci sono stati casi dove non lo è stata. Io personalmente credo che una guida non illuminata, non risvegliata, si di ben poco aiuto. E trovare un illuminato è molto ma molto raro. Inoltre bisogna essere pronti a riconoscerlo, perchè potrebbe essere il barone che ti chiede l'elemosina, e tu nemmeno te ne accorgi.

Bè io per illuminati intendo Cristo, Buddha, Mosè, Krishna, Milarepa e compagnia.....non mi pare che Tolle stia in quel gruppo....
Ho letto poco di Tolla ma mi pare uno che ha assemblato pezzi presi qua e la, un pò di Osho, un pò di Gurdjieff, un pò di buonismo new age in cui si vuole tutto e subito....
Non è un iniziato, nè un alto esponente di nessuna tradizione...
La guida, se si tratta di un illuminato o anche solo di un maestro ti sceglie lei, se vede che sei nelle condizioni di seguirlo
I nomi da te citati sono personaggi storici, alcuni du dubbia esistenza. Sai dirmi chi secondo te oggi o negli ultimi 100 anni puo essere chiamato illuminato ?

Per esempio Osho ? Shivabala yogi ? Ramakrishna ?

Prova inolte a darmi una definizione del termine secondo cui una persona come Tolle non lo sia, e una persona come Mosè  ??? lo sia.

Essere un iniziato e far parte di una specifica tradizione (esoterica o quant'altro) è veramente indispensabile per essere illuminato ?

Negli ultimi 100 anni nessuno, quindi neanche i vari osho , gurdjeff ecc sono a quel livello massimo, possono essere definiti Maestri, ma un illuminato è Maestro dei Maestri .....
Su Mosè prova a vedre bene la sua storia, poi mi dirai...
QUasi sempre far parte a livello iniziatico di una tradizione è una condizione necessaria , ancorchè non suficiente, non solo per essere illuminato, ma anche per "accontentarsi" di livelli più bassi....
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pal

Re:ENLIGHTENMENT: il risveglio
« Reply #35 on: October 11, 2012, 12:34:24 pm »
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Non sono daccordo.
Dammi dei riferimenti. Dai una definizione del termine. Senza questo sono tutti discorsi campati in aria.

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Re:ENLIGHTENMENT: il risveglio
« Reply #36 on: October 11, 2012, 12:37:25 pm »
+1
Non sono daccordo.
Dammi dei riferimenti. Dai una definizione del termine. Senza questo sono tutti discorsi campati in aria.

S eleggi quello che ho scritto sopra ho dato dei riferimenti per le varie tradizioni , ovviamente non sono cose che mi invento io, se poi non ti bastano pazienza...... :)
« Last Edit: October 11, 2012, 15:09:13 pm by Parsifal »
NON OTTERRETE MAI CIO' CHE AMATE SE NON SOPPORTERETE CIO' CHE ODIATE

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pal

Re:ENLIGHTENMENT: il risveglio
« Reply #37 on: October 11, 2012, 17:46:47 pm »
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Non sono daccordo.
Dammi dei riferimenti. Dai una definizione del termine. Senza questo sono tutti discorsi campati in aria.

S eleggi quello che ho scritto sopra ho dato dei riferimenti per le varie tradizioni , ovviamente non sono cose che mi invento io, se poi non ti bastano pazienza...... :)
In realtà non dai alcun riferimento a parte postare una vaga frase su riti egizi ed elencare maestri illuminati come Cristo, Buddha, Mosè, Krishna, Milarepa.

Su quali basi Osho, Tolle, Shivabala Yogi, Ramakrishna non sarebbero illuminati mentre i personaggi da te citati lo sarebbero?

Non capisco come una persona possa riconoscere se un maestro sia illuminato o meno senza nemmeno parlarci, sentirlo parlare in pubblico o perlomeno leggere quello che scrive. Il pressappochismo non aiuta proprio.
Inoltre senza testimonianze di esperienze dirette (se ne hai avute) la discussione è campata in aria.

Ci sono persone al mondo come Ajahn Sumedho e Thich Thanh Tu che pur non essendo famose come Gesù Cristo, portano in se una conoscenza fuori dell'ordinario. Non hanno cambiato la storia (come le persone da te elencate) ma si puo dire categoricamente che una persona che passa quasi inosservata, o non lasci un evidente impatto sociale alle sue spalle, non sia illuminata?
Secondo me no. 
 

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Offline Parsifal

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Re:ENLIGHTENMENT: il risveglio
« Reply #38 on: October 11, 2012, 17:58:31 pm »
0
Non sono daccordo.
Dammi dei riferimenti. Dai una definizione del termine. Senza questo sono tutti discorsi campati in aria.

S eleggi quello che ho scritto sopra ho dato dei riferimenti per le varie tradizioni , ovviamente non sono cose che mi invento io, se poi non ti bastano pazienza...... :)
In realtà non dai alcun riferimento a parte postare una vaga frase su riti egizi ed elencare maestri illuminati come Cristo, Buddha, Mosè, Krishna, Milarepa.

Su quali basi Osho, Tolle, Shivabala Yogi, Ramakrishna non sarebbero illuminati mentre i personaggi da te citati lo sarebbero?

Non capisco come una persona possa riconoscere se un maestro sia illuminato o meno senza nemmeno parlarci, sentirlo parlare in pubblico o perlomeno leggere quello che scrive. Il pressappochismo non aiuta proprio.
Inoltre senza testimonianze di esperienze dirette (se ne hai avute) la discussione è campata in aria.

Ci sono persone al mondo come Ajahn Sumedho e Thich Thanh Tu che pur non essendo famose come Gesù Cristo, portano in se una conoscenza fuori dell'ordinario. Non hanno cambiato la storia (come le persone da te elencate) ma si puo dire categoricamente che una persona che passa quasi inosservata, o non lasci un evidente impatto sociale alle sue spalle, non sia illuminata?
Secondo me no. 
 

IO no dico niente, mi limito ad affidarmi a ciò che dicono tradizioni varie vecchie di migliaia di anni....
Per illuminati si intende il massimo livello raggiungibile, cosa che in genere hanno, non a caso i grandi fondatori di religioni, al di sotto poi ci sono comunque molitssime persone enormemente sagge e via a scendere....
Non ho nessuna voglia mettermi a studiare ogni pinco pallo citato prima di dovrene dare giudizi, faccio le mie ricerche leggo varie cose, tra quelli che non leggo ci saranno grandi presonaggi e piccoli personaggi, ma non è importante, non bisogna mica leggerli o conoscerli tutti...
Poi alla fine ognuno fa qual che crede, se tu pensi che i personaggi da te citati sono tutti  illuminati di prima gandezza ben per te accomodati, mica sto dicendo che è peccato mortale leggerli.
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Offline indoctus felix

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Re:ENLIGHTENMENT: il risveglio
« Reply #39 on: October 11, 2012, 18:20:44 pm »
+2
Ogni Uomo che intraprende un percorso di “illuminazione” è iniziato ad esperienze nuove per crescere nel suo cammino, da un certo punto di vista ha varie fasi iniziatiche, alcune ridicole altre molto importanti. Far parte anticamente di un specifico “culto Iniziatico”, quale utilità aveva?: la conoscenza nel usare uno strumento artificiale che amplifica in maniera esponenziale con la relativa evoluzione nel tempo, la possibilità di elevarsi attraverso vere forme drammatiche, con prove ben determinate a creare una condizione limite, attraverso la pura esperienza, nuda e cruda distruggendo alcuni voli Pindarici della mente. Queste esperienze, i sentimenti, la paura, il dolore portati al limite generano una rottura disgregando i limiti dell’uomo stesso…certo difficile… disarmante e non per tutti, un nuovo stato quindi una nuova conoscenza, per questo già nelle arcaiche civiltà occidentali, i giovani avevano un cammino prefissato, sistematico, di preparazione e di iniziazione ai diversi “culti misterici”, creando di fatto un processo artificiale di selezione ed educazione, tutto questo non era rinchiudersi in un mondo paradisiaco meditando ma l’esatto opposto, quindi strumenti importanti per capire e operare non usufruibili da chiunque. Non potendo utilizzare questo percorso si è cercato e si cercano altre strade mi sembra molto umano, con quali risultati non sta a me dirlo, in questo caso ognuno è giudice di se stesso anche se a volte non è un vantaggio, molte volte nel mio caso tendo a preservarmi.


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pal

Re:ENLIGHTENMENT: il risveglio
« Reply #40 on: October 11, 2012, 23:17:51 pm »
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Poi alla fine ognuno fa qual che crede, se tu pensi che i personaggi da te citati sono tutti  illuminati di prima gandezza ben per te accomodati, mica sto dicendo che è peccato mortale leggerli.
Cosa vuol dire illuminati di prima grandezza ?
Esiste una scala di illuminazione ?

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Offline Parsifal

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Re:ENLIGHTENMENT: il risveglio
« Reply #41 on: October 11, 2012, 23:47:20 pm »
+1
Ogni Uomo che intraprende un percorso di “illuminazione” è iniziato ad esperienze nuove per crescere nel suo cammino, da un certo punto di vista ha varie fasi iniziatiche, alcune ridicole altre molto importanti. Far parte anticamente di un specifico “culto Iniziatico”, quale utilità aveva?: la conoscenza nel usare uno strumento artificiale che amplifica in maniera esponenziale con la relativa evoluzione nel tempo, la possibilità di elevarsi attraverso vere forme drammatiche, con prove ben determinate a creare una condizione limite, attraverso la pura esperienza, nuda e cruda distruggendo alcuni voli Pindarici della mente. Queste esperienze, i sentimenti, la paura, il dolore portati al limite generano una rottura disgregando i limiti dell’uomo stesso…certo difficile… disarmante e non per tutti, un nuovo stato quindi una nuova conoscenza

Vero quanto dici, era un processo atto a disgregre la struttura di unindividuo , dare una scrollata che permettesse di staccarsi dall'identificazione con molte passioni negative....
Inoltre venivano date istruzioni operative precise, e riservate a poche persone, ed infine tramite l'iniziazione ci si trovava, da quel momento in poi ,  ad essere soggetti all'influenza spirituale agente, specie a livello di corpi sottili, data dalla tradizione cui si era iniziati, fosse essadi natura stellare, solilunare ecc, cioè l'eggregore vivo ed operante id questa tradizioni cominciava ad agire in noi accelerando decisamente la nostra evoluzione in modo da affrontare i passi successivi, l'iniziato infatti finiva un percorso fatto con una certa struttra psico-fisica-energetica, e iniziava appunto un nuovo percorso con una nuova struttura.
« Last Edit: October 12, 2012, 00:06:11 am by Parsifal »
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Offline indoctus felix

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Re:ENLIGHTENMENT: il risveglio
« Reply #42 on: October 12, 2012, 11:03:55 am »
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L’Asino d’ORO
Apuleio nel  romanzo latino del II sec. d.C. suddivide le fasi di elevazione nella vita di un uomo alla ricerca della conoscenza divina in tre principali stati:

1)   Uomo, che ha il convincimento di controllare e modificare gli eventi attraverso la superstizione e la magia accostandosi al Dio stesso.

2)   Il risveglio è lo stato dell’Asino se rimane tale siamo alla categoria dei santoni-alchemici. Asino d’Oro perché il cammino va oltre, verso il giusto nuovo stato.

3)   Iniziato. Chiamato a presentarsi da una entità divina attraverso il sogno o una apparizione, viene iniziato ai misteri di Iside e successivamente di Osiride.

In questo testo Apuleio non parla di un arrivo alla Illuminazione, forse è una utopia? Quando percorro una strada per scavalcare molti limiti, dov'è la fine o il traguardo? Il cammino continua... forse altre la morte?
« Last Edit: October 12, 2012, 11:05:41 am by indoctus felix »

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Re:ENLIGHTENMENT: il risveglio
« Reply #43 on: October 12, 2012, 11:43:41 am »
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L’Asino d’ORO
Apuleio nel  romanzo latino del II sec. d.C. suddivide le fasi di elevazione nella vita di un uomo alla ricerca della conoscenza divina in tre principali stati:

1)   Uomo, che ha il convincimento di controllare e modificare gli eventi attraverso la superstizione e la magia accostandosi al Dio stesso.

2)   Il risveglio è lo stato dell’Asino se rimane tale siamo alla categoria dei santoni-alchemici. Asino d’Oro perché il cammino va oltre, verso il giusto nuovo stato.

3)   Iniziato. Chiamato a presentarsi da una entità divina attraverso il sogno o una apparizione, viene iniziato ai misteri di Iside e successivamente di Osiride.

In questo testo Apuleio non parla di un arrivo alla Illuminazione, forse è una utopia? Quando percorro una strada per scavalcare molti limiti, dov'è la fine o il traguardo? Il cammino continua... forse altre la morte?

Bè intanto man mano che si va avanti parlare a livello discorsivo si fa sempre più difficile, stati come quello dell'illuminazione o anche stati estatici o entatici difficilmete possono essere ben descritti a parole.
Sicuramente anche l'illuminazione, o redenzione o altri termini simili, non sono che una tappa, seppur importantissima, diun precorso che non finisce...sono step progressivi....

Anche le varie tradizioni non possono dilungarsi molto, proprio per i motivi che dicevo prima, dando rapide e simboliche informazioni, tipo i 3 giorni di Cristo nel sepolcro o le metafore contenute in antichissimi testi egizi sul viaggio del faraone nell'aldilà...
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Offline indoctus felix

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Re:ENLIGHTENMENT: il risveglio
« Reply #44 on: October 16, 2012, 16:22:50 pm »
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Bè intanto man mano che si va avanti parlare a livello discorsivo si fa sempre più difficile, stati come quello dell'illuminazione o anche stati estatici o entatici difficilmete possono essere ben descritti a parole.

Personalmente, trovo interessante l'addentrarsi man mano al cuore della discussione, altrimenti tutto rimane un semplice parlare illogico e inconcludente, non penso questo sia il fine di chi scrive e di chi può leggerci, anche se si possono commettere errori, io per primo.