Vi segnaliamo due tipologie di truffe online, una arriva dalla Polizia postale di Grosseto e una dalla Postale di Venezia, ma sul Web non esistono frontiere, perciò può essere utile a tutti conoscere come agiscono i criminali informatici ed evitare di venire truffati.
Da Grosseto ci segnalano false mail dall'Agenzia delle entrate
Aprendo l'allegato, si materializza un virus che blocca il pc e per sbloccarlo vengono chiesti soldi. A partire da 500 euro.
La comunicazione promette un aiuto contro i controlli del redditometro, strumento che calcola il reddito di un contribuente in base alla sua capacità di spesa. Nascosto tra le mail c’è però un virus informatico che potrebbe mettere a rischio la sicurezza del computer.
L’inganno si annida in una sola lettera:
basta collegarsi al link www. agensiaentrate. t - con la “s” al posto della “z” che può ingannare chiunque - per cadere nelle tentacolari maglie del virus che colonizza il pc. Virus dannoso non solo per il pc ma anche per i dati personali di chi naviga su internet.
Nonostante il logo delle Entrate e i consigli anti-redditometro apparentemente allettanti, serve dunque mantenere altissima l’attenzione e segnalare il fatto alla Polizia postale.
A Venezia invece la Polizia sta indagando su una truffa che prende di mira gli albergatori.
Anche in questo caso tutto parte da una mail che sembra provenire da un noto sito di prenotazione online utilizzato proprio dagli albergatori. La mail invita ad effettuare un pagamento tramite un bonifico.
Allo scopo di dare maggiore credibilità, viene indicato un numero telefonico che, se chiamato mette in collegamento con un risponditore automatico che conferma il contenuto della mail.
Diversi albergatori della provincia di Venezia sono caduti nel tranello versando sul conto dei truffatori diverse migliaia di euro.
Quindi in caso si ricevano mail del genere evitare di aprirle e segnalare il fatto alla Polizia